Mi alzai e vidi che ero sopra mio fratello, che dormiva beatamente.Cominciai ad accarrzzargli i capelli morbidi.
Lui lentamente aprì gli occhi.
-buongiorno- disse e io ritirai la mano con la quale lo stavo accarezzando, ma lui mi fermò.
-non smettere- disse chiudendo gli occhi.
Ricominciai ad accarezzargli i capelli e mi riappoggiai al suo petto.
Rimanemmo così per non so quanto tempo. In silenzio. Mentre io continuavo ad accarezzargli i capelli.
Mi erano mancati questi momenti.
Mi era mancato lui.
Gli dissi piano:
-andiamo a fare colazione- e lui per risposta mi strinse a lui mugolando qualcosa.
Lo presi come un no.
-eh dai, sto morendo di fame- cantilenai.
Lui sbuffò e disse:
-okay, se proprio devi- e mi lasciò andare.Scesi di sotto e mi ricordai di quello che dovevo raccontare a mia madre su quel bastardo di mio padre.
Non l'avrebbe passata liscia.
La trovai seduta al tavolo, mentre sorseggiava una tazza di tè, e guardava un punto indefinito con sguardo vuoto.
Mi avvicinai e dissi:
-buongiorno-
-buongiorno- disse sorridendo leggermente.
-volevo svegliarti per la scuola, ma ho visto che dormivi tranquillamente con tuo fratello.. quindi ho pensato che lasciarvi sarebbe stato meglio- disse sorridendo e guardando in basso.
Annuì e dissi:
-devo dirti una cosa-
-si?-
-devi sapere che...l'altro giorno, ero al centro commerciale, e.. ho visto John..- dissi non volendo chiamare quell'essere papà -che si baciava con un'altra..- dissi aspettando una sua reazione.. che però non arrivò.
-non dici niente?- dico.
-lo so- dice e io la guardo interrogativa.
-lo sai?-
-Sì, lo so.. so che tuo padre mi tradisce-
-quello non è mio padre- dissi con disprezzo.
-L'Ho capito da molto tempo. Ma non mi va di causare problemi-
-non ti va di causare problemi? Il problema qui è lui- dissi alzandomi.
-lo so, ma è vostro padre.. la persona che vi ha cresciuto. Non voglio rovinare tutto..- dice sospirando e io scuoto la testa.
Mio fratello scese e disse sorridendo:
-buongiorno donne-
Mia madre sorrise e rispose.
Io mi alzai e dissi:
-buongiorno. Ora vado- dissi salendo in camera.
-dove vai?- dissero insieme mia madre e mio fratello.
Risi e risposi alzando le mani:
-solo in bagno-
Salii e dopo essermi spogliata, entrai nella doccia.
Cominciai ad insaponarmi, e rimasi sotto l'acqua per quasi mezz'ora.
Uscii e mi avvolsi in un asciugamano.
Mentre tornavo in camera mi scontrai con mio padre.
Lui mi squadrò.
Possibile che mi faccia schifo solo guardarlo negli occhi?
Lo sorpassai ed entrai in camera.
Presi un paio di pantaloni neri bucati sulle ginocchia e una semplice maglietta bianca a maniche corte.
Mi infilai le adidas e decisi di uscire.
Scesi e dissi:
-Io esco- poi baciai mia madre e mio fratello sulla guancia, ignorando l'esistenza di mio "padre".
Mia madre sembrò sorpresa dal mio improvviso gesto d'affetto e gli spuntò un sorriso smagliante sul viso.
-torna presto e stai attenta- disse mio fratello.
-contaci- dissi e uscii.
Pensai velocemente a dove andare, poi mi venne in mente l'ospedale, dato che a quest'ora di sicuro erano tutti a scuola.
Mi ricredetti quando mi chiamo Lily.
Hey, neanche tu a scuola? Dissi.
Mmm... da cosa lo hai capito?
Non lo so.. forse perché a quest'ora, invece di chiamarmi dovresti essere a scuola? Dissi.
Hey, guarda che anche tu sei nella mia stessa situazione cara. Stamattina il letto era più comodo del solito. Allora, usciamo?
Ora sto andando in ospedale, se vuoi fra un'ora ci vediamo al parco.. dissi.
Andata. Fra un'ora al parco. Ciao idiota. Disse ridendo.
Ciao scema. Dissi e attaccai.
Arrivai all'ospedale ed entrai.
Trovai Justin seduto su una sedia mentre...dormiva.
Mi avvicinai e lo scossi leggermente.
Lui aprì di scatto gli occhi e si guardò intorno.
-Jenny, che fai qui? Austin? L'operazione è finita?- disse.
-non ne ho idea.. sono appena arrivata- dissi.
Appena finii di pronunciare quelle parole la porta davanti a noi si aprì rivelando un dottore.
-dottore com'è andata?- disse Justin alzandosi.
-per ora il problema è momentaneamente risolto.. ma potrebbe succedere qualsiasi cosa in qualsiasi momento.- disse mentre si toglieva la mascherina e sui guanti notai del sangue.
Bleah.
-è sveglio?- chiesi io.
-no.. secondo il sonnifero che gli abbiamo somministrato dovrebbe svegliarsi fra poco- disse e se ne andò.
Entrammo lentamente nella stanza e proprio in quel momento Austin aprì gli occhi.
Beh..tempismo perfetto.
-hey- disse.
-come va?- chiese Justin.
-bene, non sono morto eh- disse sorridendo.
-per nostra fortuna no..- commentai ridacchiando e lui mi guardò male.
-Beh..io ora vado- dissi avvicinandomi ad Austin e dandogli un bacio sulla guancia.
Ero di buon umore.
Lui mi guardò sorpreso, ma poi sorrise.
-ciao- dissero.
Uscii e mi diressi al parco dove vidi Lily seduta su una panchina.
-ma ciao- disse.
-ciaoo- dissi e mi sedetti sopra di lei ridendo.
-qualcuno oggi è di buon umore- disse ridendo anche lei.
-gia- dissi io.
-comunque.. ti ho chiamato per chiederti una cosa.. è un'emergenza- disse facendosi improvvisamente seria.
-cioè?- dissi.
Lei si mise le mani tra i capelli e parlò..
Speriamo bene.
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Mi hai stravolto la vita
Roman d'amourJennifer, una ragazza di 17 anni, all'apparenza scorbutica e arrogante. Austin, il solito ragazzo che può avere tutte ai suoi piedi. Due persone totalmente diverse. Lui, un ragazzo aperto e menefreghista. Lei, tormentata da eventi passati che non le...