Capitolo 51

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POV Jennifer

Mi sveglio di scatto per un tonfo che proviene da vicino a me.

Mi volto e non vedendo Austin lo chiamo.

Mi alzo, e lo vedo che dorme per terra.

Ah..bene. Quindi è cascato.

Scoppio a ridere e lui si sveglia e si guarda intorno stranito.

-cosa?- chiede.
-perché...perché sono per terra?- dice poi.
-non lo so, mi sono alzata e tu eri per terra- dico continuando a ridere.

Lui si tocca la testa, e fa un verso di dolore:

-però mi sono fatto male- sussurra sbuffando.

Io lo sento e comincio a ridere più forte con lui che mi guarda male.

Si alza e si sdraia vicino a me.

-mi fa male qui- dice facendomi gli occhi da cucciolo e indicando la sua testa.

Io rido e dico:

-povero bimbo-

Mi alzo e dico:

-che ore sono? -

-le 6 e mezza- risponde.

Io sbuffo e dico:

-dormiamo un'altra mezz'ora allora- lagno e mi sdraio di nuovo.

-no alza quel bel culetto così andiamo a fare colazione al bar..-

-il più velocemente possibile..- aggiunge poi.

-no no- dico coprendomi.

Dopo un po' sento che qualcuno mi sta sollevando, privandomi della mia calda e accogliente coperta.

Chi altro se non lui?

-lasciami subitoo - dico con gli occhi chiusi, e lancio un urlo quando sento che mi appoggia su una superficie gelida, e subito dopo mi ritrovo completamente bagnata.

-brutto stronzo- dico chiudendo l'acqua.

Comincio a rincorrerlo, fino a che non cado e do una botta fortissima al mio povero sedere.

-Oddio ti giuro che se ti prendo..- dico mentre mi massaggio la parte dolorante.

Entro in camera e lo trovo sdraiato sulle coperte, ad occhi chiusi.

-brutto bastardo, l'acqua era gelata.. e come se non bastasse sono cascata e mi sono fatta un male tremendo al culo- dico e lui ride.

Ah si?

Mi avvicino e mi metto a cavalcioni su di lui, che sbarra gli occhi.

-ora non ridi più?- dico avvicinando il mio viso al suo.

-Che.. che stai facendo?- dice tossendo.

-sai che non lo so?- dico baciandogli il collo.

Lui chiude gli occhi, e non appena lo fa mi alzo e mi allontano.

-e dai.. non puoi lasciarmi così- dice supplicante.

-pff..certo che posso.. non ti dimenticare come sono ridotta per colpa tua- dico e vado di nuovo in bagno.

************

Dopo aver fatto colazione di fretta, usciamo.

La giornata passa velocemente, a parte la lezione di geografia, che odio..

Una volta uscite, io Lily e Ashley decidiamo di andare in giro a fare una passeggiata.

Durante il tragitto incontriamo Christine, che saluto..

A proposito.. le devo ancora chiedere com'è andata con mio fratello.. ma a giudicare dalla sua espressione serena, capisco che forse si è risolto tutto.

Dopo aver salutato le mie amiche decido di chiamare mio fratello...che conferma la mia ipotesi..

Mi siedo su una panchina, per controllare i messaggi, finché non si avvicina un uomo..

-lei è la signorina Jennifer?- dice.

A parte che nel mondo ci sarà sicuramente più di una persona che si chiama Jennifer, ma annuisco comunque, alla sua domanda stupida.

-ah, stavamo giusto per chiamare vostra madre. Volevamo chiederle di venire con noi, per rispondere ad alcune domande.. riguardo suo padre- dice e io faccio una smorfia.

La mia giornata stava andando normalmente, per una volta, ed arriva questo qui a rovinarmela.

Mi sembra strano, insomma, non è neanche vestito da poliziotto..

Decido comunque di seguirlo, appena vedo la macchina della polizia, dall'altra parte della strada.

Saliamo in macchina, e si accende la radio, che lui spegne bruscamente.

Strano.

Mi hai stravolto la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora