Pov JenniferEntrai dentro quella casa enorme con....ehm.... Austin al mio fianco.
Entrati dentro disse:
-quando torna Justin te lo..presento, ma ora è meglio se chiami i tuoi genitori per avvisarli del tuo risveglio- disse e mi porse il telefono.-non è che potresti parlare tu per primo?- sussurrai incerta.
Lui mi sorrise e disse:
-certo-.-pronto....ciao Rose...si sono Austin l'amico di sua figlia.... No le volevo dire che...si...si è risvegliata-
-si tutto bene...solo che c'è un piccolo problema.... ecco lei ha perso la memoria- disse guardando in basso colpevole.
Cosa c'entra lui?
Quando attacca glielo chiedo.-si certo gliela passo..- disse e mi passò il telefono.
-ehm..pronto?- dissi
-tesoro...oh mio dio. Non sai quanto sono felice di risentire la tua voce. Come stai?- disse una voce femminile. Dovrebbe essere mia madre.-bene mamma....voi?- dissi incerta.
-noi stiamo benissimo...appena possiamo torniamo subito. Intanto starai dal tuo amico. Fidati di lui...ti è stato vicino in questi giorni. Ora devo andare.. a dopo tesoro.--a dopo...- dissi sospirando.
-Austin?-chiesi.
-si?- disse guardandomi.
-posso chiederti una cosa?- dissi e lui annuì.
-come sono finita in ospedale?- chiesi ma evidentemente era la domanda sbagliata dato che abbassò lo sguardo sul pavimento smettendo di guardarmi.
-ecco...è...è colpa mia- sussurrò e io lo guardai incitandolo a continuare.
-diciamo che un giorno prima dell'incidente eri venuta a stare con me per un po'... e il giorno dopo mentre eravamo in macchina....- disse ma intuii quello che stava per dire quindi dissi:
-ok grazie-
Non capisco ancora perché dava la colpa a se stesso.... è stato solo un incidente stradale ma di sicuro non era colpa sua.
Il rumore della porta interruppe il silenzio imbarazzante che si era creato.
-eccomiii...sono tornato- urlò una voce allegra.
Poi appena entrò in salotto e mi vide mi corse incontro abbracciandomi e disse:
-oh mio dio jennifer! Io non ci credo... tu sei... oddio sono così felice- così io non sapendo che fare ricambiai l'abbraccio.
-non mi dici niente? Mi sei mancata tantissimo- disse.
-io..-
-ha perso la memoria- disse Austin e quello che intuii fosse Justin spalancò gli occhi.-è uno scherzo?- disse dandosi da solo un pizzico sulla guancia per poi dire -ahia!- provocando una risatina che sfuggì al mio controllo.
-no. Non è uno scherzo anche se l'infermiera ha detto che fortunatamente è una cosa momentanea- continuò Austin.
Mentre parlava mi soffermai a guardarlo e solo allora mi accorsi di quanto fosse bello. Dopo vari secondi che lo fissavo lui si girò sorridendo e incontrò mio sguardo facendomi arrossire.
Senza volere sbadigliai e mi sedetti sul divano sotto lo sguardo di ehm... Jus...Justin che ridacchiava così lo guardai interrogativa.
-ecco vedi....prima di perdere la memoria avevi detto che non ti saresti mai seduta su quel divano- disse ridendo.
-e perché?- chiesi confusa alzandomi da quel divano.
-lascialo stare non sa neanche lui quello che dice...vieni ti faccio vedere la stanza degli ospiti.- disse Austin.
Ad un certo punto mi venne un giramento di testa e diverse immagini mi apparsero nella mente.
-possibile che in questa casa che è più grande di un castello non avete un'altra camera libera?- chiesi.
-si ce l'abbiamo ma purtroppo è rotta la finestra e non credo che tu voglia dormire con la finestra aperta con questo freddo- disse Austin.Non ci posso credere. Già cominciò ad avere dei flashback...meno male!
Corsi subito da Austin che stava aprendo la porta di una stanza e urlai:
-Austin! Austin!-
-che succede? Tutto bene? Ti fa male qualcosa?- chiese lui allarmato.
-no no...un flashback!- dissi saltellando.
-di quando tu mi hai detto del buco alla finestra di una camera libera- continuai.Lui non disse una parola ma dopi aver riflettuto brevemente venne verso di me sollevandomi e disse all'improvviso:
-che bello! Quindi vuol dire che sicuramente fra poco ricorderai tutto-
Io lo abbracciai ma dopo mi allontanai imbarazzata.
-ora... è meglio se vado a dormire...- dissi
-Buona notte- disse sorridendo e indicandomi la camera.
-Buona notte... e grazie- dissi sorridendo.
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Mi hai stravolto la vita
RomanceJennifer, una ragazza di 17 anni, all'apparenza scorbutica e arrogante. Austin, il solito ragazzo che può avere tutte ai suoi piedi. Due persone totalmente diverse. Lui, un ragazzo aperto e menefreghista. Lei, tormentata da eventi passati che non le...