νγ. Πᾶν τήν Άξίαν ἔχει

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Tutto ha un prezzo

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Tutto ha un prezzo

Sembrava esser tornati a settembre, quando Magdalene aveva scoperto la sua natura divina. Quando aveva fatto quella prova che le aveva rivelato metà della verità.

Il Campo non aveva smesso un secondo di parlare del nuovo gossip: la fantomatica storia d'amore tra Atena e Poseidone, che finì con la nascita di una bambina indesiderata.
Erano voci messe per aria per poter chiacchierare su qualcosa, ma in qualche modo ferivano profondamente l'animo della ragazza.
Per tutti quei mesi aveva creduto di essere figlia di un mortale, l'uomo che avrebbe avuto sciolto il cuore di pietra della dea Atena. Invece, scopriva di essere figlia di qualcosa di inspiegabile. Come era stato possibile che due divinità, dopo millenni di odio reciproco, fossero finite per avere un rapporto sessuale? Non aveva senso, per nessuno.

"Magda..."

La ragazza si rifiutò di alzare lo sguardo. Aveva passato una notte insonne, provata da tutte quelle emozioni e quei pensieri confusi. E, alla fine, fra tutte le creature presenti al Campo, aveva deciso di mostrarsi proprio a lui.

"Ho saputo di... Nostro padre..."

Magdalene fece qualche passo avanti e si sforzò ad alzare la testa per incrociare gli occhi neri del fratello.

"Arione... Com'è possibile?"

"Non ne ho idea..."

Le faceva strano sapere che un cavallo fosse suo fratello, un suo consanguineo. Ma, d'altronde, si sarebbe dovuta abituare. C'erano così tante creature figlie di Poseidone che probabilmente molte lei non sapeva nemmeno che lo fossero.

"Hai visto i tuoi amici?"

"Sai già la risposta..." Magdalene con un sospiro si abbandonò sulla parete accanto alla finestra del box. Era demoralizzata. Aveva paura di quella verità e di come l'avrebbero guardata i suoi compagni.
Aveva paura di come avrebbe reagito Yuta.

Arione la spinse con la testa, come ad incoraggiarla. Ma la ragazza riuscì solo a sospirare mentre cominciava ad accarezzare il cavallo. Apprezzava il suo intento, seppure vano; in quel momento Magdalene riusciva ad affidarsi solo a lui.

Un forte rumore li spaventò e dalle porte aperte della scuderia apparve Yuta con un espressione turbata. Magdalene si fermò qualche istante ad ammirare le sue scure sopracciglia aggrottate, gli occhi della medesima sfumatura che guizzanti osservavano il luogo con trepidazione, e le labbra rosee leggermente separate fra loro.
Il suo viso, seppure colmo di preoccupazione, era magnifico come sempre.

"Magdalene..." Sospirò Yuta vedendo la ragazza appoggiata al box di Arione e lei si risvegliò. Abbassò il capo, piena di vergogna, e si girò per camminare dalla parte opposta della scuderia.

Χαρμολύπη - Un Amore InvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora