Erano passate 2 fottute settimane e lei ancora non si è svegliata.
Ero in macchina e mi stavo avviando verso l'ospedale.
Arrivato all'interno salutai la vecchia infermiera che ormai vedevo quasi tutti i giorni e andai nella camera di Jennifer.
Come ogni giorno la salutai e le dissi di svegliarsi presto.
Ritornai in macchina e mi diressi verso la palestra dove avevo gli allenamenti.
Ad un certo punto il telefono squillò e svogliatamente risposi.
Pronto?
Salve, la chiamiamo dall'ospedale per dirl....
Che succede? Si è svegliata? Chiesi allarmato.
Si pochi minuti dopo che se ne è andato ha aperto gli occhi.. però ancora è molto debole.
Arrivo subito. Dissi e attaccai dirigendomi di nuovo verso l'ospedale.
POV JENNIFER
Aprii gli occhi di scatto e mi guardai intorno. Ero in un orrenda stanza d'ospedale.
Subito cercai di alzarmi ma rinunciai quando capii che i mille fili attaccati al mio corpo mi rendevano impossibile farlo.
Ad un certo punto la porta si aprì mostrandomi una signora in camice che intuii fosse un infermiera.
-signorina! Si è svegliata!- urlò lei.
-ehm..- dissi io.
-io sono Clara e ti ho seguito durante tutto questo tempo. Ormai credevamo non si svegliasse più- disse lei sorridendo.
-Ma che è successo? Perché sono qui?-
-un incidente stradale con il tuo fidanzato, ma quella messa peggio sei sicuramente tu cara. Lui è uscito lo stesso giorno dell'incidente dato che aveva solo qualche graffio.-
-il mio fidanzato? Io non ho un fidanzato...- dissi.
-come ha detto che si chiama....?-chiese lei a se stessa.
-ehm... ah si! Austin!- disse trionfante.
-chi è Austin?- chiesi confusa.
-Ma come non ricordi...?- cominciò ma poi si fermò.
-Tu sai come ti chiami?- chiese lei improvvisamente.Ma che domanda era? Certo che lo sapevo.
-certo che lo so- dissi ovviamente.
-io mi chiamo...ehm...-Ma che cazzo? Possibile che non ricordo il mio nome?
-ehmm Giorgia?- chiesi sperando di aver azzeccato.
-no cara... a quanto pare hai perso la memoria. Ti chiami Jennifer-
-Com'è possibile?- chiesi disperata.
-aspetta qui..- disse ma prima che potesse uscire un ragazzo piombò nella mia stanza e disse.-non ci credo! Jennifer! Come stai? Ti fa male qualcosa? Quante dita sono queste?-
Io lo guardai confusa e lui disse:
-non mi saluti?- chiese.
-ehm... veramente...io- dissi.
-ha perso la memoria- venne in mio aiuto l'infermiera.All'improvviso il ragazzo spalancò gli occhi e disse:
-non è possibile! State scherzando vero?-
-no purtroppo no. Però secondo me è solo una cosa momentanea. Ora vi lascio soli.- disse e se ne andò.-ehm..io sono Austin un tuo...amico- disse lui.
-io...Credo di essere...- cominciai ma non ricordai il Nome che mi aveva detto l'infermiera.
-Jennifer. Tu sei Jennifer.- mi aiutò lui.
-come ti senti?-
-diciamo bene.- dissi.
-posso uscire?- chiesi.
-non lo so prima dovremmo chiedere all"infermiera.-
-ook-
-vado a chiederglielo-
-grazie- sorrisi.POV AUSTIN
Uscii da quella stanza incredulo. Non è possibile. Lei ha perso la memoria. Non ricorda niente per colpa mia. Ora mi sento decisamente una merda.
I suoi genitori erano fuori quindi sarebbe ritornata a casa mia.
Dopo aver ricevuto la conferma dall'infermiera ritornai nella sua stanza.
-possiamo uscire- le dissi e lei sorrise.
Quanto mi era mancato il suo sorriso...
-ehm.. visto che i tuoi sono fuori ho pensato che puoi venire a casa mia- dissi.
-ok- disse incerta.
-tranquilla sei già stata a casa mia non sono uno stupratore- le dissi sorridendo.Pov Jennifer
-tranquilla sei già stata a casa mia non sono uno stupratore- disse sorridendo. E che sorriso...
-certo- dissi ridendo.
Con lui mi trovo a mio agio ma non so il perché.
Salimmo in una macchina e arrivammo davanti a una villa enorme.
-wow! Tu vivi solo qui dentro?- chiesi sorpresa.
-no vivo con mio cugino Justin. Già lo conosci...cioè...insomma ora te lo presento- disse e io Annuii seguendolo.
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Mi hai stravolto la vita
RomanceJennifer, una ragazza di 17 anni, all'apparenza scorbutica e arrogante. Austin, il solito ragazzo che può avere tutte ai suoi piedi. Due persone totalmente diverse. Lui, un ragazzo aperto e menefreghista. Lei, tormentata da eventi passati che non le...