𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝙓𝙓𝙓. ⚽💙

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"Trovate qualcuno che
vi legga per ore, e che
sappia leggervi anche quando
non scriverete o non parlerete.
Qualcuno che sappia trovare
le vostre note
anche quando non suonerete più."










La mattina seguente mi svegliai fra le braccia di Federico.
Ci eravamo addormentati l'uno tra le braccia dell'altro.
Avevo dormito così bene, come non facevo da tempo!
Appena mi ero svegliata, avevo visto che anche lui stava aprendo gli occhi.

"Ma buongiorno, dormiglione!"
dissi io, gettandomi su di lui e coccolandolo.

Il ragazzo si stropicciò leggermente gli occhi castani.
Era così carino appena sveglio!
Mi sarebbe venuto da abbracciarlo come un orsacchiotto di peluche e da non lasciarlo andare più.
Sorrisi.

"Uhm....
Che ore sono?"
disse Federico.
Io gli scompigliai i capelli.

"Ma che fai! Stupida!"
rispose lui, iniziando a tirarmi cuscinate.
Continuammo così per un po', e alla fine nessuno dei due vinse la battaglia.
Federico fu il primo ad alzarsi dal divano, anche se con molta fatica.
Le luci del mattino filtravano prepotentemente dalle tapparelle della grande finestra presente nel salone.

Mi alzai di scatto, seguendo Federico.
Corsi da lui e mi avvicinai al suo braccio.

"Ti faccio vedere la cucina!
Alla fine ieri ti ho mostrato soltanto il salone."
esclamai sorridendogli.
Federico mi guardò e sorrise.

"Certo!
Ieri è stata una serata speciale....
Unica, un po' come noi, no?"

Lo guardai.
Gli brillavano gli occhi.

"Si, proprio così!"
risposi io.
Lo abbracciai forte, poi insieme andammo in cucina.
Federico iniziò a fare il caffè ed io misi la marmellata sul pane.
Mi aveva detto in live che la sua preferita era quella di ciliegie, ed io mi ero assicurata che per l'occasione ce ne fosse abbastanza in casa.

I dettagli, Karen. I dettagli.

Di Federico mi ricordavo quasi tutto.
Mi aveva colpito fin dal principio, anche se non lo volevo ammettere.
Adesso erano i fatti a parlare per me.

"La cucina è molto bella.
Ma come facevi a sapere che questa era la mia marmellata preferita?"
chiese lui, mentre sorseggiava il caffè.

"Lo hai detto tu in live, ricordi?"

"Sei stata attenta, allora."
esclamò lui, mettendo la sua calda mano sulla mia.

"Si. Quando si tratta di te...."
risposi.
Presi il caffè e iniziai a berlo.
Federico fece lo stesso, e vidi i suoi occhi ridere.
Adoravo il suo sorriso e i suoi meravigliosi occhi marroni.
Avrei tanto voluto baciarlo ogni volta che rideva.

"Stavo pensando, ho visto un sacco di cose qui ma non camera tua.
Sarebbe un modo per conoscerti ancora meglio, non credi?"
disse lui, mentre mi aiutava a sparecchiare.
Trovai molto carino il fatto che lui si fosse proposto per aiutarmi a lavare i piatti e i bicchieri.
Era un gesto molto carino che difficilmente un altro ragazzo avrebbe fatto.
Nel mentre, continuavamo a ridere e scherzare.
Quella domanda però mi spiazzó.
Era lecita, eppure io ne ero terrorizzata.
Avrebbe scoperto dei Måneskin!
Come l'avrebbe potuta prendere?

"Ehm... Okay, va bene, Fede.
Ti mostrerò la mia cameretta."

Vidi il ragazzo illuminarsi.
Mi schizzò l'acqua dei piatti in faccia, e io ricambiai.
Mi divertivo un sacco con lui, dovevo riconoscerlo.

"Beh? Andiamo?"
chiesi io.
Il ragazzo si affrettò a seguirmi.
Il tragitto dalla cucina alla mia stanza fu il più lungo di sempre.
Nella mia testa stavo già elaborando le mille scuse.
Avrei dovuto anche spiegargli perché tra le foto appese vicino alle lucine in camera mia ce ne era una con Damiano.
Avrei dovuto spiegargli un mucchio di cose.
L'ansia mi stava divorando dentro.
Ma Federico era così felice di conoscere qualcosa in più di me!
Non lo avrei deluso, non potevo deluderlo.
Lui mi aveva aperto le porte del suo mondo a cena, e adesso toccava a me.

𝙃𝙄𝙎 𝙎𝙈𝙄𝙇𝙀 || Federico Chiesa (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora