Capitoli 21

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POV AUSTIN

-ehy...sveglia-
-mmhh..che vuoi? Lasciami dormire!- dissi
-è tardi! Alza il culo e muoviti!!-

Aprii gli occhi e la trovai a braccia conserte che mi fissava battendo il piede sul pavimento.

-che vuoi?- dissi
-voglio che alzi il culo-
-quello l'avevo capito..intendevo dire perché devo alzarmi?- continuai.
-dobbiamo andare a scuola e se non ti sbrighi facciamo tardi-

Dopo 5 minuti che lei passò ad urlarmi di alzare il culo mi alzai.

-Ma che cazzo...possibile che non posso avere un minuto di pace- dissi.

Dopo 15 minuti uscii dal bagno vestito.

-ah finalmente...pensavo fossi cascato nel cesso!-
-vedo che oggi sei di buon umore-
-andiamo- disse lei.

Arrivati alla macchina lei guardò il cellulare e Sbuffando cominciò ad imprecare.

-che succede?-
-non so se lo vuoi sapere davvero- disse con un ghigno.
Io la guardai interrogativo e dissi -parla-
-ehm...ecco...vedi...oggi è..sabato- disse.
-e quindi?- dissi guidando verso la scuola.
-ho detto che è sabato!-
-e io ho detto "e quindi?"-
-Ma quanto cazzo sei stupido! Di sabato non si va a scuola-

Chiusi gli occhi e dissi:

-aspetta...cioè...tu...mi hai svegliato...di sabato....MENTRE A QUEST'ORA POTEVO STARE TRANQUILLAMENTE SOTTO LE COPERTE CALDE A DORMIRE?- dissi urlando sull'ultima parte.
-ehmm..si?- disse lei scoppiando in una fragorosa risata.
-e secondo te ora dove dovremo andare?- chiesi
-a casa dove sennò?- disse
-ora che sono sveglio non ho la minima intenzione di tornare a casa-
-ah si? E dove andiamo? al parco giochi?- chiese prendendomi per il culo e agitando le mani e sorridendo come fanno i bambini quando sono felici.
-Ma anche no- dissi. -l'ultima volta che ci sono stato un bambino mi ha vomitato sulle scarpe- dissi schifato.
-ahahahahah-
-si...ridi ridi. Quelle povere scarpe erano pure nuove e le ho dovute buttare via dopo neanche 2 giorni- dissi Sbuffando.
-guarda il lato positivo-
-e quale sarebbe?- chiesi guardandola con la coda dell'occhio e tenendo lo sguardo sulla strada.
-Beh...ora sai che non devi metterti scarpe nuove quando ci sono dei bambini nei paraggi no?-
-oh si certo- birbottai.
-mi dici dove stiamo andando?-
-al cinema-

A quelle parole vidi i suoi occhi illuminarsi.

-siii! E che guardiamo?-
-un horror-
-neanche morta - borbottò lei.
-oh avanti non mi dire che la signorina ha paura?- chiesi sfidandola.
-io? Paura? Pff ovvio che no..-
-e allora qual è il problema?-
-nessuno..ma ti pare che io ho paura...-
-ok se lo dici tu-

Pov Jennifer

Eravamo dentro la sala e aspettavamo l'inizio del film.
L'esorcista. Cavolo...avevo una paura tremenda...ma ho accettato comunque perché non volevo darla vinta ad Austin. Che stupida..

Ad un certo punto sentii una voce dirmi:
-sta iniziando..buona visione- disse Austin sghignazzando.
-che ti ridi cretino?- dissi.
-io? No niente...solo che non è passato neanche un minuto e già mi stai uccidendo il braccio-
Lo guardai interrogativa e lui mi indicò il suo braccio.

Merda. Non mi eri nemmeno accorta che già gli stavo stritolando il braccio dalla paura. Di scatto lasciai il braccio e guardai lo schermo.

********************

-che merda di film era quello?- urlai una volta fuori dalla sala.
-paura eh?- chiese lui e io lo guardai male.
-stronzo- dissi.
-credo di aver penso la sensibilità al braccio- disse poi toccandosi il braccio
-cavoli tuoi che mi fai vedere questa merda di film-
-andiamo?- chiese.
-certo..sto morendo di fame- dissi.

Salimmo in macchina e lui mi guardò:
-pizza a casa o ristorante?-
-pizza a casa...ovvio-
-meno male- disse lui. -non mi va di andare in uno stupido ristorante.-

-cambiando discorso...non credi che dovrei tornare a casa?- chiesi.
-quando tornano i tuoi?-
-non ne ho idea-
-fino a quando non tornano-
-Ma che? Potrebbero anche tornare tra una settimana-
-e allora?- chiese lui guardandomi.
-allora non posso rimanere per una settimana o non so quanto da voi...comunque...mi faresti il favore di guardare la strada quando guidi? Quello che mi manca è giusto un incidente- chiesi irritata.
-non ti preoccupare non faremo nessun incidente- disse facendomi la linguaccia.
-gira quella cazzo di testa vuota e guarda la str..- Prima che possa finire la frase si sentì un rumore assordante proveniente da un clacson.

-cazzo- disse Austin e quella fu l'ultima cosa che sentii.

Mi hai stravolto la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora