È passata quasi un'ora, ma di Nash o Clara ancora nessuna traccia.
Tom si è addormentato sulla mia spalla, mentre guardava la televisione.
Mi alzo lentamente, cercando di non svegliarlo.
Afferro il cellulare, e digito il numero di Clara.
Provo tantissime volte, ma sento suonare qualcosa in cucina.
Entro, e trovo il telefono di Clara sul tavolo.
Fantastico.
È fuori chissà dove, sola, e per di più senza telefono.
All'improvviso mi viene un'idea brillante.
Lei sicuramente avrà memorizzato il numero di Nash.. no?
Lo sblocco di corsa, e vado sulla rubrica.
Individuo subito il numero di Nash, e lo chiamo.
Risponde dopo tre squilli.
Pronto?
Nash, sono Jennifer. L'hai trovata?
Si, stiamo tornando.
Com'è andata? Come sta?
Bene, si è addormentata. Abbiamo risolto tutto. Dice, e sono sicura che sta sorridendo.
Tom?
Si è addormentato pure lui. Vi aspetto, a dopo. Dico ed attacco.
Mi butto su una sedia, e sospiro.
Il mio telefono, che è sul divano comincia a suonare.
Impreco e comincio a correre per rispondere, prima che Tom si svegli.
Austin? Sussurro andando in cucina.
Jennifer? Dove sei?
Sono... a casa di Nash.
Ah okay.. aspetta... chi cazzo è Nash?
Quando torniamo a casa Clara ti spiegherà tutto okay?
Quando tornate?
Non lo so.. a dopo.
A dopo. Dice e attacca. Forse si è offeso, ma ora è l'ultima cosa a cui pensare.
La porta si spalanca ed entra Nash, tutto bagnato, con Clara in braccio.
Non mi sono neanche accorta che sta piovendo.
Gli vado incontro, e chiudo la porta d'ingresso.
Nash porta Clara di sopra, poi scende.
-grazie per averlo guardato- dice accarezzando i capelli di Tom.
-niente- dico guardandoli.
Sono così carini.
Ad un certo punto si leva la maglia bagnata ed io mi giro di scatto dall'altro lato.
-Ehm... se vuoi.. io vado...-
-tranquilla, vado sopra- dice sorridendo.
Mi siedo sul divano accanto a Tom.
Chissà cosa hanno deciso..
Sono sicura che se decidono di tenere il bambino, dal poco che ho visto Nash sarà un bravissimo padre.Dopo un po' scende e mi fa un cenno.
-andiamo in cucina- sussurra.
Annuisco e lo seguo.
-allora? Tutto a posto? Avete risolto? Lo tenete?- sbotto.
-Clara mi ha detto che sei una tipa curiosa- dice ed io arrossisco.
Forse ho fatto troppe domande.
-abbiamo parlato e abbiamo deciso di tenerlo. In fondo siamo grandi e crediamo di potercela fare-
-tu.. quanti anni hai?- chiedo.
-19- risponde lui e io boccheggio.
-davvero?!- chiedo incredula.
Lui annuisce e ride.
-so che sembro più piccolo- dice poi.
Ad un tratto Clara sbuca dalla porta e viene verso di noi.
-ma bravi.. fate conversazione senza di me eh-
-certo che no- dico sorridendo e alzando le sopracciglia.
Si siede in braccio a Nash e dice:
-che avete fatto?-
-oh è stato divertentissimo.. ci siamo cimentati in una bellissima costruzione di castelli, e abbiamo messo in ordine tanti soldatini.. anzi tantissimi- dico ridendo.
Loro ridono:
-sapevamo ti saresti divertita-
-Beh.. io andrei..- dico alzandomi.
-vengo con te- dice Clara.
-dopo ritorni vero?- dice Nash baciandole la fronte.
-certo- dice Clara sorridendo e dandogli un bacio.
****************
Arriviamo a casa, con Clara che sembra abbia una paralisi facciale.
Non fa altro che sorridere.
-okay.. smettila di sorridere. Mi stai facendo paura- dico ridendo.
Lei mi ignora e continua a sorridere, fantasticando su non so che cosa.
Entriamo, e dentro c'è Austin che ci attende a braccia incrociate.
-allora? Dove siete state?- dice.
-che le è successo?- dice passando una mano davanti alla faccia di Clara, che fermamente continua a sorridere.
-è solo felice- dico alzando le spalle e sorridendo a mia volta.
-okay.. dovete spiegarmi un bel po' di cose- dice Austin guardandomi in modo strano Clara.
-terrò il bambino- esclama Clara facendomi sobbalzare.
Austin la guarda,poi fa un sorriso.
-e il padre.. sarebbe?- dice mordendosi il labbro e facendo una faccia strana.
È in difficoltà.
Sorrido e lo guardo. È così tenero in questo momento.
-Nash. Un ragazzo stupendo-
Lui apre la bocca.
-ah.. capisco- dice guardandomi aggrottando le sopracciglia.
Scrollo le spalle e dico.
-se avete bisogno di me sono di sopra-
-vengo anche io, così mi spieghi meglio- sussurra Austin sorridendo falsamente.
Rido e annuisco.
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Mi hai stravolto la vita
RomanceJennifer, una ragazza di 17 anni, all'apparenza scorbutica e arrogante. Austin, il solito ragazzo che può avere tutte ai suoi piedi. Due persone totalmente diverse. Lui, un ragazzo aperto e menefreghista. Lei, tormentata da eventi passati che non le...