Capitolo 43

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-Lily mi stai facendo preoccupare.. che succede?- chiesi.

-ecco..vedi.. oggi non ho saltato la scuola senza motivo..-

-e questo motivo sarebbe?- chiesi impaziente.

-l'altra volta in discoteca.. ho incontrato un ragazzo.. molto molto carino.. domani ho un appuntamento con lui, e non so che mettermi- disse guardandomi allarmata.

Io scoppiai a ridere.

-quindi è questo il problema enorme?- chiesi ridendo mentre lei mi guardava male.

-lo trovi così divertente?-

-sinceramente si- dissi ridendo ancora.

-ora alzi il culo.. e andiamo a scegliere un vestito al centro commerciale- disse e io mi trattenni dal ridere.

-è così importante questo tipo?- dissi.

-si.. è bellissimo e credo che mi piaccia- disse.

-amore a prima vista- dissi fischiettando e ridendo, e lei mi diede una gomitata.

-andiamo- disse.

********

Dopo aver provato 40 vestiti in 15 negozi diversi, la mia pazienza era diminuita notevolmente.

-ok questo può andare-

Grazie al cielo.

-ok ora andiamo a mangiare, non ne posso piu- dissi appoggiandomi a lei.

-ok sfaticata- disse.

Eravamo sedute a mangiare il nostro panino acquistato dal bar, fino a quando non vidi una ragazza camminare mano nella mano con un ragazzo.

Christine.

Ma quello non era mio fratello.

E neanche suo fratello.

-christine- la chiamai.

Lei si girò e appena mi vide sbiancò guardando il ragazzo vicino a lei.

-ci presenti il tuo amico?- dissi alzando un sopracciglio.

-Io sono il suo fida...- disse il ragazzo ma lei lo interruppe.

-un mio fidato amico- disse ridendo nervosamente.

Questa qui non mi convince.

-noi andiamo di fretta, ciao- disse trascinando il ragazzo che la guardava confuso.

Se la odiavo ora che so che probabilmente tradisce mio fratello, la odio ancora di più.

Devo indagare.

-andiamo?- dissi a Lily e lei annuì senza fare domande.

Ci salutammo ed io entrai in casa.

Si era fatto buio.

Wow.

È passata velocemente la giornata.

Entrai e trovai mia madre seduta sul divano con un giornale in mano.

-ciao- le dissi e lei rispose, ma senza spostare il giornale che le copriva la faccia.

-mamma?- dissi.

-si?- disse continuando a tenere il giornale davanti la faccia.

-va tutto bene?-

-certo che si, vai a riposare tesoro- disse e si alzò velocemente, ma io fui più veloce e la fermai.

-cos'hai in faccia?- dissi sbarrando gli occhi e andandole incontro.

-niente, prima sono caduta dalle scale- disse e vidi che sussultò quando quello stronzo scese le scale.

No.

Ditemi che non è quello che penso.

-non ti credo- dissi guardandola.

-portami un caffè Theresa-

Lei sospirò e si mise a fare il caffè.

-cos'hai fatto al viso?- ripetei a bassa voce, sapendo che non voleva che mio padre sentisse.

-niente, tranquilla- disse ma i suoi occhi divennero lucidi.

-mamma..- dissi quando le scese una lacrima.

-tuo padre- disse.

Lo sapevo.

Brutto figlio di una puttana.

Mi alzai andando di là ma lei mi fermò..

-per favore- disse -ferma-

-come cazzo faccio a stare ferma sapendo che..- dissi alterandomi.

-ti prego.. devi solo aspettare..- disse facendo scendere un'altra lacrima.

Entrò mio fratello, che neanche avevo notato e appena vide mia madre fece sparire il sorriso che aveva prima.

-cosa ti è successo alla faccia?- disse venendo verso di noi.

-niente..sono..- disse ma la interruppi.

-no, non è caduta-

-cos'hai fatto?- ripeté lui.

-io...-

-quel pezzo di merda l'ha piacchiata- dissi.

Appena realizzò le mie parole, andò da mio padre urlando:

-che cazzo hai fatto tu?-

La situazione si metteva male.

Mi hai stravolto la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora