Capitolo 44

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Corro appena sento la porta chiudersi.

-pezzo di merda- dice mio fratello seguendo mio padre che è appena uscito dalla porta.

-aspetta..lascia perdere. Per favore- dice mia madre con gli occhi lucidi.

Mio fratello la ignora ed esce sbattendo la porta.

Mi precipito alla porta e lo seguo:

-dove cazzo è andato?- dice quando lo trovo.

Mi guardo intorno, ma non lo vedo.

-giuro che quando li prendo..- dice dando un pugno all'albero.

E la mano comincia a sanguinargli.

Ma..non gli fa male? Bah..

Mi guardo intorno di nuovo e vedo di nuovo Christine con quel ragazzo?

Mi avvicino e mio fratello mi segue.

Christine quando ci vede sbianca..

-hey, che fate qui?-

-ci viviamo- dice mio fratello guardando le mani intrecciate di loro due.

Christine con un colpo secco allontana la sua mano da quella del ragazzo che la guarda male.

-chi è?- chiede mio fratello a Christine.

-il suo fidanzato- dice il ragazzo prima che Christine possa mentire come ha fatto l'altra volta con me.

-cosa significa?- chiede mio fratello di nuovo e dalla sua vena sul collo capisco che si sta arrabbiando.

-ecco..vedi..non è come pensi..- dice Christine guardandosi intorno e guardandomi in cerca di aiuto.

Si certo. Come no.

-Christine spiegami cosa cazzo succede o giuro che ti mollo ora- dice mio fratello, ma capisco da come parla che si sta trattenendo.

-Io.. io ti amo, veramente- dice piangendo e correndo via.

Mio fratello sbarra gli occhi, che diventano lucidi.

Stronza.

Mi avvicino a lui e lo abbraccio.

Lui mi stringe per pochi secondi e poi se ne va verso la macchina.

-dove vai?- chiedo.

-ho bisogno di stare solo-

Annuisco e mi giro.

Cammino per 20 minuti cercando mio padre, che però non trovo.

Ad un certo punto vedo Christine seduta su una panchina, che piange mentre parla al telefono.

Mi avvicino e la guardo a braccia conserte, mentre dico:

-perché?-

Lei si gira e mi guarda sorpresa.

-Io...non è come pensi..fammi spiegare- dice.

Annuisco e mi siedo vicino a lei.

-ecco..vedi.. la mia famiglia, quando ero Piccola.. aveva dei problemi di soldi, dato che faceva abusi di droga.- dice e sospira, come se si fosse tolta un peso dal petto.

Annuisco incitandola a continuare.

-un giorno, un loro.. amico gli propose un affare. Avrebbe coperto i loro debiti, solo se io fossi stata la fidanzata del figlio. Il ragazzo che hai visto prima. I miei genitori negarono subito.. e anche io, ma quando la situazione cominciò ad aggravarsi, chiamai io quell'uomo e gli dissi che accettavo- disse.

-in che senso aggravarsi?- chiesi curiosa.

-una sera mentre ero a casa con mia madre, entrarono degli uomini, che ci minacciarono con una pistola. Dovevamo pagare il debito entro una settimana, altrimenti avrebbero ucciso mio padre- disse mentre gli scendevano altre lacrime.

-mia madre gli disse che gli serviva più tempo, ma loro si arrabbiarono e cominciarono..a picchiarla e violentarla davanti ai miei occhi- disse cominciando ai piangere forte sull'ultima parte.

Oh mio dio.

-ora mia madre dice che devo essere grata a questo ragazzo, che mi ha salvato, e io glielo sono, ma non lo amo affatto. Io amo tuo fratello- dice e io la abbraccio.

-mi dispiace, non sapevo fosse così..complicato- dissi.

Rimanemmo su quella panchina finché non dissi:

-devi dirglielo-

-no.- dice scuotendo subito la testa. - cambierebbe opinione su di me- continua.

-assolutamente no. Lo conosco e posso dirti che dal poco che ho visto ti ama.- le dico.

-ora che ne dici di un caffè?- dico e lei annuisce con un sorriso.

************

Il giorno dopo mi sveglio e mio padre non c'è ancora. Meglio così.

Saluto mia madre e mi dirigo verso la camera di mio fratello.

Busso lentamente, ma non risponde.

Entri e lo trovo sul letto girato verso la finestra.

-hey- dico ma lui non si gira e non risponde.

-mi ha tradito- dice.

-non è cosi- dico e lui si gira, e vedo che ha gli occhi leggermente arrossati.

-ieri, dopo che te ne sei andato L'Ho vista, era distrutta. Lei ti ama. Mi ha spiegato tutto, e fidati non è stata una cosa bella da sentire. Figurati se lo è stato per lei.- dico sedendomi.

Lui mi guarda confuso.

-chiamala e chiedile di incontrarvi. Sono sicura che ti spiegherà tutto- dico dandogli un bacio sulla guancia ed uscendo dalla porta.

Scendo le scale per andare a fare colazione.

E vorrei non averlo fatto.

Trovo mio padre sul tavolo con il solito giornale.

Appena mi vede mi guarda e sorride alzandosi e venendo verso di me.

Un sorriso inquietante.

-buongiorno tesoro, dormito bene?- dice ridendo maleficamente.

Mi hai stravolto la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora