𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝙓𝙓𝙑𝙄. ⚽💙

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"Mi guardava e
sorrideva.
Non sapeva che
intanto
mi stavo
innamorando."








Se qualcuno mi avesse detto che quella sera io, Karen Ferrari, l'ex chitarrista dei Måneskin nonché modella e influencer avrei baciato in macchina con il conto bancario svuotato il più importante attaccante della Nazionale Italiana di calcio campione d'Europa, non ci avrei mai creduto.
Non avevo mai amato il calcio, eppure Federico mi stava facendo amare anche quello sport che mi era così lontano.
Era stata una serata magnifica, che però sembrava essere ormai finita nel peggiore dei modi.
E invece il mio cuore aveva cominciato a battere, sempre più forte, per quel ragazzo.
Un ragazzo che mai mi sarei aspettata di poter amare così.
Un ragazzo dolce, pieno di rispetto verso le persone che lo circondavano e così diverso da me.
Era lo stesso ragazzo che io stavo baciando in quel momento.
Perché anche se il mio mondo stava pian piano crollando, Federico stava diventando il mio unico punto fisso.
Qualcuno che ci sarebbe stato nonostante tutto e tutti.
Avevo bisogno di lui.
E, in quel momento, anche dei suoi baci, che si facevano sempre più passionali.
Eravamo ancora avvinghiati in automobile, quando le nostre labbra finalmente si separarono.
Ed arrivò il momento di fare i conti con la realtà che ci circondava.

Federico mi guardò intensamente, mentre i nostri corpi erano ancora vicine.
Le sue mani sul mio viso, le mie sui suoi fianchi, gli occhi fissi addosso.
Io e Federico ci stavamo letteralmente spogliando con gli occhi.
Ma non lo avremmo fatto, non quella sera, e non in quella macchina.
Per ora dovevamo accontentarci di sentire i nostri cuori battere così forte da toglierci il respiro.

"Quanto sei bella."
disse il ragazzo, un attimo prima di avvicinarsi ancora alle mie labbra.
Mi lasciò un tenero bacio a stampo.

"Fede...?"
dissi io sorridendogli.

"Cosa stiamo facendo?"

Il ragazzo mi rispose con una risata.
Probabilmente neanche lui lo sapeva.

"Non lo so, Karen, ma qualsiasi cosa sia mi sta piacendo un sacco e non potrei essere più fortunato di così."

Sorrisi dolcemente al ragazzo.

"Anche a me piaci da impazzire."

Il ragazzo sembrò sgranare gli occhi.
Poi mi guardò sorridendomi con un ghigno.

"Cosa?"

"Ehm....
Mi piace da impazzire quello che stiamo facendo."
dissi un po' imbarazzata.

È diverso, Karen, a te piace Federico da impazzire.

Il ragazzo sorrise sornione, poi mi si avvicinò ancora una volta.

"Dopo stasera nulla sarà più lo stesso."
dissi io a bassa voce, con gli occhi fissi sulle sue labbra perfette.

"No, ma io e te....
Non possiamo fingere di essere solo amici. Non lo siamo, Karen, non lo siamo mai stati. Due come noi non saranno mai solo amici.
Io questo l'ho capito quella sera in cui abbiamo vinto l'Europeo."
mi disse Federico.
Io annuii, visibilmente interessata al suo discorso.

"Sai, tu hai risposto subito alla mia videochiamata. E sei stata così gentile con me. Ma più di tutto, mi ha colpito il fatto che tu abbia pianto assieme a me quando mi sono fatto male.
Li' ho capito che io e te.... siamo così simili. Anche se sembriamo diversi, le nostre anime sono uguali.
Okay, sembro pazzo, però tu mi hai fatto veramente un effetto pazzesco."

Lo guardai rapita.

"Io ho capito tutto già dal primo momento in cui ti ho vista.
Tutto, Karen. Sei qualcosa di indescrivibile per me adesso. Non so se sei in grado di capire, però...
Ti voglio, Karen.
Ti voglio nella mia vita.
In qualsiasi modo, in qualsiasi momento."

Avevo quasi gli occhi lucidi.
Che ragazzo magnifico avevo incontrato!
Cosa avevo fatto di bello nella vita per avere Federico in quel momento accanto a me?

"E....
spero che anche per te sia lo stesso, ecco."
Federico mi guardò insicuro, con i suoi occhi da cucciolone inconfondibili.
Io gli sorrisi.

"Sei un ragazzo fantastico, Fede.
E non scherzo quando lo dico.
Lo sei sul serio. Sei stato capace di farmi sorridere in momenti in cui lo credevo impossibile.
Mi piacerebbe averti nella mia vita."

Federico sembrò sensibilmente sollevato.
Mi sorrise anche lui.

"Adesso mi chiederai....
Cosa c'è fra noi.
Ecco, non posso saperlo.
So soltanto che se mi baci sento le farfalle nello stomaco, che se mi tocchi mi viene la pelle d'oca e che il tuo sorriso è la cosa più bella che io abbia mai visto.
Ti basta, Fede?"

Lui si avvicinò sempre più a me, mi scostò un ciuffo di capelli e me lo mise dietro l'orecchio sinistro.
Mi guardò con i suoi luminosi occhi castani.

"Oh, mi basta e avanza, Karen."
esclamò, poco prima di fiondarsi sulle mie labbra.
Continuammo a baciarci per altri lunghi e interminabili minuti.
Avevo bisogno di lui, delle sue labbra.

"Ecco...
È proprio così che volevo che finisse questa serata!"
disse ridendo, prima di staccarsi ancora una volta dalle mie labbra.
Risi anche io.

"Fede...
E per i soldi? Come farò?"
dissi, guardandolo con occhi tristi.
Il giovane alzò gli occhi al cielo.

"Ci penso io.
Fidati di me. Abbiamo un patto, no?
Tu fidati e basta. Non fare altro."

Voleva veramente che io mi fidassi al 100% di lui.
E glielo avrei concesso.
Federico era veramente un ragazzo d'oro.
Si meritava tutto il bene e tutta la fiducia del mondo.

"Va bene....
Voglio fidarmi, Chiesa."
dissi sorridendo.

"Da quando mi chiami per cognome?"
esclamò lui, stuzzicandomi.

"Da quando tu mi hai detto che mi vuoi nella tua vita."
risposi maliziosa.

Il ragazzo mi guardò intensamente.
Già, sapevo benissimo cosa avrebbe voluto fare.
Ma non lo avrebbe fatto.
Non al primo appuntamento.
Non senza il mio permesso.

"Beh, che ne dici?
Andiamo via da qui?"

"Certo, speravo che me lo chiedessi!"
rispose sicuro.

"Bene. Andiamo a casa mia."

"Cosa hai detto?
A casa tua? Key? Dici sul serio?"
Il moro mi osservò incredulo.
Io picchiettai le unghie sul mio sedile, poi lo guardai sorridendo.

"Ho casa libera.
Sali pure. Non ti rifiuterai mica, vero?"
chiesi io.

Federico sembrò illuminarsi, poi mi guardò ridendo.

"Neanche per sogno. Non la perdo un occasione del genere."

"Hai capito, Chiesa...
Non ti facevo così, sai?"
dissi io, dandogli un pizzicotto sul braccio muscoloso.

"Neanche io ti facevo così, in realtà."
replicò lui di rimando.

Sarebbe stata una notte magica.
Ancora più magica di quella del 12 Luglio.
Perché gli avrei mostrato il mio mondo, come non avevo fatto mai prima.

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FINE VENTISEIESIMO CAPITOLO. ⚽💙

𝙃𝙄𝙎 𝙎𝙈𝙄𝙇𝙀 || Federico Chiesa (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora