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Il Legame

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Il Legame

Era una domenica soleggiata e Magdalene, come suo solito fare, era distesa sul letto ad oziare beatamente.
Non era mai stata una persona molto attiva. Anzi, lei era la ragazza con il voto più basso in educazione fisica, nonostante il professore le ripetesse ogni volta che con un po' di sforzo sarebbe potuta essere la più brava della classe.
Ma come sottinteso, Magdalene era pigra. Tanto da rimanere dentro al letto anche durante un sereno pomeriggio della domenica.

Quando finalmente era sul punto di addormentarsi, la suoneria del suo cellulare la svegliò completamente.
Svogliatamente e infastidita, allungò il braccio verso il comodino ed accettò la chiamata senza vedere il contatto.

"Magdalene! Finalmente hai risposto!" Esclamò una voce maschile dal telefono.

"Taeyong...?" Chiese ingenuamente la ragazza, con fare assonnato.

"Stavi dormendo, vero?"

"Quasi. Volevo sognare i miei adorati cavalli parlanti, e tu me lo hai impedito!"

"Va bene... Comunque volevo chiederti se tu potessi uscire. Nel caso vengo sotto casa tua"

"Che stalker, veramente. Ed esco solamente per picchiarti!" Esclamò Magdalene mettendosi seduta di scatto. Il ragazzo ridacchiò e rispose subito dopo. "Perfetto! Non aspettavo altro che una morte del genere! Tra mezz'ora sto da te!"

"Va ben-"

Ella però non riuscì a finire la frase che dall'altro capo del telefono partì la segreteria telefonica. Taeyong le aveva attaccato in faccia.

"Che ragazzo particolare..."

❅❅❅

Alla fine, dopo aver sprecato 25 minuti per scegliere cosa indossare, Magdalene si ritrovò negli ultimi 5 minuti a scivolare per le varie stanze con un accappatoio addosso, intenta a vestirsi e truccarsi.

Precisamente mezz'ora dopo la chiamata, il campanello di casa suonò, e la signora Saphira andò ad aprire.

"Magdalene! È Taeyong!" Esclamò la madre della ragazza dal piano di sotto, mentre lei stava cominciando ritoccare il suo viso con un trucco leggero e non troppo appariscente. "Arrivo!"

Dopo 10 minuti, alla fine Magdalene uscì dal bagno e scese le scale per poi trovarsi sua madre e Taeyong che parlavano animatamente sul divano del salotto.

"Eccoti finalmente! Hai fatto aspettare questo povero ragazzo nelle grinfie di una vecchia come me!" Esclamò la donna ironicamente, facendo ridere il ragazzo.

"Non si preoccupi, signora. Sono fin troppo abituato alle tempistiche di Magda" Disse Taeyong, dirigendosi verso l'amica per scompigliarle fraternamente i capelli.

"Bene mamma. Noi andiamo" Finì la ragazza, aprendo la porta dell'entrata, intenta ad uscire. "Ciao cari! Non fate troppo tardi!" Esclamò la madre di lei, poco prima che la porta venisse rumorosamente chiusa.

"Bene. Cosa si fa?"

❅❅❅

Arrivati al tardo pomeriggio, l'arietta autunnale si stava ormai facendo sentire, eppure i due amici, con il loro gelato in mano, continuavano a camminare per i giardini ateniesi, disinvolti, nel loro mondo speciale e fraterno.
I due si conoscevano da tanto tempo, più di 10 anni, ed ormai si consideravano fratelli adottivi. Entrambi avevano mangiato, studiato, litigato e dormito a casa dell'altro. Era addirittura abituale dormire insieme, abbracciati, proprio come uniti dalla nascita.

"Come mai volevi uscire?" Chiese d'un tratto Magdalene, sedendosi con l'amico su una panchina. "Volevo stare con te. Tu perché sei uscita?"

"Dovevo ucciderti, ma sei troppo adorabile per farlo" Scherzò lei, facendogli la linguaccia.

Da lì, ci furono vari istanti di silenzio, fino ad arrivare a minuti.
In quel momento, entrambi erano nel loro mondo, nei loro pensieri personali, magari a trovare anche un argomento su cui parlare.
E, difatti, il primo che riaprì bocca fu Taeyong. "Hai mai immaginato che questa tua vita sia solo un'immagine?"

"Cosa?" Chiese spaesata Magdalene, tornando alla realtà e avendo ascoltato metà della frase.

"Se, tipo, tu un giorno scoprissi che tuo padre è una persona potente che ha abbandonato te e tua madre per egoismo... O che magari tu abbia un fratello o una sorella nascosta...."

"Ah. Questo tipo di immagine..." Capì lei, cominciando a ragionare sull'argomento. "Sai, non ci avevo mai pensato. Ma chissà, forse sono la figlia di un politico ateniese e suo figlio è mio fratello... Sarebbe alquanto strano. Magari potrei anche essere la figlia bastarda di un rapporto extra-coniugale tra i miei genitori... Sicuramente sarebbe una situazione particolare, ma fin ora mi godo la mia normalità"

"Ed invece, hai mai pensato che tutto il culto e le superstizioni greche siano reali? Che ci siano veramente un milione di divinità incestuose con gli ormoni a palla che ci comandano?"

Taeyong in quel momento era completamente assorto dalle proprie parole, dai propri pensieri.
Sembrava veramente che ci tenesse a quelle domande, a quelle ipotesi, che probabilmente non avrebbero mai avuto risposta.

"Tae, io come figlia di un'ebrea non so dirti niente di questo argomento. So solo di essere agnostica. Sento solo che là su ci sia qualcosa che comanda, se ci siano incesti o altro non mi importa. E nonostante ciò, io continuo a vivere la mia vita, ignorando le superstizioni"

"Hai ragione. Bisognerebbe vivere la propria vita senza troppi pensieri religiosi in testa. Grazie per avermelo fatto capire, Magda. Sei proprio come una sorella" Esordì infine Taeyong, dando un bacio sulla guancia della più bassa.

"Anche io ti voglio bene, Tae"

"Anche io ti voglio bene, Tae"

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Cʜᴇʀʀʏ's Nᴏᴏᴋ:

#GetBetterTaeyong (ू˃̣̣̣̣̣̣︿˂̣̣̣̣̣̣ ू)

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