Eccolo li. Davanti a me che mi guardava.L'unica persona con la quale sono mai stata bene.
Mio fratello. È lì davanti a me.
Flashback
Ero nel bar di fronte a casa quando all'improvviso ricevetti una chiamata da mia madre.
-vie..vieni subito- disse singhiozzando.
Io attaccai e mi diressi a casa.
Ci sedemmo e mi dissero che dovevano dirmi una cosa che mi avrebbe fatto molto male.
Ma io ormai ci ero abituata. E quella cosa non mi spaventava affatto.
Ma non lo sapevo.
Non sapevo che quella volta era una cosa che probabilmente non sarei riuscita a sopportare.
Mi ci vollero solo due parole per correre di sopra e cadere in un pianto che nessuno sarebbe riuscito a fermare.
Era morto.
Questa era l'unica frase che continuavo a ripetermi.
Mio fratello era morto.
L'unica persona che mi aiutava.
Che mi consolava.
Era morta.
Mi aveva abbandonato.Ero sola.
Completamente sola.
La persona per la quale mi svegliavo la mattina era morta.
E non l'avrei rivista mai più.Mi condannai per non averlo salutato un ultima volta.
Ma si sa. Tutte le persone a cui ti affezioni.. prima o poi se ne vanno..
FINE FLASHBACK
Alla velocità della luce mi alzai dalla panchina e lo guardai per vari secondi prima di avvicinarmi e tirargli uno schiaffo.
-tu..- dissi con le lacrime agli occhi -che cazzo ci fai qui? Cosa vuoi da me? Tu non esisti. Tu sei morto! E io ti odio per questo! Per avermi lasciato sola! Cosa pensi che...- urlai ma venni interrotta da delle braccia che mi circondavano.
Le sue braccia.
Quelle braccia così familiari nella quale mi ero rifugiata un milione di volte.
-shhh..mi dispiace per averti lasciato.. non sono morto.. sono vivo.. e non ti lascerò più andare.- disse stringendomi mentre io piangevo e gli davo pugni sul petto come una matta.
Dopo un po' mi allontanai e gli dissi:
-no.. io non voglio vederti mai più.. io.. io ti odio- dissi con la voce spezzata sull'ultima parte.-no.. non è vero- disse indietreggiando con le lacrime agli occhi..come se lo avessi appena colpito.
-ti prego Jenny parliamone- disse.
-hai ancora la faccia tosta di chiamarmi cosi?? Dopo che mi hai abbandonato facendomi credere che eri morto.. solo perché volevi allontanarti dai nostri genitori.. mi hai lasciato sola.. con loro- dissi singhiozzando.-tu per me non esisti ormai- continuai-
-per favore, parliamone.. non so perché L'Ho fatto. Io non volevo abbandonarti. Non L'Ho mai voluto fare. E mi pento ancora di averlo fatto. Per favore perdonami..- disse ppiangendo.
Era la prima volta che lo vedevo piangere.
L'avevo visto ridere, giocare, essere giù di morale, arrabbiato, ma mai così
E faceva terribilmente male.
-loro lo sanno?- chiesi.
-no..non lo sa nessuno. Volevo tu fossi la prima a saperlo- disse.
Vederlo li..ora..in quello stato era strano.. troppo strano e..doloroso.
Non sapevo che fare.. non sapevo se ascoltare il cervello, che mi diceva che non lo dovevo neanche più guardare in faccia.. oppure il cuore.
Il cuore.
Il cuore mi diceva di correre da lui e buttarmi tra le sue braccia e non permettergli di lasciarmi mai più.
Anche se lo odio in questo momento.. mi è mancato molto.
È cambiato. La sua cresta è molto più lunga ed è molto più alto di quanto non fosse già prima.
È rasato ed indossa una maglietta bianca con dei pantaloni neri.
Ha anche la collana.
Quella collana.
Quella collana che ci eravamo promessi di non togliere mai.
La collana che ci univa. Sempre e ovunque. Lui l'aveva ancora.
E anche io.Dopo un po' decisi di fare quello che volevo fare da troppo tempo.
Feci un salto e gli saltai addosso abbracciandolo e piangendo.
-tu.. sei uno stronzo, bastardo, pezzo di merda.. come hai potuto..- dissi fra le lacrime.
-lo so.. lo so- disse accarezzandomi i capelli e piangendo insieme a me.
Per una volta da tanto tempo ero felice.
Ed era una sensazione bellissima.
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Mi hai stravolto la vita
Storie d'amoreJennifer, una ragazza di 17 anni, all'apparenza scorbutica e arrogante. Austin, il solito ragazzo che può avere tutte ai suoi piedi. Due persone totalmente diverse. Lui, un ragazzo aperto e menefreghista. Lei, tormentata da eventi passati che non le...