Capitolo 4

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Era l'ora di educazione fisica e ero nello spogliatoio a cambiarmi.

Quando entrai in palestra vidi una ragazza con dei pantaloncini che arrivavano poco più giù del sedere appiccicata a un ragazzo molto familiare.

Austin.

A quel punto mi sentii strana e cercai di pensare che forse mi aveva dato fastidio vedere persone vestite in quel modo, ma poi mi salì una strana rabbia quando vidi quella ragazza appiccicare le sue labbra su quelle di Austin.

Cercai di ignorarli e andai da Lily che si stava riscaldando.

-ehy, Jenny come va?- mi disse. - Bene,ma da quando abbiamo tutta questa cofidenza Li?-

-Be, da quando ho deciso di essere tua amica, Jenny- disse facendomi l'occhiolino.

-A ok allora.- dissi alzando le mani e ridendo.

-Ragazzi oggi farete solo dei passaggi a due.-

Ci divise in coppie e io capitai con Austin. Mi aspettavo che per tutto il tempo avesse cercato qualcosa per darmi fastidio ma invece non è stato così. Non ha aperto bocca fino alla fine dell'ora.

***

Finalmente era l'ultima ora e Austin non mi aveva più rivolto la parola.

Suonò la campanella e io mi alzai per andare a casa.

Ma qualcosa mi bloccò. Austin. All'improvviso mi prese per il polso e mi trascinò fuori dalla classe.

-Che vuoi ora?- gli dissi e feci per andarmene ma lui mi tirò verso di lui e mi baciò.

Un bacio corto ma bellissimo.

Io mi staccai subito e gli urlai contro -perché cazzo l'hai fatto coglione?-

-Cazzi miei- disse stringendo la presa sul mio polso, per poi spingermi all'indietro e andarsene. Io irritata e ferita allo stesso tempo lo afferrai per la maglietta e gli dissi -rispondimi!-

- non ti devo nessuna spiegazione- disse lui.

-A no? Io invece credo di si visto che spunti da chissà dove e mi baci-.

-Senti io faccio quello che mi pare e non devo certo dare spiegazioni a te.- disse uscendo dall'aula.

Io arrabbiata tornai a casa e subito mi buttai sul letto dove dopo poco tempo mi addormentai.

Il giorno dopo arrivata a scuola notai che tutti mi fissavano e ogni tanto dicevano "è lei" indicandomi.

Dopo aver sentito 15 volte queste due parole presi il primo ragazzo che vidi e gli urlai contro -che cazzo è successo? Perché questi coglioni mi fissano?- sbattendolo ad un armadietto.

Si. Quando volevo sapevo essere molto aggressiva ma in confronto a quando ero veramente incazzata quello non era niente.

-Ec-ecco st-stamattina due ragazzi si s-sono picchiati per te e tra que-questi c'era il ragazzo più popolare della s-scuola Austin.- rispose lui balbettando, cosa che mi irritava molto ma cercai di ignorarlo.

-e perché si sono picchiati per me?- chiesi più calma.

-P-perchè un r-raga- cazzo finiscila di balbettare e spiegami- urlai perdendo la pazienza.

-quel r-ragazzo ti ha insultata e Austin ti ha difeso- disse per poi scappare a gambe levate.

Non sopportavo le persone che balbettavano,era come se non fossero sicuri di sé stessi e avessero paura di tutto e questa cosa era una delle cose che mi irritava di più nelle persone.

Mi hai stravolto la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora