Capitolo 39

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Mi guardai intorno meglio per verificare che non fosse un sogno.

No.

Non lo era.

La macchina si fermò di colpo e io feci finta di dormire.

-Portala dentro- disse Matt.

Ancora non capisco cosa ci trovi nel torturarmi.

Chiudo gli occhi e sento due braccia afferrarmi e alzarmi.

Ad un certo punto sentì una porta scricchiolare e venni poggiata su un letto.

Wow.

-fra 10 minuti ritorna e se non si è svegliata svegliala tu- disse la voce di Matt. 

-ok- disse. Aveva una voce familiare.. anche se non riuscivo a capire chi fosse.

Sentii la porta scricchiolare di nuovo ed aprii gli occhi.

Sono nella merda.

Di nuovo.

Possibile che sono una campionessa mondiale nel cacciarmi nei guai?

Ogni volta che esco da sola, automaticamente succede qualcosa di brutto.

Credo sia una specie di maledizione.

Mi alzo e mi guardo intorno.

Analizzo velocemente la stanza, ma per mia sfortuna non c'è nessuna finestra, e se provassi a uscire dalla porta probabilmente mi sentirebbero anche a 15 kilometri dato tutto il rumore che fa.

Ma certo. Il telefono.

Ma chi chiamo?

Austin no.

Justin no.

Lily.. no.

Mio fratello..meglio di no.

Ma certo..Daniel!

Velocemente digito il suo numero.

Pronto?

Mm..Pronto?

Daniel sono Jennifer, scusa se ti ho svegliato ma è un emergenza. Mi hanno sequestrato e non so dove sono. Non è che puoi rintracciarmi?

Aspetta...sequestrato?!

Si..non c'è tempo per le domande.. puoi? Dico guardando freneticamente la porta per paura che da un momento all'altro possa aprirsi.

Certo. Dice e attacca.

Rimetto il cellulare in tasca e mi chiedo quanto stupido possa essere Matt:

Questa sarà la terza volta che prova a "rapirmi" senza successo.

Io personalmente se mai dovessi rapire qualcuno prima di tutto prenderei ogni mezzo di comunicazione, e poi lo legherei per non farlo scappare.

Lo so. Sono cattiva.

Però era un parere.

Di scatto la porta si spalanca e vedo un ragazzo familiare, che però momentaneamente non mi dice molto.

-chi sei?- dico.

-babbo natale- dice lanciandosi un'occhiata.

Ah ah simpatico.

-cosa vuoi da me?- dico.

-Io niente.-

Sbuffo e dico:

-senti..fai meno lo spiritoso e dimmi perché cazzo sono qui-

-aggressiva- dice mordendosi il labbro.

-spogliati- scatta dopo 5 minuti di silenzio.

-cosa? Neanche morta!- dico.

-tu dici?- disse sorridendo e tirando fuori dai pantaloni una pistola.

Ok.

Non pensavo fosse così grave la situazione.

-spogliati ora- ripeté.

-no- dissi spaventata.

-quindi devo passare alle maniere forti?- chiese caricando la pistola e tirando fuori un coltellino.

Ma stiamo scherzando?

Sembra un film.

-non mi voglio spogliare- dico con un filo di voce.

-ciò che vuoi tu poco importa ragazzina- dice e viene verso di me con il coltellino.

Si mette sopra di me e comincia a strapparmi la maglietta mentre io urlo.

-lasciami!- urlo piangendo.

-vedrai che ti piacerà- disse ghignando.

-per favore lasciami!- urlò ancora più forte.

La porta si apre un altra volta ed entra Matt.

-che cazzo fai coglione? Ti ho detto di spaventarla, non di violentarla cazzo- dice dando un pugno al tipo.

Meno male. Almeno su questo ragiona.

-quello spetta a me- dice avvicinandosi.

Oh cazzo.

Ritiro subito quello che ho detto.

Ma dove cazzo è Daniel?

-tranquilla..non ti farò del male. Voglio solo giocare- dice ridendo insieme al suo amico coglione.

Ora si che comincio ad avere paura.

Per davvero.





Mi hai stravolto la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora