Capitolo 29

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Sentii qualcosa picchiettare insistemente sulla mia spalla e mi costrinsi ad aprire gli occhi.

-Ma buongiorno-
-mmh lasciami in pace- dissi lamentandomi.
-noto con piacere che sei di buon umore.- aggiunge Austin.
-Ma non eri tu quella che ieri si preoccupava per la scuola?- disse.

Aspetta...LA SCUOLA!

-Oddio oddio perché non mi hai svegliato primaaa- dico urlando.
-perche è presto- dice afferrandomi per il braccio e fermandomi dalla mia corsa.
-cosa? Che ore sono?- chiedo.

-sono le 6 meno 20- dice tranquillamente.
-cosa? E perche cavolo mi hai svegliato cosi presto??- dico.
-tre secondi fa mi hai detto "oddio oddio perche non mi hai svegliato prima"- dice cercando di imitare la mia voce sull'ultima parte.
-perché non sapevo che era cosi presto-
-lasciami dormire fino alle 6 e mezza almeno- gli dico
-pensavo fossi tu quella che voleva svegliarsi presto- dice.
-si ma ora ho cambiato idea ok?-
-ok- dice alzando le spalle.

-svegliaa- urla qualcuno al mio orecchio.
-ma che cazzo urli?- dico.
-sono 15 minuti che cerco di svegliarti-
-e che ore sono?- chiedo.
-le 7 meno un quarto- dice mentre mi alzo.
-cerca di non addormentarti al bagno- urla.
-ci proverò- dico.

Al bagno mi lavo, mi vesto con un paio di pantaloncini e una canottiera e mi trucco.

Fra un po' ci sono le vacanze. Che belloo!

Tralasciando il fatto che ancora non conosco i miei genitori e non so dove andrò in vacanza..

Esco dal bagno e dico:

-ok sono pronta-
-la tua borsa è li- dice.
-ma come..?-
-lascia perdere.. andiamo- dice scendendo al piano di sotto.
-Grazie per avermi aspettato eh- dico

Arriviamo davanti alla scuola e io scendo sotto lo sguardo di tutti che mi guardano a bocca aperta.

-Che vi guardate?- vorrei dire ma non voglio fare la figura dell'antipatica.

Anche perché da quanto ne so non avevo una bellissima reputazione prima..

Entrata dentro la classe mi guardo attorno e vedo Lily che mi fa segno di avvicinarmi.

Avverto Austin e mi vado a sedere vicino a lei.

-ma bentornata- disse abbracciandomi.
-ma grazie- dico sorridendo.
-Ashley?- chiedo poi.
-oggi non viene- dice.
-mi ha detto di salutarti- continua.
-grazie- dissi e subito dopo vidi entrare il professore.

-buongiorno a tutti- disse per poi concentrare il suo sguardo su di me.
-ah signorina Jennifer..bentornata tra noi..come si sente?-
-bene grazie- sorrisi falsamente.

Finita la giornatami recai nel mio armadietto per lasciare i libri fino a quando non fu chiuso violentemente da qualcuno.

-ma che cosa..?- dissi prima di capire che a sbattere l'armadietto era stato...Matt.

-ma chi si rivede..- dice sorridendo.
-che cosa vuoi Matt?- chiesi indifferente.

Wow mi stupisco di me stessa.

-tu che dici?- disse.
-non lo so e non lo voglio sapere- dissi.
-volevo solo chiacchierare con te ..piccola- disse marcando l'ultima parola.
-non chiamarmi cosi stronzo- urlai.
-ti farò passare la voglia di fare la ribelle piccola...molto presto-
-Jennifer andia..- disse Austin avvicinandosi.
-che cazzo ci fai tu con lei?- chiese poi rivolgendosi a Matt.
-quello che farebbero due persone normali.. parlavamo- disse alzando le spalle e sorridendo.

Quel sorriso.. era cosi...inquietante.

-andiamo- disse Austin prendendomi per il braccio e dando una spallata Matt.

-ci rivedremo- urlò Matt da lontano.

-non ascoltarlo- disse Austin.

Entrammo dentrocasa e ricevetti un messaggio.

Da Lily:

Che fine hai fatto?

A Lily:

Scusa ho avuto un imprevisto ci vediamo domani :*

Da Lily:

Ok non ti preoccupare :*

-hai fame?- chiese Austin
-no no- dissi.

Poco dopo ricevetti un messaggio.

Sconosciuto:

Al parco fra mezz'ora. Vieni e capirai chi sono.

Rilessi il messaggio più volte e infine decisi di non dirlo ad Austin.

Presi il telefono e le chiavi e mi diressi verso la porta.

-dove vai?- chiese Austin sbucando dalla cucina.
-vado a fare una passeggiata-
-stai attenta e qualsiasi cosa chiamami subito- disse.
-ok- dissi e uscii.

Arrivai al parco e mi sedetti sull'unica panchina presente e mi guardai intorno.

-sei venuta- disse una voce.

In meno di tre secondi migliaia di ricordi mi balenarono nel cervello.. come se stesse per esplodermi la testa.

Quella voce.. quella voce che speravo di non risentire mai più in vita mia.

Mi ricordai di tutto.. del mio primo incontro con Austin,la mia vecchia vita, i miei genitori adottivi e lui... la persona che ora era in piedi davanti a me..
e mi guardava.

Mi hai stravolto la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora