"Certe persone,
anche quando
non le aspetti più,
un po' le aspetti
comunque."DUE GIORNI DOPO...
Erano passati due giorni dal momento in cui io e Margherita eravamo arrivate a Doha, la capitale del Qatar, nella quale si sarebbe svolta la finale dei Mondiali. Avevamo trascorso dei momenti indimenticabili durante il viaggio. Avevamo persino deciso di dormire nella stessa camera d'hotel! Mi sembrava d'esser tornata ai tempi in cui ci divertivamo a scappare da Milano per fare di nascosto le prime gite lontane dai nostri genitori. Quei giorni lì vissi con tanta spensieratezza, certa che Federico avrebbe dato il massimo anche in quell'occasione. Continuavamo a sentirci ogni giorno, e lui ci teneva che io fossi presente dal vivo nella serata della Finale. Aveva insistito così tanto affinché io rimandassi gli esami per godermi la Finale in tutta tranquillità! Margherita, dal canto suo, era pronta a tifare per Paulo e la sua Argentina. Era così strano vederla tifare per una squadra avversaria di quella per cui tifavo io. Eravamo abituate a trascorrere le nostre serate all'Allianz e ad esultare assieme per le vittorie dei nostri amori. Era bello sentirla vicina anche in quella esperienza che la vita mi aveva voluto regalare. E lo era altrettanto vederla così innamorata, come non l'avevo mai vista. Avrei potuto ascoltarla per ore mentre parlava di Paulo e di quanto fosse felice con lui. Ero contenta che la mia migliore amica avesse finalmente trovato qualcuno che l'amava veramente per quello che era! Con Paulo, Margherita era arrivata a desiderare di costruire una famiglia, cosa che non aveva mai fatto parte di lei e dei suoi progetti. Stava crescendo anche lei, non era più l'immatura ragazzina dai capelli rossi che tanto si divertiva a farmi scherzi. La amavo per quello che era, ma di una cosa ero certa: neppure Paulo avrebbe mai potuto volerle bene quanto gliene volevo io. Eravamo legate indissolubilmente a vita, tanto che Margherita si divertiva a ripetere che se un giorno avessimo litigato, ci saremmo dovute uccidere a vicenda, tanto che erano i segreti che conoscevamo l'una dell'altra. E così, passammo le nostre serate a visitare il cuore pulsante del Qatar, immaginando chi l'avrebbe spuntata in quella Finale su cui erano puntati gli occhi del mondo intero.
Sarebbe stato strano vedere Paulo e Federico avversari, ma sapevo che sarebbero stati ugualmente felici l'uno per la vittoria dell'altro. Quella sera avrei vissuto una delle più grandi emozioni della mia vita, ma ancora lo sapevo. La mia unica speranza era quella di vedere gli Azzurri trionfare, ma se avesse vinto l'Argentina, sarei stata contenta per Margherita e Paulo. La mia amica era convinta che il ragazzo le avrebbe dedicato il goal, se soltanto quella sera avesse segnato. E io pensai che anche Federico lo avrebbe fatto, tanto che era emozionato all'idea di vedermi tra il pubblico. Perché io continuavo ad essere la sua vittoria più bella. E lui, continuava ad essere la mia. Quella sarebbe stata una notte magica tanto quanto quella di un anno e mezzo prima, ne ero certa. Indossai la maglia del mio fidanzato e mi diressi con la mia migliore amica allo stadio, pronta a vivere emozioni uniche.
_________________________________________"Bene... Saluta per l'ultima volta la fidanzata di uno dei futuri campioni del mondo!"
ridacchiò Margherita.
Non avevo mai visto così tante persone riunite in uno stesso Stadio. Vi erano italiani che sventolavano allegramente la bandiera della loro patria, e argentini che facevano lo stesso. Il clima era festoso e goliardico, e tutti attendevano di incominciare ad occupare i posti di quello che era stato definito uno dei più grandi stadi del mondo. Avevo il cellulare in mano, e non la smettevo più di scattare fotografie. Ero così emozionata che, mentre le scattavo, mi tremava la mano. Margherita era accanto a me, pure lei con la maglia del suo calciatore del cuore. La rossa aveva i capelli legati in una morbida treccia ed era felice come non mai. Mi sorrise, un attimo prima di andare nella Curva degli argentini."Adesso vado. Buona fortuna, eh!
Questo posto è gigantesco..."
commentò lei, guardandosi intorno meravigliata come una bambina ad un negozio di giocattoli. Io annuii.
STAI LEGGENDO
𝙃𝙄𝙎 𝙎𝙈𝙄𝙇𝙀 || Federico Chiesa (IN REVISIONE)
FanfictionTutti noi vorremmo essere il Sole di che illumina la vita di qualcun'altro. Vorremmo essere la sua luce in fondo al tunnel, la sua salvezza, la sua scialuppa di salvataggio. Ma perché non essere la Luna che schiarisce le notti più buie? Perché limit...