ς. Τό τῶν Ἥρώων Στρατόπεδον

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Il Campo degli Eroi

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Il Campo degli Eroi

"Quindi... scusate, ma come facciamo ad arrivare negli Stati Uniti? Sono dall'altra parte del mondo!"

Era passata una settimana e mezza dall'incidente, e Magdalene era riuscita a riprendersi quasi perfettamente, grazie al continuo riposo e alle cure dei gemelli composte da strane erbe. E i tre ragazzi in quel momento erano fuori di casa di Magdalene. Le avevano spiegato le basi sulle divinità e sulle creature, e l'avevano informata anche del luogo d'entrata per il Campo Mezzosangue. Ovvero sulla costa settentrionale del Long Island.

"Guarda che c'è un'entrata anche nell'Acropoli qui ad Atene!" Esclamò Johnny con tono ovvio.

"Ma lei secondo te lo sa?! Deficiente!" Lo ammonì la sorella, dandogli uno scappellotto sulla nuca. "Forza! Che all'Acropoli non ci arriviamo in volo!" Continuò lei, cominciando a camminare verso la metropolitana.

"Ma... Voi non potete volare?"

"A quest'ora c'è gente. Non vorrai mica rischiare!"

❅❅❅

Dopo circa un'oretta, nel quale i tre ragazzi avevano percorso mezza Atene tra la metro e i mezzi pubblici, finalmente arrivarono all'entrata all'Acropoli.

"Adesso che si fa?"

"Bisogna entrare nel tempio di Atena. Fortunatamente a quest'ora non c'è anima viva che visiti l'Acropoli" Spiegò Johnny, andando avanti alle due ragazze per farle strada.

"E se qualche guardia ci scopre?"

"C'è un piano unico ed efficace: correre"

"Oh! Ma veramente!? Mi aspettavo un qualcosa di più efficace!" Esclamò con finta sorpresa Magdalene, non apprezzando veramente l'idea di dover correre.

"Beh, siamo geneticamente più veloci degli umani. Loro arriverebbero alle porte del tempio quando noi saremmo già al Campo"

"Io in educazione fisica faccio veramente schifo."

"Quella era la parte umana che incombeva su di te. Quando si è giovani e non si sa della propria origine è normale essere i più svogliati nelle attività fisiche"

E con quella breve chiacchierata, i tre si ritrovarono davanti al tempio di Atena. A quella visione, Magdalene sentì i brividi passarle lungo la spina dorsale: per lei quello era la vera definizione di arte, di magia.
Un tempio che si teneva in piedi dopo ere, quella era la vera potenza degli Dei.

"Magdalene, forza! Sbrigati che adesso non passa nessuno!" Le scuotè la spalla Joy, riportandola alla realtà.

Silenziosamente, i ragazzi corsero verso l'entrata del tempio. Però, proprio in quel momento passò di lì una guardia, che li avvistò subito. "Ehi! Fermi dove siete! Non è permesso entrare!" Gridò l'uomo cominciando a correre verso i tre.

"Ragazze è meglio correre!" Esclamò Johnny, che con le sue lunghe e potenti gambe raggiunse in un batter d'occhio l'entrata, sparendo magicamente. "Ma cos-"

"Magdalene! Non rallentare!" La riproverò Joy, che successivamente sparì all'interno della struttura.

"Ferma ragazzina!" Gridò la guardia, che le stava ormai alle calcagna.
Come detto in precedenza, Magdalene non era mai stata un asso nella corsa, così venne subito presa per un braccio. Credeva di essere ormai spacciata, mentre cercava in vano di liberarsi dalla presa dell'uomo.
Però, un'incredibile forza scaraventò a terra la guardia, lontano da lei, e senza indugi la ragazza oltrepassò l'entrata del sacro tempio di Atena.

Ella non capì bene cosa successe, sentì solamente il proprio corpo divenire d'un tratto più forte, per poi essere come trascinato via ad una velocità inimmaginabile. Dopo neanche un secondo, si ritrovò a terra, su rami e foglie, in ciò che le pareva a prima vista un boschetto.

"Oh. Pensavo non ce l'avesse fatta" Esclamò piano una voce maschile.

"J-johnny...?" Chiese la ragazza, spaesata, aprendo e chiudendo gli occhi un paio di volte.

"Sì. Ti ricordi di me!? Visto Joy! Te l'ho sempre detto che sono indimenticabile!" Esclamò quest'ultimo, probabilmente vantandosi con la gemella. "Guarda che ricordo benissimo anche Joy..." Lo interruppe Magdalene, ridendo leggermente.

"Ehi, Johnny! Che succede?" Chiese un'altra voce, accompagnata dal leggero rumore dei passi che schiacciavano i rametti e le foglie sul terreno. "Abbiamo trovato una nuova compagna. Dobbiamo portarla da Dioniso e Chirone"

Nel mentre, Joy aveva preso Magdalene per le spalle e l'aveva aiutata ad alzarsi.
Così, ora la ragazza aveva la possibilità di vedere chi fosse l'altro ragazzo. O meglio, gli altri.
Davanti a lei, difatti, vi erano tre ragazzi, probabilmente della sua età: il più lontano da lei, aveva un viso dai dolci lineamenti di un bambino, era il più basso e aveva dei capelli castani chiaro; quello vicino a lui, dai capelli cenere, aveva i lineamenti più marcati e lo sguardo apparentemente minaccioso; infine, l'ultimo, quello più vicino a Johnny, anche lui con i capelli castani, era il più alto, e con un viso magnifico.

"Ragazzi, lei è Magdalene. È la famosa amica d'infanzia di Taeyong. L'abbiamo trovata in casa sua mentre un'Arpia la voleva come pranzo" La presentò Joy ai tre ragazzi, con una vena d'ironia.

"Piacere mio. Sono Jaehyun, figlio di Afrodite e amico di Tae" Si presentò il più alto con un sorriso, e Magdalene lo riconobbe come il primo che aveva parlato. La ragazza pensava di star per morire. Non aveva mai visto una creatura più bella di quel ragazzo, ed in quel momento lui le si stava presentando con un sorriso. Quasi neanche lo sentiva parlare per quanto la sua bellezza la ammaliasse.

"Doyoung, figlio di Ade. Stammi lontano e vivrai." Disse l'altro accanto in modo scontroso il cenere, distraendola dal figlio di Afrodite. Magdalene, solo in quel momento scorse una piccola figura, un simbolo, sulla spalla del ragazzo appena presentato. Girò di poco la testa e notò con gran sorpresa che fosse un cane a tre teste: Cerbero.
Sentì però uno sguardo fulminarla, ed intuendo fosse, per l'appunto, di quel ragazzo, rivolse il suo interesse verso l'ultimo.

"Ciao. Sono Mark, figlio di Zeus e fratello di Taeyong"

"Ciao Mar-... aspetta cosa?!" Esclamò Magdalene rendendosi conto delle parole del castano. "Figlio... di Zeus...?! Fratello...?! Ecco cosa intendeva!" Mormorò tra sé e sé, estraenandosi completamente per ricordare parola per parola ciò di cui aveva discusso l'ultimo giorno passato con Taeyong.

"Ehm... Magda... Sei con noi?" Chiese Johnny con tono preoccupato, mentre la ragazza sembrava essersi catapultata nel suo mondo.

"Zitto! Ha capito. Ha capito tutto"

"Cosa dovrebbe capire?" Chiese innocentemente Mark verso Joy.

"Che lei potrebbe essere la chiave di tutto"

"Che lei potrebbe essere la chiave di tutto"

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Χαρμολύπη - Un Amore InvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora