Capitolo 53

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-chi?- chiedo dolcemente.

-mia sorella- dice e il mio cuore perde un battito.

-la tua sorellina?- ripeto incredula.

Lui annuisce e si nasconde la faccia tra le mani.

-mi dispiace tanto-

Wow. Bel modo di consolare le persone.

-già...anche a me- dice ridendo amaramente.

C'è un minuto di silenzio, poi all'improvviso:

-morirà- dice in un singhiozzo.

Vederlo così è una cosa che mi distrugge. Lo preferisco un milione di volte stronzo.

Mi inginocchio davanti a lui, data la sua posizione e gli levo le mani da davanti la faccia.

-vedrai che andrà tutto bene. Devi solo essere ottimista. Ce la farà.- dico.

Lui si alza.

-cosa ne sai tu? Ha solo cinque anni.. cinque!.. Non ce la farà mai! È troppo piccola e..indifesa- dice mentre gli scendono ininterrottamente mille lacrime.

-che ne dici di chiamare per vedere se ci sono novità?- chiedo accarezzandogli una guancia, rigata dalle lacrime.

Lui annuisce e prende il cellulare.

-ti lascio solo- dico sorridendogli rassicurante.

Sto davanti alla porta, aspettando che finisca di parlare.

Ad un tratto, sento uno schianto rumoroso, ed entro di corsa.

Trovo il suo telefono a terra, in mille pezzi, e una crepa sul muro.

-che cosa..?-

-due giorni..le rimangono due cazzo di giorni! Non la sentirò mai più..!- urla mentre si mette le mani nei capelli in segno di disperazione.

Spalanco gli occhi.

-due giorni?- sussurro.

-non potrò mai più sentire la sua voce, non mi dirà mai più che mi vuole bene, non si lamenterà mai più con me, per il fatto che non le fanno vedere il suo cartone preferito perché finisce troppo tardi, e non mi racconterà più le sue giornate.. mai più!-

-mi dispiace.. mi dispiace..- dico mentre mi scende una lacrima.

Vado verso di lui e lo abbraccio.

Mi stringe forte, affondando la testa nei miei capelli, e soffoca i singhiozzi.

Gli accarezzo la schiena, e rimaniamo nella stessa posizione per molto tempo.

Ci stacchiamo e dice:

-puoi lasciarmi solo un secondo?- dice.

-sei sicuro?- chiedo e lui annuisce.

Esco dalla stanza, e ritorno dagli altri.

-allora?- chiede Clara con le lacrime agli occhi.

-le rimangono due giorni- dico e Clara scoppia a piangere, con Justin che la abbraccia.

-lui come sta?-

-male. È distrutto-

-Io vi devo lasciare- dice mia madre.

-ti accompagno- dico.

Devo ancora risolvere il problemino con mio padre.

-non preoccuparti. Rimani con Austin- dice.

-ti accompagno e ritorno subito- dico annuendo.

Ci avviamo verso casa, e una volta arrivate, la saluto e torno indietro.

Dopo due ore, mi squilla il telefono, mentre sono con Austin.

Rispondo.

-signorina? Deve venire subito all'ospedale. Sua madre è stata aggredita- dice una voce femminile.

-come..? Quando?-

-non sappiamo come o da chi, ma le hanno dato una botta in testa, sta bene ma è instabile.- dice.

-arrivo subito- dico.

Saluto Austin e gli spiego cosa è successo.

Mi arriva un messaggio:

Sconosciuto:

Ti avevo avvisato. Hai altri due giorni, la prossima volta morirà.

Sospiro e rispondo:

Sei solo un vigliacco.

Arrivo all'ospedale, e vado dritta da mia madre.

-mamma..-

-tesoro sto bene.. non saresti dovuta venire..-

***********

Ritorno a casa, e appena entro trovo Clara che piange rumorosamente ed abbraccia Austin, che è nella sua stessa situazione.

Justin invece è sul divano, che parla al telefono.

-allora?- chiedo.

Loro mi guardano, Austin viene verso di me, e mi stringe talmente forte da farmi mancare l'aria.

-cosa succede?- dico.

Justin mi guarda, ma la sua faccia non mi dice niente di buono.

Le restavano due giorni, no?

Mi hai stravolto la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora