"Il nostro primo bacio
fu una
promessa
di quello
che sarebbe
avvenuto."Aver passato diciotto anni della tua vita faticando per guadagnarti tutto ciò che hai oggi, e poi improvvisamente perderlo, rappresentò per me uno shock senza precedenti.
Non ero come le mie amiche, avevo già qualcosa da parte che avrei potuto utilizzare in qualsiasi momento.
Per un appuntamento qualsiasi avevo perso tutto, e anche per un bel colpo di sfortuna.
Avevo perso tutto ciò che mi ero guadagnata con tanta fatica.
Nulla avrebbe potuto ripagare tutto ciò.
Ero seduta sul sedile accanto a Federico, e non la finivo più di pensare a come il mio mondo si stava sgretolando pian piano.
Avevo perso Damiano, i Måneskin, e adesso avevo perso anche tutto ciò che mi aveva resa indipendente dai miei genitori fino a quel momento.
Federico mi era accanto, in silenzio, a fissare un punto nel vuoto.
Non parlammo per un po', e nell'aria aleggiavano le prime parole non dette fra noi."Karen."
Federico ebbe il coraggio di parlare per primo. Io ero in lacrime, e lo guardai persa.
"Cosa c'è?"
risposi mestamente io."Mi dispiace, ecco, per quello che ti ho detto. Ma sono sicuro che troveremo un modo. Possiamo fare la denuncia, abbiamo visto quel tizio in faccia....
In qualche modo faremo. E io ti aiuterò.
Però ti prego, smettila, perché non sopporto di vederti qui accanto a me a piangere.
Questa serata non sarebbe dovuta finire così, con te che piangi.
Avrei voluto che finisse in un altro modo, in un qualsiasi modo ma non questo.
Vederti piangere é la cosa che più mi fa male in questo momento.
Non pensarci adesso, perché io ti aiuterò. Farò si tutto affinché tu abbia nuovamente i tuoi soldi. Devi soltanto fidarti di me, e basta.
Okay? Ti prego, Karen, ne ho un disperato bisogno."Federico mi guardò intensamente.
Mi stava chiedendo di dargli la mia fiducia.
Avrei dovuto dargliela?
Federico mi aveva aiutata a rialzarmi in giorni in cui non riuscivo a vedere proprio la luce.
Con lui avevo riso, e mi ero divertita.
Il tutto davanti a uno schermo.
Le cose erano andate a meraviglia fra noi anche quando ci eravamo incontrati.
Ma era come se ci fosse qualcosa che mancasse al nostro rapporto.
In quel preciso istante, capii che io e Federico non eravamo e non saremmo mai potuti essere solo amici.
Anche quando io gli avevo detto di lasciarmi sola, in preda alla rabbia e alla disperazione, lui non lo aveva fatto. Era un ragazzo semplice, riusciva a capirmi con uno sguardo.
Non sapevo cosa sarebbe accaduto fra noi, ma non volevo perderlo.
Sentivo che dovevo fidarmi di lui, completamente, come non ero stata mai capace di fidarmi di qualcuno.
Tra me e Damiano era finita anche per questo.
Non avevo avuto abbastanza fiducia in lui, come lui non l'aveva avuta in me.
Ma con Federico era diverso.
Fra noi si era instaurata una complicità e una chimica uniche al mondo.
E io non me lo sarei lasciato sfuggire, per nessuna ragione!
Dovevo mettere a posto le cose, e avevo soltanto un modo per farlo.
Avrei seguito il mio cuore, per una volta nella vita.
Non sapevo cosa avrebbe scatenato in Federico il mio gesto, ma mi sentivo in dovere di farlo.
Lui mi stava inconsapevolmente migliorando le giornate.
Avevo reagito male alla perdita dei soldi, e mi ero sfogata su di lui.
Non se lo meritava affatto.
Stava cercando di urlarmi qualcosa che io non riuscivo a capire.
Ma in quel momento mi ero chiaro, incredibilmente chiaro.
Osservai Federico, che non sembrava capire cosa mi stesse passando per la testa.
Sorrisi.
Lui parve sorpreso.
Ero proprio ridicola, nonostante le lacrime sulle guance ridevo come una pazza.
Federico sembrò non capire, ma in qualche modo iniziò a ridere anche lui."Scusami, ma perché ridi?"
disse guardandomi curioso."Voglio fidarmi di te."
risposi sorridendogli.Federico annuí, e mi guardò.
Sembravamo ipnotizzati l'un dall'altro.
Non sapevo come fare ciò che avevo in mente."Karen....."
"Si?"
dissi io."Sai cosa....
Non ho mai visto una ragazza bella come te.
Sei bella anche quando piangi.
Saresti bella anche vestita da muratore."
disse ridendo.
Scoppiai a ridere anche io, senza mai distogliere lo sguardo dai suoi profondi occhi color nocciola."Se sono così bella...
Beh, perché non mi baci?"
dissi io con sfrontatezza.Federico sgranò gli occhi, poi sorrise incredulo.
Non gli sembrava vero."Cosa hai detto?
Ripetilo, se hai il coraggio."
esclamò ridendo e avvicinandosi a me.
I nostri visi si fecero sempre più vicini."Eh....
Tu hai sentito benissimo."
dissi ridendo, con gli occhi fissi sulle sue labbra."Giá, ma non credevo alle mie orecchie."
rispose il ragazzo sorridendomi.Lentamente Federico mi si avvicinò, invadendo il mio spazio.
Le distanze fra noi si accorciarono, e il ragazzo mi guardò intensamente."Non sai quanto ho aspettato questo momento."
sussurrò, un attimo prima di avvicinarsi ancora di più alle mie labbra.La mia borsetta con il cellulare era buttata nei sedili posteriori, e la Luna si fece ancora più brillante.
In quel preciso istante, esistevamo solo io e Federico.
Il mondo era solo contorno in mezzo a ciò che stava accadendo fra noi.E fu così che lo fece.
Le mie labbra toccarono le sue per la prima volta, e una scossa elettrica sembrò attraversare il mio corpo.
Il ragazzo mise le mani alla mia vita e cominciò a baciarmi, prima dolcemente e poi con sempre più passione.
Non sapevo perché, ma avevo bisogno di quel bacio.
In quel momento più che mai.
Non pensavo più ai soldi, a tutto il casino che stavamo facendo baciandoci.
Pensavo soltanto a Federico, a noi due, a quella fantasmagorica notte.
Si, quella notte era meravigliosamente imperfetta.
Un po' come noi due.
Due disastri che insieme formavano una meraviglia, o almeno ci provavano!Quello non fu il mio primo bacio, ma è come se lo fosse stato.
Il sapore delle sue labbra era come nessun altro, una sensazione che mai avrei potuto spiegare a parole, neanche se avessi conosciuto tutte le parole presenti nel dizionario.
La mia anima lo stava aspettando.
Mai come in quel momento Federico mi stava rendendo felice.
Perché la differenza fra lui e tutti gli altri ragazzi che avevo conosciuto fino ad allora, era che lui era paziente.
Sapeva aspettare e rispettare ogni mio silenzio.
Si godeva ogni momento come un bambino alle prime esperienze.
Era speciale, Federico.
Un ragazzo da amare e proteggere.
E solo Dio sa quanto avrei voluto amarlo io, in quel momento.
Tante volte ho finito di starmi innamorando di una persona soltanto per convenienza.
Ma in quel momento....
Oh, era tutt'altro che finzione!
Era maledettamente vero.
E io ci stavo ricascando di nuovo._________________________________________
FINE VENTICINQUESIMO CAPITOLO. 💙⚽
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𝙃𝙄𝙎 𝙎𝙈𝙄𝙇𝙀 || Federico Chiesa (IN REVISIONE)
FanfictionTutti noi vorremmo essere il Sole di che illumina la vita di qualcun'altro. Vorremmo essere la sua luce in fondo al tunnel, la sua salvezza, la sua scialuppa di salvataggio. Ma perché non essere la Luna che schiarisce le notti più buie? Perché limit...