Capitolo 22

45.8K 2.4K 257
                                    


-cazzo- disse Austin e quella fu l'ultima cosa che sentii.

**************

Pov Austin

Mi risvegliai in una stanza tutta bianca e in quel momento i ricordi di qualche ore prima mi raffiorarono in mente.

E Jennifer? Cazzo... cominciai ad urlare

-infermiera! Infermiera!- e poco dopo arrivò una signora sui quarant'anni vestita con un camice bianco.

-ah ti sei svegliato!-
-si...ma dov'è Jennifer? La ragazza che era con me- dissi
-è nella sua stanza- disse lei abbassando lo sguardo.
-come sta?- chiesi anche se la risposta sembrava ovvia.
-non molto bene...- disse avvicinandosi a me -a quanto pare la botta più forte è stata quella dalla parte del passeggero....tu ti sei fatto solo qualche graffio, ma lei è....in coma. Mi dispiace-
Sbarrai gli occhi e dissi
-si risveglierà vero?-
-ancora non lo sappiamo... è troppo presto. Potrebbe riprendersi fra qualche giorno, qualche settimana o.. anche qualche mese-

In quel momento mi crollò il mondo addosso e mi sentii terribilmente in colpa.

-chee? Non potete fare niente per svegliarla??-
-no. Se vuoi puoi andare a trovarla poi però devi firmare delle carte per uscire-
-ok dove si trova?-
-ti accompagno- disse aprendo la porta di quella stanza orrenda e priva di vita.

Arrivammo nella stanza 112 dove stesa su un lettino c'era una Jennifer cadaverica e senza sensi. Faceva male vederla così. Solo ora mi rendo conto di quanto è diventata importante questa ragazzina per me.

-vi lascio soli- disse l'infermiera e se ne andò.

In quel momento l'unica cosa che le teneva compagnia era la macchina accanto a lei che segnava il suo battito cardiaco, che io speravo non si spegnesse mai.

-ehy come va?- dissi sorridendo amaramente.

Che domanda di merda.
Per una volta sono d'accordo con te.

-so che se sei qui è solo colpa mia e non sai quanto mi sento in colpa. Se solo ti avessi ascoltato ora tu non saresti qui a combattere per vivere. So che probabilmente sono esagerato, ma ti giuro che vederti qua mentre sei in silenzio mi fa uno strano effetto. È strano non sentirti offendermi oppure non sentirti urlarmi contro come puoi fare solo tu. Eh si. Solo tu hai il permesso di farlo.
Non so neanche io il perché. Non so spiegarmi perché da quando sei entrata nella mia vita qualcosa è cambiato.
Non capisco perché con te è tutto diverso. Un mondo parallelo, nel quale mi fai arrivare solo tu.
Eppure prima credevo che la mia vita fosse perfetta; quando facevo quello che volevo senza nessuno che era lì a rompere i coglioni e a dirmi cosa dovevo fare e cosa non dovevo fare. Mi sbagliavo. È bello avere qualcuno che si interessa a te e che ti rompe i coglioni proprio come fai tu- dissi sorridendo- non so cosa mi hai fatto. So solo che da quando ti conosco ho trovato un'altra ragione per vivere. Tu probabilmente dirai che ci conosciamo da poco tempo no? Beh a me quel poco tempo è bastato per capire che sei una persona fantastica. Io ti odio per il modo in cui hai mandato a puttane la mia vita, ma allo stesso tempo ti amo per il modo in cui sai mettermi a bada e per il modo in cui vuoi averla sempre vinta in qualunque caso. Ti giuro che se ti svegli farò di tutto pur di farti felice perché io.....ti amo. Si.....ti amo.
So che può sembrare stupido, ma queste sono le tre parole che in vita mia ho pronunciato solo una volta, e che mi ero ripromesso di non pronunciare mai più.. eppure guardami... sono qui in una stanza d'ospedale davanti a te..... a dirti cose che non avrei mai pensato di dire a nessuno. So che sono un codardo.... perché non riesco a dirtelo in faccia.....ma per me una delle cose più difficili del mondo è mostrare i miei sentimenti a qualcuno è tu questo lo sai bene. Ora vado ad avvisare gli altri riprenditi presto- dissi avvicinandomi e stampandogli un bacio all'angolo della bocca, ma lei non dava nessun segno di vita.

Speriamo che si riprenda al più presto...

Una volta firmato tutto uscii ed avvisai Lily, Justin e i genitori di Jennifer. Lily mi ha praticamente urlato contro che sono un idiota e per una volta non le potevo dare torto.

Ma in quel momento non mi importava cosa pensavano... volevo solo che lei si risvegliasse.

Mentre tornavo a casa mi si formò una domanda nella testa: e se avesse sentito tutto quello che le ho detto?
Speriamo di no. Ancora non sono pronto a dirgli quello che provo.

Mi hai stravolto la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora