𝙃𝙄𝙎 𝙎𝙈𝙄𝙇𝙀 || Federico Chiesa (IN REVISIONE)

𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝙇𝙓𝙄𝙓. ⚽💙

"La gelosia ti fa
capire due cose.
Quanto ci
tieni ad una
persona e
come riesci
a gestire
l'istinto
omicida."

FEDERICO CHIESA'S POV:

Abbandonare Karen era la parte peggiore dei nostri weekend passati assieme.
Non riuscivo a lasciare andare la ragazza, che inevitabilmente doveva tornare alla sua quotidianità milanese e io dovevo partire per Coverciano.
Non mi piaceva salutarla, perché io avrei voluto passare tutto il mio tempo con lei.
Ma dovevo accontentarmi di una relazione a distanza, che per quanto complessa, si stava comunque dimostrando una delle più belle mai vissute.
I miei dubbi riguardo la nostra relazione non erano affatto spariti, ma passare del tempo con Karen era servito a non farmi pensare ad essi per un po'.
Avevamo trascorso dei giorni magnifici assieme, giorni che non avrei contaminato con i miei numerosi dubbi.
Ero determinato più che mai a scoprire chi fosse l'ammiratore segreto di Karen.
Lei non sembrava interessata a saperlo, ma io sapevo che lei stesse fingendo.
Le interessava eccome sapere chi le avesse fatto un così bel regalo.
Io, invece, sentivo di star diventando sempre più geloso nei confronti di Karen.
Non volevo che qualcun'altro le dedicasse una lettera, le facesse regali del genere e pensasse a lei tutto il tempo.
Perché Karen era fidanzata, e io ero il suo ragazzo.
Ero certo che colui che tanto ammirava Karen fosse qualcuno che conoscevo.
Aveva colpito nel momento giusto, l'unico in cui Karen si sarebbe mostrata più vulnerabile per la crisi che stavamo attraversando.
Colui che aveva inviato le rose, non lo aveva fatto per caso.
C'era di più dietro.
Non capivo come qualcuno potesse essere così sfacciato da inviare un regalo del genere ad una ragazza fidanzata come Karen.
Pensai a quante follie avevo fatto all'inizio della nostra storia d'amore, dall'andare alla sua festa di compleanno a sorpresa ad invitarla a passare con me le vacanze a Forte dei Marmi.
Forse l'amore è proprio questo.
Ti fa fare cose che prima di allora non avresti mai creduto possibili.
Ti rende differente, a tratti una persona migliore.
Io da quando stavo con Karen non ero una persona migliore, ma ero di sicuro molto più felice di prima.
Non c'era bisogno che lei mi migliorasse, semplicemente perché le andavo bene così.
E anche a me lei andava bene così.
Ma sarei stato disposto a sopportare tanti dei suoi dubbi e delle sue paranoie per una vita intera? O avrei ceduto anche io al fascino della normalità che emanavano le ragazze come Benedetta?
La mia testa mi diceva che stare con Karen non era poi così giusto come lo avevo creduto fino a quel momento.
Troppe differenze, e la nostra relazione a distanza ci stava ormai logorando.
Ma mentre pensavo ciò, il mio cuore mi diceva che avrei dovuto rimanere accanto a quella ragazza dagli occhi verdi per cui avevo perso la testa.
Il bello doveva venire proprio ora, il momento in cui avrei dovuto dimostrare a Karen che avrei continuato a lottare per il nostro amore nonostante tutto.
Dovevo essere forte, perché sapevo che per noi sarebbero venuti tempi migliori, tempi in cui parlare del nostro futuro non ci sarebbe sembrato poi così strano.
E nel frattempo, avrei rimesso al proprio posto tutti coloro che cercavano di intromettersi nella nostra storia d'amore.
Con educazione, semplicità, e un pizzico di gelosia.
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"Ciao amore, allora io vado.
Mi mancherai molto, ma sono sicuro che vederti giovedì tifare per me sarà la soddisfazione più grande di tutte.
In azzurro sarai ancora più bella, fidati di me."

Ero arrivato alla macchina, e stavo sistemando le ultime cose per la partenza.
Sarei stato impegnato con la Nazionale per almeno una settimana, periodo in cui io e Karen non ci saremmo più visti dal vivo.
Ero molto emozionato all'idea di tornare a giocare con la stessa Nazionale con la quale avevo vinto gli Europei, Europei che tra l'altro mi avevano fatto innamorare di Karen e del suo sorriso.
Anche lei sembrava emozionata all'idea di vedermi con la maglia della Nazionale Italiana.