λδ. Άδόκητοι Ξένοι

54 6 13
                                    

Invitati Inaspettati

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Invitati Inaspettati

"Oh! Ma benvenuti, cari! Su su, entrate!" Esclamò H'ava, sorridente come non mai, invitando il gruppo di ragazzi in casa sua.

Quest'ultimi, un po' a disagio, cominciarono a guardarsi intorno nell'entrata, addobbata di rosso, giallo e verde. Per loro non era la prima volta, dopotutto nell'infanzia avevano tutti festeggiato il natale a casa dei propri genitori mortali, ma un po' per la mancanza, un po' per l'ambiente nuovo, si ritrovarono a bocca aperta ad ammirare gli effetti dei colori natalizi.

"Ehi, ragazzi! Cosa fate lì impalati?" Esclamò la voce di Magdalene, e tutti si voltarono verso la ragazza. "Buon Natale!" Continuò lei sorridendo, andando ad abbracciare uno per uno i suoi amici, notando dopo poco la mancanza di qualcuno.

"Ehi, il Figlio di Ade?"

Gli altri rimasero in silenzio per un bel po', lanciandosi di tanto in tanto degli sguardi subliminali, aspettando che qualcuno rispondesse per tutti.
Alla fine, nessuno aprì bocca.

"Va bene, ho capito. Non vuole venire." Si rispose da sola la ragazza, cercando di nascondere con un sorriso quella nota di delusione nella sua voce.

"No, Magda. Non è come credi-" Provò a spiegare Taeil, per essere interrotto da Magdalene che gli posò una mano sulla spalla. "Veramente, ragazzi. Non c'è niente da spiegare. Non siamo amici, quindi non lo posso biasimare..."

"Ma... Sorellona! Doyoung arriverà! Ce lo ha promesso!"

"Già! Ha detto che doveva prendere il suo regalo di Natale per te!"

Magdalene adocchiò i due bambini sconcertata, per poi alzare lo sguardo verso i più grandi, in cerca di un segno di assenso.

"Siete sicuri? Perché io ho visto Doyoung andare via con una ragazza..."

"Già... Molto sospetto..."

"Haechan, Jeno, fate silen-"

"Perché sospetto?" Chiese Chenle con gli occhioni spalancati per la curiosità, mentre i più grandi del gruppo sospiravano pesantemente. Ma Kun prese in mano la scomoda situazione.

"Chenle, Jisung... Vedete... In certi momenti due persone, che si vogliono molto bene, devono stare da soli per... Ehm..."

"Per dimostrare il loro affetto!" Lo aiutò Wendy, mentre il resto dei ragazzi annuiva compulsivamente.

"Ma... Jaemin una volta ci ha detto che siamo troppo piccoli per stare soli. Perché non possiamo dimostrare il nostro affetto?"

E da lì, nessuno poté fermare l'imminente caos.

"Jaemin, fottuto Figlio di Afrodite!"
"Razza di un imbecille! Cosa vai a dire ai feti!"
"Mi spiegate come ci siamo finiti in questa situazione?"
"Ehi, gente! E se abbassassimo la voce?!"
"Voi quattro! Dopo noi facciamo una chiacchierata!"
"Ma perché se la prendono anche con noi?! È colpa di Jaemin!"
"Mi chiedo perché io vi abbia invitati..."

Χαρμολύπη - Un Amore InvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora