Capitolo 25

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Aprii gli occhi di scatto. Era notte fonda.

Cercai di riaddormentarmi girandomi varie volte sul letto, che ad ogni mio movimento scricchiolava, però non ci riuscivo.

Decisi così di scendere di sotto per prendere un bicchiere d'acqua fresca.

Non appena scesi, a causa del buio, inciampai sui miei stessi passi, ma mi aggrappai subito allo scorrimano in modo da non cadere, con non molto successo dato che mi presi una bella botta sul culo.

-che cazzo! Proprio qui dovevano stare queste maledette scale!- imprecai a bassa voce.

Sgattaiolai velocemente in cucina e dopo aver bevuto un bel bicchiere d'acqua fresca uscii dalla cucina.

Girai lo sguardo e mi misi una mano sulla bocca per non gridare dallo spavento..
Austin era sdraiato sul divano con gli occhi chiusi e la bocca socchiusa.

Ma perché era lì? Forse si è addormentato mentre vedeva la televisione... si è probabile..

Camminai lentamente cercando di non svegliarlo.

Arrivai all'ottavo scalino, che salii senza nessuna difficoltà...così mi girai per controllare Austin.

E vorrei tanto non averlo fatto.

Mentre ero girata il mio piede aveva saltato uno scalino ed io ero rotolata velocemente giù dalle scale.

Velocemente mi misi seduta per terra e mi toccai la caviglia, che in quel momento faceva dannatamente male.

-Jennifer... ma che hai fatto?- disse Austin alzandosi velocemente.

-ehm..io Niente.. torna pure a dormire!- dissi con il tono più deciso che potevo assumere.

-che è successo?- ripeté lui.
-ecco io sono caduta dalle scale- sussurrai e lui scosse la testa divertito.
-vieni- disse porgendomi la mano.

Ma è coglione? Se non riesco ad alzarmi!

-ecco io... non riesco ad..-
-ah scusa- disse colpevole e dopo un secondo mi prese in braccio portandomi fino al piano di sopra.

Imbranata! Non puoi fare neanche un paio di scale da sola che vai all'ospedale!

Zitta tu.

-non peso?- dissi ignorando la mia vocina interiore.

-sei leggera come una piuma- disse sorridendo.

-scusa- dissi.
-per cosa?-
-per averti svegliato. Io non volevo è solo che...-
-non ti preoccupare non fa niente- disse lui poggiandomi sul letto.

-posso farti una domanda?- chiesi e lui annuì.
-perché stavi dormendo sul divano?-
-io...ecco..perché.. in camera mia...faceva caldo- disse guardandosi intorno.

Io lo guardai stranita e lui disse divertito:

-non ci credi neanche un po' vero?-
-no- dissi ridendo.
-prometti che non ti muovi se te lo dico?- disse e io Annuii.
-questa è camera mia-
-che?- dissi alzandomi dal letto per poi ricadere Comr un salame a causa della caviglia dolorante.
-e perché non me lo hai detto? A saperlo dormivo io sul divano-
-no no io sto bene li-
-si ho notato... sei più lungo del divano!- dissi scoppiando a ridere seguita da lui.

Sentii qualcosa sbattere sul vetro e girai lo sguardo vedendo mille goccioline che sbattevano insistemente sulla finestra.

-ehm buonanotte- disse Austin alzandosi.
-no.. ecco.. non voglio cacciarti da camera tua...insomma.. se vuoi.. puoi rimanere- dissi incerta.
-non so se...-
-fallo per me- dissi e lui sorrise.
-sto arrivandoo- disse lui venendo verso di me e infulandosi sotto le coperte.
-Buona notte- dissi girando mi dal lato opposto al suo

Mi hai stravolto la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora