𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝘾𝙄𝙓. ⚽💙

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⚠️ Avviso! ⚠️
Tutti i lettori sono invitati a prestare una particolare attenzione allo "spazio autrice" del seguente capitolo. Grazie per l'attenzione e buona lettura!


"Perché se hai
un punto fisso,
una persona che
ci sarà
nonostante tutto,
allora la vita
è un po' meno dura."














SABATO TRENTA OTTOBRE DUEMILAVENTUNO.

"Caro Federico, le parole da scrivere a te rimangono sempre le più difficili. Con te mi sono resa di quanto fosse contorta l'idea che avevo dell'amore. L'amore ha tante sfaccettature, e io di te ho imparato ad amare persino i lati negativi. L'amore è litigare, litigare e litigare fino ad odiarsi, fino a mandarsi a quel paese, andare via e rendersi conto di quanto si abbia bisogno dell'altra persona, colei che ti fa sentire vivo e che dà ogni giorno un senso alla parola amore. So per certo che per me, l'amore, sei tu. Ma veniamo al motivo per cui oggi ti scrivo. Sai, non sono mai stata brava con le parole. È per questo che la musica è diventata sin da subito il mio unico rifugio, quello più sicuro, attraverso il quale avrei potuto esporre i miei pensieri attraverso la barriera della colonna sonora. Scrivere mi è sempre piaciuto, nonostante io tenda a lasciare i miei pensieri scritti nelle note da ormai troppi anni. Di lettere te ne ho scritte tante, ma di sicuro la più importante ho avuto il coraggio di partorirla nel momento in cui ho compreso che avrei dovuto lanciarti un segnale: soltanto così avresti compreso che, se avessi continuato ad adottare un atteggiamento così sbagliato, mi avresti persa per sempre. Ma come mi aspettavo io, tu capii sin da subito qual'era la strada giusta da percorrere, e tornasti tra le mie braccia. Io trovai il coraggio di perdonarti, perché ti amavo decisamente troppo per lasciarti andare. Il nostro calvario cominciò nel momento in cui tu mi confessasti di amare ancora Benedetta nel profondo del tuo cuore, come si ama una vecchia amica o una compianta ex fidanzata. A quel tempo, ero troppo ingenua per comprendere quanto tu potessi tenere a lei, nonostante i suoi mille difetti. Lei non faceva più parte della tua vita da molto tempo, eppure tu continuavi a tenere a lei. Continuavi ad annusare la sua felpa nei momenti di sconforto, conservavi i suoi orecchini e ogni tanto confrontavi la nostra relazione con quella che avevi un tempo con lei. La verità è che io non sono mai riuscita a capire quel tuo comportamento, fino al momento in cui ho provato le tue stesse emozioni. Le emozioni che si provano quando un amore mai iniziato finisce, lasciando un segno indelebile all'interno del tuo cuore.
Ma, come ti ho già detto, non sapevo cosa si provasse ad amare qualcuno che non potrai mai più avere. Qualcuno a cui il tuo cuore sarebbe potuto appartenere, che per uno strano scherzo del destino era uscito dalla tua vita fin troppo presto. Non sapevo cosa si provasse, finché non ho incontrato Nicolò. Lui mi ha mostrato un modo tutto nuovo di amare, e nel suo sorriso pieno di dolore ho spesso riconosciuto il mio. Ho rivisto le mie battaglie nelle sue, le mie sofferenze in quelle di Nicolò e l'ho riconosciuto come un mio simile. Mi ero giurata che non mi sarei innamorata di lui, e ti giuro che per un periodo ci sono riuscita. Ti amavo troppo per tradirti anche soltanto idealmente con Nicolò.
Eppure, pian piano quel suo sorriso e il suo modo di fare mi avevano colpita, ed erano entrati a far parte di me. Ho sempre pensato che tra noi due ci fosse qualcosa di irrisolto, persino nel momento in cui ho ricominciato ad amare te, pur non avendo mai smesso di farlo davvero. Sentivo che se le mie labbra non avessero incontrato per una volta quelle di Nicolò, non sarei potuta andare avanti. Alla fine forse continuerò a volergli bene come soltanto le stelle sanno fare: da lontano, in silenzio, senza spegnersi mai. Non sarei potuta andare avanti se non avessi chiuso del tutto con il mio passato, con Nicolò, con Roma, con tutto ciò che mi impediva di vivere serenamente il mio presente. E così, qualche giorno fa, sono andata a Roma da Nicolò e l'ho fatto. Sì, Federico, l'ho baciato. Ho detto addio al ragazzo che più mi ha fatto stare bene negli ultimi mesi, ma in generale nel corso della mia vita, ovviamente dopo di te. Potrei definire quel bacio uno degli errori più belli della mia vita, non me ne pento tutt'ora, perché in quel momento ero certa che fosse giusto così. Se io non te lo avessi raccontato, tu non lo avresti mai saputo, e questo segreto sarebbe rimasto tra me e Nicolò. Ma ti amo troppo per nasconderti un qualcosa di così importante. Il mio non è un tradimento, Federico. Tradirti sarebbe significato amare Nicolò nonostante io fossi fidanzata con te, sarebbe significato andare al letto con lui, sarebbe significato mancarti di rispetto. Ma io non ti ho mancato di rispetto. Quello è stato il mio bacio d'addio, il mio ultimo atto nei confronti di un ragazzo che mi ha dato e continuerà a darmi tutto.
Ma io non potrò mai dargli la parte migliore di me, perché io amo te, Federico. Amo te e per sempre amerò te, ma non potevo continuare a vivere con questo enorme peso sul cuore. Il peso che portavo dal momento in cui avevo deciso di venire a vivere a Torino da te. Non baciare Nicolò non sarebbe stata della fedeltà nei tuoi confronti, bensì della mancanza di rispetto nei confronti dei miei sentimenti. Potevo ricominciare una vita al tuo fianco soltanto chiudendo i conti con quella del passato, con la Karen del passato, con tutto ciò che ha composto la mia anima prima del tuo arrivo. Forse mi odierai per ciò che ho fatto, magari mi lascerai, ma sappi che non ho fatto niente di più e niente di meno di ciò che hai fatto tu con Benedetta. Perché io sono così, Federico: sarò sempre dalla parte dei deboli, dei non ricambiati, degli incompresi, dei diversi, degli strani, perché io sono e sarò per sempre una di loro. Per quanto il tuo amore mi abbia cambiata, nel profondo del mio cuore rimango sempre Karen, quella ragazzina con gli occhi verdi e tanti sogni nel cassetto. Perché ti sto scrivendo? Per dimostrarti che da oggi in poi inizierà per me, per noi, una nuova vita. Perché ho sempre amato te e continuerò a farlo finché rimarrò su questa Terra e anche quando la abbandonerò. Dovevo chiudere i conti con il mio passato per potermi godere al meglio il mio presente ed il mio futuro assieme a te, che sei in ogni mio sorriso e in ogni battito del mio cuore. Perciò, amore, non esser ferito dal mio gesto.
In esso puoi soltanto riconoscere la Karen che sono sempre stata e continuerò ad essere. Ti amerò per tutta la mia vita, fedelmente, e rimarrò al tuo fianco per sempre. Perché amo te e nessun'altro, perché noi due siamo legati fin dalla nascita da un filo rosso invisibile che niente e nessuno potrà mai spezzare. Le labbra di Nicolò non hanno il tuo stesso sapore, non mi fanno provare ciò che provo con te e mai lo faranno: amo te e amerò per sempre te (quante volte l'ho ripetuto?).
Mi hai dimostrato cosa voglia dire essere veramente amati, nonostante tutto, nonostante il dolore, nonostante la sofferenza. Grazie per non aver smesso mai di lottare per il nostro amore, come ho fatto anch'io. Grazie per credere in noi due prima che in qualunque altra cosa al mondo. Grazie per amarmi incondizionatamente ogni giorno. Grazie per avermi salvata da me stessa, quel giorno in cui mi scrissi nella mia notte più buia. Tu non sei soltanto il mio Sole Federico. Tu non illumini soltanto le mie giornate, ma anche le mie notte più buie. Sei il mio Sole, la mia Luna e la mia stella più brillante. Sei il mio tutto.
Sai cosa ho imparato da tutto ciò?
Che non sempre le anime gemelle sono amanti, che certi tipi di amore non possono essere definiti, e che altri dureranno per sempre, nonostante tutto. Tu amami così, nonostante tutto.
Ti amo Federico, non dubitare neanche per un attimo di queste mie parole.
Conserva questa lettera per gli anni che verranno, perché così un giorno potrai farla leggere ai nostri figli. Spero che tu abbia compreso ogni mia parola, e che mi ami come il primo giorno (se non di più!). Ti prometto che da d'ora in poi apparterrò a te solo e soltanto, e non parlo del mio cuore, bensì della mia anima, del mio essere, dei miei sogni che ho dovuto trasformare e adattare alla vita che condurrò con te. Mi renderai felice, lo so. Fai sì che questa felicità non finisca mai, e ti prego non farmi sentire mai sola, perché io di un amico ho tanto bisogno. E sarò per te quello che nessuno è stato mai. Il meglio deve ancora venire per noi, te lo prometto amore mio. Scusami per il disastro che sono, ma ti giuro che ti amerò come nessun'altro saprà fare. Sarò esattamente come tu mi vuoi. Non vedo l'ora di conoscere i tuoi meravigliosi genitori! Sei un essere speciale, ti amo con tutto il mio cuore.
Adesso finalmente vado fiera delle mie crepe e delle mie imperfezioni, perché soltanto da esse puoi' vedere la luce.
E tu sei e sarai sempre la mia luce.
                       Tua, (questa volta davvero)
                       Karen."



Finii di scrivere quella lettera con le lacrime agli occhi, il cuore che batteva all'impazzata. Stavo davvero facendo la cosa giusta? Volevo davvero diventare tutto ciò che non mi sarei mai aspettata di diventare? Ma sì, Karen.

Per una volta, non rompere gli schemi.
Stai facendo la cosa giusta. Giusta per tutti. Anche per te.

Mi ripetevo che quella era la scelta giusta da fare. Misi la lettera nella busta, e la sigillai perfettamente.
Poi, mi preparai a consegnarla al mio Federico, pronta ad affrontare le conseguenze delle mie azioni. Tu, si, proprio tu che stai leggendo, probabilmente tra qualche settimana volterai l'ultima pagina di questa storia e ti dimenticherai facilmente del nostro "amore". Quanto vorrei poter fare lo stesso...
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FINE CENTONOVESIMO CAPITOLO.💙⚽

𝙃𝙄𝙎 𝙎𝙈𝙄𝙇𝙀 || Federico Chiesa (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora