Sono passate due settimane, da quando ho spiegato ad Austin, che Clara e Nash hanno intenzione di tenere il bambino.
Era sconvolto, anche se ha cercato di non darlo a vedere. Sono così contenta per loro.
Da quattro giorni Austin è piuttosto strano.. è sempre fuori, parla di nascosto al telefono, e riesco a parlare con lui solo quando è ora di mettersi a letto.
"Sono cose che non ti riguardano" mi ha detto quando gli ho fatto qualche domanda riguardo il suo comportamento.
Anche Lily è piuttosto strana, da qualche giorno non fa altro che farmi girare per tutti i negozi della zona, indicandomi vestiti e osservando la mia reazione, che non è delle migliori, quando mi mostra cose che nemmeno mia nonna metterebbe.
Scendo al piano di sotto, e vado in cucina alla ricerca di qualcosa da mangiare.
Vedo Austin al telefono, e mi affretto a nascondermi dietro la porta.
-si, certo.. ancora no.. non ne ho la più pallida idea, dovrai aiutarmi tu.. in queste cose sono una frana- dice gesticolando e facendo avanti e dietro.
Con chi sta parlando?
Entro di scatto e lui sobbalza.
-Jennifer..- dice sorridendo e venendomi incontro.
-con chi parlavi?- chiedo mettendomi in punta di piedi e circondandogli il collo con le braccia.
-con... un amico..- dice mordendosi il labbro.
-ti serviva qualcosa?- continua, prima che possa aprire bocca.
Lo guardo male, e mi avvio verso lo scaffale con i biscotti.
Mi metto in punta di piedi, ma qualcuno ha avuto la bellissima idea di mandarlo in profondità.
Saltello ripetutamente cercando di arrivarci.
Sbuffo e mi dirigo in camera.
-già ci arrendiamo?- mi chiede Austin con un ghigno.
Lo guardo malissimo.
-non è mica colpa mia se sono bassa- dico incrociando le braccia al petto.
Lui si avvicina allo scaffale, lo apre, e senza difficoltà prende i biscotti.
Alzo gli occhi al cielo.
-solo perché arrivi ai ai biscotti non vuol dire che sei alto- dico.
-ah no?- dice lui avvicinandosi e spiccicandomi al muro.
Indietreggio e lui mi guarda dall'alto.
Ancora qualche centimetro e potrebbe essere il mio doppio..
-ok, sei alto, lo ammetto.-
Lui sorride soddisfatto e mi bacia.
Gli circondo la vita con le gambe e continuiamo a baciarci.
Suona il campanello.
Lo ignoriamo e continuiamo, ma suonano di nuovo.
Austin impreca.
-quando serve, Justin non c'è mai- esclama.
Rimango in cucina, e aspetto il ritorno di Austin.
Il mio aspetto non è dei migliori.
Sento delle urla e corro di la.
Guardo la persona alla porta, spalanco gli occhi e mi metto una mano sulla bocca.
Che ci fa lui qui?
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Mi hai stravolto la vita
RomanceJennifer, una ragazza di 17 anni, all'apparenza scorbutica e arrogante. Austin, il solito ragazzo che può avere tutte ai suoi piedi. Due persone totalmente diverse. Lui, un ragazzo aperto e menefreghista. Lei, tormentata da eventi passati che non le...