Capitolo 66

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Sono passate due settimane, da quando ho spiegato ad Austin, che Clara e Nash hanno intenzione di tenere il bambino.

Era sconvolto, anche se ha cercato di non darlo a vedere. Sono così contenta per loro.

Da quattro giorni Austin è piuttosto strano.. è sempre fuori, parla di nascosto al telefono, e riesco a parlare con lui solo quando è ora di mettersi a letto.

"Sono cose che non ti riguardano" mi ha detto quando gli ho fatto qualche domanda riguardo il suo comportamento.

Anche Lily è piuttosto strana, da qualche giorno non fa altro che farmi girare per tutti i negozi della zona, indicandomi vestiti e osservando la mia reazione, che non è delle migliori, quando mi mostra cose che nemmeno mia nonna metterebbe.

Scendo al piano di sotto, e vado in cucina alla ricerca di qualcosa da mangiare.

Vedo Austin al telefono, e mi affretto a nascondermi dietro la porta.

-si, certo.. ancora no.. non ne ho la più pallida idea, dovrai aiutarmi tu.. in queste cose sono una frana- dice gesticolando e facendo avanti e dietro.

Con chi sta parlando?

Entro di scatto e lui sobbalza.

-Jennifer..- dice sorridendo e venendomi incontro.

-con chi parlavi?- chiedo mettendomi in punta di piedi e circondandogli il collo con le braccia.

-con... un amico..- dice mordendosi il labbro.

-ti serviva qualcosa?- continua, prima che possa aprire bocca.

Lo guardo male, e mi avvio verso lo scaffale con i biscotti.

Mi metto in punta di piedi, ma qualcuno ha avuto la bellissima idea di mandarlo in profondità.

Saltello ripetutamente cercando di arrivarci.

Sbuffo e mi dirigo in camera.

-già ci arrendiamo?- mi chiede Austin con un ghigno.

Lo guardo malissimo.

-non è mica colpa mia se sono bassa- dico incrociando le braccia al petto.

Lui si avvicina allo scaffale, lo apre, e senza difficoltà prende i biscotti.

Alzo gli occhi al cielo.

-solo perché arrivi ai ai biscotti non vuol dire che sei alto- dico.

-ah no?- dice lui avvicinandosi e spiccicandomi al muro.

Indietreggio e lui mi guarda dall'alto.

Ancora qualche centimetro e potrebbe essere il mio doppio..

-ok, sei alto, lo ammetto.-

Lui sorride soddisfatto e mi bacia.

Gli circondo la vita con le gambe e continuiamo a baciarci.

Suona il campanello.

Lo ignoriamo e continuiamo, ma suonano di nuovo.

Austin impreca.

-quando serve, Justin non c'è mai- esclama.

Rimango in cucina, e aspetto il ritorno di Austin.

Il mio aspetto non è dei migliori.

Sento delle urla e corro di la.

Guardo la persona alla porta, spalanco gli occhi e mi metto una mano sulla bocca.

Che ci fa lui qui?

Mi hai stravolto la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora