"La distanza
separa le
persone
non i
sentimenti."NICOLÒ ZANIOLO'S POV:
"I calci di rigore li sbaglia soltanto chi ha il coraggio di tirarli."
Quelle parole rimbombavano dentro la mia testa da più di dieci minuti, più o meno da quando, sbagliando il tiro, avevo condannato la mia squadra alla sconfitta di quel Mondiale per cui aveva tanto lottato. E per cui io stesso avevo lottato. Alla fine, non avevo voluto sentire più nessuno, perché io, quando soffrivo, amavo farlo in silenzio e in solitudine. Mi ero steso a pochi centimetri da quella stessa porta dentro alla quale la palla non aveva proprio voluto saperne di entrare, e mi ero messo a pensare al momento in cui l'avevo calciata. Sarebbe potuto andare tutto per il verso giusto, sarei potuto diventare l'idolo di milioni d'italiani, ed invece ero sempre il solito Zaniolo.
Quello che tutti reputavano ormai un "ex-calciatore" e che, nonostante avesse fatto degli enormi progressi negli ultimi due anni, non era mai riuscito ad arrivare ai livelli che si sarebbero potuti sperare per uno come lui. In poche parole, una vera delusione. L'unico che però non avevo ancora deluso era proprio davanti a me. Stava cercando di camminare nella mia direzione. Sorrisi vedendolo, cercando di nascondere le lacrime. Mi alzai da terra, con tutta la forza che avevo in corpo, e corsi verso di lui."Papà..."
balbettò lui, rivolgendomi un dolce sorriso. Ogni volta che Tommy mi chiamava in quel modo, il battito del mio cuore accelerava, e sentivo un'ondata di calore espandersi nel petto. Riuscire a recuperare un rapporto con lui era stata la cosa più bella che avessi fatto in quell'anno e mezzo, oltre che quella più giusta da fare. Ero passato dal non sentirmi pronto ad essere padre ad amare mio figlio come nessun'altro al mondo. Finalmente anche io stavo crescendo, ma d'altronde, era stata la vita ad obbligarmi a farlo prima del previsto.
Presi in braccio il bambino, per evitare che si facesse male cercando di correre sul prato bagnato del campo.
Lui mi guardava con i suoi occhioni blu che aveva preso da sua zia, nonché mia sorella, e mi sorrideva. Sorrideva.
Sembrava essere orgoglioso di me, nonostante non ci fosse nulla di cui esserlo. Lo accarezzai, poi provai a farlo gattonare sul prato sotto la mia supervisione. Mentre tutti i miei compagni erano intenti a piangere o a disperarsi tra le braccia delle loro amate, io stavo cercando di imparare a mio figlio a camminare. Non c'era momento più sbagliato di quello, il momento in cui io stesso ero caduto, ma erano proprio le cadute che mi avevano insegnato a camminare e a resistere alle difficoltà della vita. Davanti a me avevo l'unica persona che mi avrebbe amato per sempre, di cui stavo cercando di meritarmi ogni giorno i sorrisi e le piccole scoperte. Improvvisamente, vidi Kean correre nella mia direzione. Il mio fedele amico e compagno di squadra della Nazionale era distrutto quanto me. Sorrise vedendo me e mio figlio insieme, poi mi guardò."Nick, non volevo dirtelo, ma credo proprio che questa Finale ci riserverà più sorprese del previsto."
esclamò lui. Lo guardai confuso.
Gli Argentini stavano intonando il loro inno e festeggiando con i loro tifosi la vittoria nell'altra parte del campo."É per loro, vero?"
risposi io, alludendo ai festeggiamenti dei Campioni del Mondo. Lui scosse la testa."No, no. Mi riferisco a loro."
Il ragazzo stava guardando in direzione della Curva dell'Italia. Mi girai, ma dapprima non vidi nulla, distratto dai versi prodotti da Tommy, che probabilmente stava cercando di comporre una frase di senso compiuto con scarsi risultati. Poi, però, li vidi.
E fu proprio in quel momento che il mio cuore si spezzò. Sentii un forte dolore al petto, come se tutto ciò stesse avvenendo dentro di me e non aldifuori. Vidi Deva scendere dagli spalti, e correre nella mia direzione.
Cercai di distogliere l'attenzione da ciò che avevo appena visto, ma per me era impossibile. La bionda mi buttó le braccia al collo e mi strinse in un forte abbraccio.
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𝙃𝙄𝙎 𝙎𝙈𝙄𝙇𝙀 || Federico Chiesa (IN REVISIONE)
FanfictionTutti noi vorremmo essere il Sole di che illumina la vita di qualcun'altro. Vorremmo essere la sua luce in fondo al tunnel, la sua salvezza, la sua scialuppa di salvataggio. Ma perché non essere la Luna che schiarisce le notti più buie? Perché limit...