Capitolo 33

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-che succede?- dissi andando verso di lui.

-te lo spiego in macchina- dice velocemente e poi esce.

Lo seguii e salimmo in macchina.

Dopo 5 minuti di tragitto avevamo già superato 5 semafori rossi senza fermarci ma a quanto pare a Justin non importava.

-ora mi dici che succede.. e dov'è Austin?-

-in ospedale- disse continuando a guardare la strada.

-ok ma.. aspetta.. Austin in ospedale?!?- dissi realizzando quello che aveva appena detto.

-si, ieri notte si è ubriacato ed è stato coinvolto in una rissa per una certa Christine- disse.

Christine.

Chissà se era la stessa Christine che conosco io.

-sai il cognome?-

-no.. ma a quanto pare avevano scommesso su di lei..insomma...hai capito no? E a quanto pare due ragazzi stavano litigando per lei ed Austin ha affermato di aver già vinto. E gli altri l'hanno picchiato per questo-

-Austin aveva scommesso di portarsela a letto?- sussurrai e non ero neanche sicura mi avesse sentito.

-si ma era ubriaco.. non sapeva quello che faceva, non l'avrebbe mai fatto-

-tu dici? A quanto ne so lui non faceva altro- dissi facendo una risatina isterica.

-prima di conoscerti- disse e io stetti zitta non volendo discutere con justin per colpa di suo cugino.

-siamo arrivati- disse dopo 10 minuti.

Scendemmo dalla macchina e entrammo.

All'entrata c'era una signora sui cinqianta che stava dietro ad un bancone guardandosi le unghie.

-scusi...Austin..- disse Justin ma la signora non lo lasciò continuare.

-ah grazie al cielo siete venuti.. per favore portatevelo via- disse e quasi risi.

-non fa altro che urlare che vuole uscire e che sta bene.. siete suoi parenti?-

-Io sono il cugino e lei la fidanzata- disse justin.

Si si come no.

-è sicura che sia lui?- chiesi.

-certo che lo sono ragazzina- disse alzando gli occhi al cielo.

Brutta racchia isterica.

-sta nella stanza in fondo- disse masticando una gomma.

Entrammo nella stanza che ci ha indicato e trovammo Austin che litigava con un infermiera.

-ah finalmente..eccovi- disse Austin guardandoci.

-dite a questa qui che sto bene e che voglio tornare immediatamente a casa.

Sembrava un bambino.

Non dissi niente e Justin parlò:

-può uscire?-

-certo..deve solo firmare alcune carte- disse.

Dopo 20 minuti era pronto per uscire..

Montammo in macchina e justin disse al cugino:

-la devi finire di comportarti come un bambino cazzo.. basta con queste scommesse di merda e per una volta fai l'uomo-

-che cazzo te ne frega a te eh? Tu vivi la tua vita e lasciami vivere la mia- rispose lui.

Mi hai stravolto la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora