Capitolo 6

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Guardo il telefono sperando che non sia troppo tardi.

Leggo sullo schermo: 23:57

Io e lily siamo andate a fare shopping e a mangiare ma non ci siamo accorte che fosse così tardi..

-ehy io devo andare- le dico

-si anche io, altrimenti mia madre mi decapita.- dice lei

Rido e la saluto prima di incamminarmi verso casa.

Arrivo a casa e mi stendo sul letto, ma mi arriva un messaggio che subito apro.

"ehy sono il cugino di Austin. Ho preso il tuo numero dal suo telefono per avvisarti che sta molto meglio. :) "

" a ok grazie per avermi avvertito" gli rispondo e poso il telefono.

Quando siamo andate a fare shopping, lily mi ha praticamente costretto a comprare un vestito per domani.

Domani è il giorno della festa a casa di Austin. All'inizio non ci volevo andare ma lily mi ha praticamente costretto e io l'ho dovuta ascoltare.

Ho comprato un vestito azzurro senza spalline che arriva un po' più su del ginocchio e ci ho abbinato delle scarpe col tacco bianche.

Forse non dovrei andarci ma lo faccio solo per Lily.

-No non è vero, tu lo fai per vedere Austin cara.- mi ricorda la mia coscienza.

Forse ha ragione. Beh in fondo ammetto che non ci vado solo per fare un favore a Lily.

So che forse è sbagliato e c'è il pericolo di innamorarmi, ma proprio non riesco a stargli lontana.

Si, è vero. Mi ero ripromessa di non innamorarmi ed essere fredda, ma quando sono con lui non ci riesco, è come se qualcosa si impossessi di me e mi faccia dimenticare tutto.

So solo una cosa: quando sto con lui, anche se per poco tempo, mi sento completa e felice. Cosa che non mi succedeva da molto tempo.

La mattina dopo mi sveglio con un rumore odioso, ma che a quanto pare non arriva dalla sveglia, ma dal mio telefono che sta squillando.

Mi chiedo chi potesse chiamare a quell'ora.

Poi però capii benissimo chi poteva farlo: Lily. Ed infatti era proprio lei.

Risposi con la voce ancora assonnata e per poco non mi fece diventare sorda quando all'improvviso urlò

-ehyy ancora stai dormendo? Ti sei dimenticata per caso che dobbiamo prepararci per la festa?-

-Ma è ancora presto- lagnai.

-Ma hai visto che ore sono??-

-Veramente no- risposi ridendo.

Guardai la sveglia che era poggiata sul mio comodino e ci misi un po' a realizzare che erano le 12:30.

-È tardissimoo- urlò di nuovo lei.

-Lily non urlare, cazzo!- urlai anche io. -E poi non penso mi ci vorrà molto a mettere un vestito e un paio di scarpe- dissi in modo ironico.

-eh no cara, tu ora ti prepari e vieni subito da me così ti faccio vedere quanto ci mettiamo- mi dice con tono minaccioso.

-Ma io..-

-E non esigo un "no" come risposta.-

-No lily non sto scherzando, io non...- provo a dire ma lei mi interrompe.

-neanche io sto scherzando e se non vieni subito ti vengo a prendere per i capelli-. dice con tono minaccioso.

-Ok ok dammi 20 minuti e sono da te.- gli dico.

-Te ne do 10- dice ridendo.

Prima che possa dire qualcos'altro rido e attacco.

Mi lavo e mi vesto con una felpa e un paio di jeans.

Poi metto il vestito e le scarpe dentro una busta e mi avvio verso casa della mia amica.

Appena arrivo davanti alla sua porta suono e viene ad aprire una donna di più o meno 30 anni.

-Salve, cerco Lily- dissi con un po' di vergogna.

-Oh certo cara entra, Lily è sopra in camera sua. Dille che io sto uscendo- dice sorridendo per poi uscire.

Salgo di sopra e apro la camera di Lily che stranamente trovo vuota.

Così esco e vado a cercarla in cucina e al bagno ma sembra essersi dissolta.

Così urlo -Lilyyy dove seii?-

Nessuna risposta

Comincio a preoccuparmi così prendo il cellulare intenta a chiamarla ma prima che io possa comporre il numero un urlo improvviso mi fa saltare dalla paura

-Buuuuu- urla Lily uscendo da sotto il divano del salotto.

-Oddio Lily, stavo per avere un infarto!- urlai portando una mano sul cuore.

Lei scoppiò in una risata che mi sembrò durare un eternità.

-Dovevi vedere la tua faccia!- disse mentre rideva.

-Io non lo trovo così divertente.- dissi guardandola male.

-Io si invece- disse lei.

-Bene ora basta andiamo di sopra a prepararci- disse asciugandosi una lacrima che le era uscita per aver riso troppo.

Salimmo di sopra e cominciammo a prepararci.

Mi stupii si vedere che Lucy aveva ragione. Ci impiegammo quasi 7 ore.

Lei aveva un tubino come il mio solo che era rosso che aveva abbinato a un paio di scarpe nere col tacco. Aveva messo il mascara, un po' di ombretto ed un gloss rosso acceso. A me invece aveva messo l'eyeliner, il mascara ed un gloss trasparente.

Entrambe ci eravamo arricciate i capelli con la piastra.

All'inizio le avevo chiesto di mettere solo un po' di mascara ma a quanto pare lei ha voluto fare di più infatti mi ha fatto persino la ceretta alle gambe, e in effetti devo dire che ne avevo bisogno.

La festa era alle nove ed erano le 8 meno un quarto quindi pensammo di vedere un film fino a che non fossero arrivate le nove.

Finito il film qualcuno suonò al campanello e Lily si precipitò ad aprire.

-Aspettiamo qualcuno?- chiesi prima che lei aprisse.

-Sì- disse lei aprendo la porta d'ingresso.

Appena aprì la porta vidi Justin sulla soglia della porta.

-Justin?- chiesi.

-ehy Jennifer come va?- mi chiese lui sorridendo.

-Vi conoscete?- si intromise Lily.

-Sì ci siamo conosciuti quando sono andata a casa di Austin.- gli dissi. A lei avevo raccontato di quel giorno dato che sapevo che potevo fidarmi di lei.

-A ok- disse lei sorridendo.

-Andiamo?- chiese Justin.

-certo- rispondemmo in coro io e Lily.

Subito prendemmo giacca e chiavi e salimmo in macchina di Justin.

Da quanto avevo capito la festa si svolgeva a casa di Austin quindi potei intuire che ci avremmo messo poco ad arrivare.

Mi ricordai di un particolare e chiesi -perché non abbiamo preso la mia macchina?-

-Beh perché noi ora ci ubriacheremo e tu non potrai guidare per il viaggio di ritorno- disse Lily con un sorriso furbo in faccia mentre Justin rideva.

-È chi ti ha detto che io mi ubriacherò?- dissi io.

-Te lo dico io- disse guardandomi.

Posai lo sguardo sulla strada e mi accorsi che era molto buio pur essendo solo le nove.

Non vedevo l'ora di arrivare.

Per una volta da quando conoscevo Austin potevo non pensare a lui e l'unico modo per non farlo era ubriacarmi.

Se dovevo farlo per dimenticare Austin lo avrei fatto ad occhi chiusi.

Mi hai stravolto la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora