Rifiuto
"Magda... Credo sia meglio se ti calmi-"
"Come puoi pretendere di vedermi calma, Johnny?! Ho appena scoperto di essere figlia dell'ultima divinità che avrebbe mai dovuto avere figli!"
Dopo l'annuncio di Chirone, i semidei erano tutti dovuti tornare alle proprie lezioni e allenamenti. Ovviamente, non le era andato inosservato il modo in cui gli eroi l'avevano guardata dopo la prova, ma in quel momento non aveva tempo per pensare a qualche criticone.
Magdalene, insieme a Johnny, Joy e Victoria, era stata condotta nell'ufficio di Chirone, probabilmente per chiarire quella faccenda. Ma era già passato un quarto d'ora e del centauro non vi era ombra."Lo so che è difficile assimilarlo, ma-" Provò a dirle Joy, ma fu interrotta dalle forti parole dell'amica.
"No, tu non puoi saperlo! Tu lo hai sempre saputo, da bambina conoscevi già il tuo destino, e sicuramente essere figli di Ermes non è così assurdo!"
"Magdalene. Calmati."
Il silenzio calò nella stanza. Victoria, per la prima volta dal successo della prova di Magdalene, aveva parlato. Tutto quel tempo era rimasta in disparte, appoggiata al muro vicino alla porta, con le braccia incrociate al petto e le sopracciglia corrucciate in una smorfia pensierosa. Era chiaro che qualcosa la stava preoccupando, e molto probabilmente era inerente a quella situazione.
"Non serve a niente impazzire in questo modo. E sicuramente non cambierà nulla della tua vita. Devi semplicemente accettarlo, come tutti noi abbiamo fatto. Solo perché è capitata una divinità insolita non significa che per gli altri è stato più semplice."
E così, la porta dell'ufficio si spalancò.
"Eccomi ragazzi! Scusate, ma Dioniso ha dato un po' di problemi" Disse Chirone con una leggera risata, dirigendosi verso la sua scrivania.
Peccato che tutti rimasero seri, così anche la sua espressione si scurì."Bene. Immagino che tu, Magdalene, abbia molte domande..." La ragazza in questione scosse la testa, annuendo. E allora, con un pesante sospiro, il centauro continuò. "L'unico problema è che nessuno in questo Campo saprà darti delle risposte"
"I-in... In che senso...?" Balbettò Magdalene, con gli occhi spalancati per lo sgomento. Sperava sul serio che una volta arrivato Chirone avrebbe avuto delle risposte. Ed invece avrebbe dovuto aspettare molto, ma molto tempo prima di scoprire la verità.
"Nessuno sapeva che Atena avesse avuto una figlia, probabilmente anche molti degli Dei dell'Olimpo non ne sapevano niente fino ad oggi. E una divinità importante come Zeus non avrebbe né il tempo né il bisogno di scendere dal monte per spiegare il motivo della tua nascita"
Quelle di Chirone erano parole forti, ma vere. Il Padre degli Dei non si sarebbe mai scomodato dalla sua poltrona d'oro per rivelare un segreto che non avrebbe giovato né la sua condizione né quella della figlia Atena. Doveva comprendere tutto ciò, doveva accettare di essere il centro di un disordine divino. Ma, semplicemente, non ci riusciva. Era troppo per Magdalene; nelle scorse settimane aveva già accumulato molte, troppe informazioni da digerire, e la scoperta di essere una sorta di errore che avrebbe potuto causare molti più problemi di quelli che ci si aspettava al suo arrivo al Campo sicuramente non la aiutava mentalmente. Sentiva di dover esplodere, di sfogarsi, ma non era tanto vicina agli altri semidei per potersi mostrare così debole e impotente. Perciò, prima di far cadere delle piccole lacrime sulle sue rosee guance, si voltò ed uscì dall'ufficio.
Non le importava se era stata maleducata, non le importava nemmeno perdersi in qualche ambiente a lei sconosciuto. Voleva solo stare da sola, e magari ordinare tutto quel caos che aveva nella testa.
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Χαρμολύπη - Un Amore Inviso
FanfictionΧαρμολύπη - 1° Libro ❅𝘜𝘯𝘢 𝘴𝘦𝘯𝘴𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘧𝘦𝘭𝘪𝘤𝘪𝘵𝘢̀, 𝘱𝘶𝘳 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘵𝘳𝘪𝘴𝘵𝘦.❅ Sembra che nel mondo divino si sia aggiunta una nuova semidea. Cosa succederà quando arriverà al Campo Mezzosangue? Chi sarà il suo genito...