κδ. Δάκρυα

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Lacrime

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Lacrime

"L'amore è cieco, Magdalene. Prima o poi lo capirai"

Detto ciò, il ragazzo scomparve fra i tronchi della foresta di pini, lasciando la fanciulla in compagnia dei suoi pensieri e delle sue lacrime.

Con un sussulto Magdalene aprì gli occhi, incontrando i dolci raggi rosei dell'aurora. Aveva sognato la vicenda del giorno prima. Di nuovo.
Tutta quella notte l'aveva passata a svegliarsi di soprassalto e rivedere di continuo quella scena. Non sapeva come sentirsi: stanca, triste, arrabbiata, terrorizzata.
Ma una cosa era certa: Yuta aveva in pugno Magdalene. Sempre. Fin dal primo momento le sue parole, le sue gesta, i suoi sguardi l'avevano condizionata. Che fossero emozioni positive o negativa importava poco, perché lei era come il suo cagnolino personale. Era come sottomessa.
E tutta quella situazione non le piaceva proprio. Doveva allontanarlo una volta per tutte, o la sua vita sarebbe continuata essere un Inferno in terra.

❅❅❅

Un paio di giorni erano passati.
Molte cose erano cambiate.
Magdalene dopo la prima notte non ebbe più incubi o sogni, ma le sue preoccupazioni erano rimaste lì dov'erano. Cercava di convincersi di sbagliarsi, che fosse solo un gioco del figlio di Ares. Però non sentiva di potersi fidare completamente di alcune persone conosciute un paio di mesi prima.
Cominciò ad evitare di parlare o anche di guardare i figli di Poseidone, sebbene il cuore le dolesse per questo.
Ma prima di fare qualcosa doveva chiarire tutti i pensieri che le scorrevano in testa. E con tutto lo stress e l'ansia addosso, non poté evitare di cambiare il suo comportamento e temperamento.

Alcuni suoi amici, Joy e Johnny in particolare, avevano notato un cambiamento nel suo umore; da sorridente, serena e a tratti anche ingenua era diventata più seria e cupa, come se qualcosa la preoccupasse.
Non era un segreto che negli ultimi mesi la sua vita era cambiata in un millesimo di secondo, ma non pensavano di ritrovarla così dopo una vittoria di un duello.

Perciò quella mattina, finita la lezione di mitologia, Joy la prese per un polso e la portò via in un vicoletto fra l'armeria e la scuderia. Magdalene all'inizio oppose resistenza, ma vedendo il cipiglio severo dell'amica decise di calmarsi e starla a sentire.

"Joy, cosa è successo?" Chiese la figlia di Atena alla coetanea, confusa dal suo comportamento.

"Questo dovrei chiederlo io a te."

Magdalene continuò a guardarla, sempre più confusa, e Joy allora sospirò. Avrebbe dovuto incalzarla per estorcerle le parole di bocca.

"Ultimamente mi sembri... Spenta. È successo qualcosa?"

Magdalene distolse lo sguardo da quello profondo dell'amica: aveva capito dove voleva andare a parare.

"Joy... Veramente, non c'è niente di cui preoccuparsi."

Χαρμολύπη - Un Amore InvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora