Arriviamo in ospedale, e scendo di corsa.Ultimamente vengo troppo spesso qui dentro.
Dalla stanza che ci hanno indicato, esce un dottore con una cartella in mano.
-dottore, come sta?- chiede Clara.
Io non riesco a parlare.
Sono scioccata, e senza voce.
Mi riappare davanti l'immagine di Austin, che picchia quel tizio.
Per un momento rivedo la rabbia, mischiata al dolore che aveva negli occhi mentre gli sferrava pugni e calci.
-non molto bene. È instabile ed ha subito un trauma cranico. Potrà uscire domani, ma non deve assolutamente rimanere solo. Questo trauma potrebbe causargli svenimenti improvvisi-
Già può uscire? È ridotto malissimo!
Guardo il dottore e lui mi guarda.
-si è svegliato ed ha chiesto di una certa...Jennifer..-
Clara mi guarda ed io scuoto la testa.
Non voglio vederlo ora. Sono traumatizzata. Quello scimmione di prima stava per ammazzarlo.
Come minimo era il suo doppio.
Mi alzo e vado via da li.
Non so cosa mi succede, ma non posso vederlo ora. Non voglio. E probabilmente non riuscirei a parlare.
Cammino per le strade deserte, senza una meta precisa, finché non mi arriva un messaggio.
Sconosciuto:
Hai 1 giorno. Sto perdendo la pazienza.
Improvvisamente mi ricordo di mio padre.
Corro a casa ed appena entro trovo mio fratello con Christine.
-hey, da quanto tempo- dice Christine, mentre mio fratello mi raggiunge e mi abbraccia.
-dispersa- mi dice mio fratello, solleticandomi il collo con i capelli.
-scusa, sono stata..impegnata- dico.
-come va?- chiedo a Christine.
-bene tu?- dice sorridendo.
Io smetto di sorridere e dico:
-bene- ma più che un'affermazione sembra una lamentela.
Si lo so, sono lunatica.
-vi lascio soli- dice Christine sorridendo.
Si danno un bacio e lei se ne va.
-allora, che fa la mia sorellina?- dice spettinandomi.
Mi lamento e rispondo:
-niente di che. Vengo dall'ospedale- dico.
-perché? Che è successo?- dice allarmato.
-il mio fid... amico..-
-so che è il tuo fidanzato.. non mi prendi in giro- dice.
-okok. Il mio fidanzato.. è li- dico.
-ah.. come sta?- dice.
-non molto bene- dico con ovvietà.
Sospiro e dico:
-dov'è la mamma?- dico.
-eccomi- dice lei sbucando dalle scale.
-mamma ti devo parlare.- dico decisa.
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Mi hai stravolto la vita
RomansaJennifer, una ragazza di 17 anni, all'apparenza scorbutica e arrogante. Austin, il solito ragazzo che può avere tutte ai suoi piedi. Due persone totalmente diverse. Lui, un ragazzo aperto e menefreghista. Lei, tormentata da eventi passati che non le...