𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝙇𝙓𝙓𝙑𝙄. ⚽💙

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⚠️ AVVISO! ⚠️
Le vicende raccontante nel capitolo sono frutto della mia fantasia, dunque non reali. I pensieri espressi dalla protagonista in modo sbagliato e maleducato non sono i miei, non li condivido. Ho pieno rispetto dei personaggi e di quello che sono.
Questa è soltanto una storia, e per tanto certi episodi fanno parte della narrazione. Buona lettura.

"Le anime più
forti sono
quelle temperate
dalla sofferenza.
I caratteri più
solidi sono
cosparsi di
cicatrici."
















Non mi era mai capitato di vedere la mia sorellina, Sahara, così felice.
In quei giorni di fine estate, passati nella mia Milano a ripassare qualcosa in vista della ripresa delle lezioni, il sorriso di mia sorella era stata la cosa più bella che avevo avuto il piacere di vedere. Da quando lei e Lorenzo si erano fidanzati, lei sembrava rinata.
Sahara non era più la ragazzina fredda di un tempo. Si era trasformata in una giovane donna solare ed innamorata del suo ragazzo. Vederla così felice non poteva che rendere felice anche me che, invece, non avevo poi così tanti motivi per esserlo.
Federico ed io ci eravamo scritti veramente poco negli ultimi giorni, ed io avevo come la sensazione che lui mi stesse trascurando parecchio.
Aveva disputato ben tre partite con la Nazionale Italiana, e segnato diversi goal. Fortunatamente, le Qualificazioni si erano concluse nel migliore dei modi per gli Azzurri.
Avevo seguito le restanti partite a Basilea e Reggio Emilia comodamente da casa, accoccolata al mio papà.
Le cure lo stavano fortemente debilitando, ma lui non mollava. Era davvero forte. Chissà se io sarei mai stata in grado di reggere un peso grosso come quello di una famiglia, in un periodo difficile come quello.
Jessica era emozionata all'idea di frequentare il secondo anno di Scuola Elementare, e mia madre si stava preparando in vista del rientro degli alunni delle medie in classe. C'era grande fermento in casa Ferrari.
Un nuovo anno lavorativo stava per iniziare, e i nostri genitori erano carichi. Papà avrebbe continuato a lavorare a scuola, con qualche ora in meno e lo stipendio dimezzato. Avrei dato una mano io, continuando a sponsorizzare marchi del calibro di Pandora e Nike. Portavo qualche soldino in più a casa grazie al mio lavoro di influencer. Tutto sembrava andare nel verso giusto, per quanto le difficoltà stessero minando la nostra normale serenità. La scelta dell'Università si faceva imminente, ma non ero in grado di riflettere a mente lucida in quel periodo riguardo al mio futuro. Nonostante tutto, i miei genitori sembravano pronti a ritornare a lavorare. Sahara era talmente felice di essersi fidanzata con Lorenzo che nulla ormai poteva più toccarla, e Jessica....
Beh, lei era soltanto una bambina. Non era a conoscenza dei tanti problemi che c'erano in casa e delle difficoltà della vita. Ma era meglio che si godesse appieno il periodo spensierato dell'infanzia, che poi non sarebbe più ritornato. Ormai la Nazionale aveva terminato le Qualificazioni per gli Europei del mese di Settembre, ed i giocatori si apprestavano a tornare a giocare nei loro club. Quel Giovedì mi sarei recata nella mia Roma, per incontrare Zaniolo. Sì, perché io ed io ragazzo dovevamo assolutamente incontrarci. Non avevo parlato a Federico dell'aborto, e avevo deciso che non lo avrei mai fatto. Volevo soltanto che Zaniolo sapesse che di lui non poteva importarmene di meno. Dopo aver risolto quella fastidiosa situazione, sarei tornata alla mia normale relazione con Federico. Niente avrebbe più potuto turbare la nostra unione.
Di sicuro le cose fra noi sarebbero andate in discesa.
L'aborto era un segreto che avrei tenuto soltanto per me, fino al resto dei miei giorni. Un segreto pesante e fastidioso, che mi aveva portata a piangere per diverse notti. Ma non potevo portare indietro quel bambino volato in cielo troppo presto, né cambiare la mia opinione in merito. Troppo giovane per avere un figlio. E troppo immatura per avere il coraggio di tenerlo. Federico non avrebbe mai dovuto saperlo, perché se lo avesse scoperto di sicuro sarebbe andato su tutte le furie. E io non potevo permettermelo. Non nel momento in cui stavo provando a rimettere apposto le cose nella mia vita.
Mi sarei ritrovata a fine Settembre a festeggiare due mesi di relazione con Federico, le difficoltà lontane.
Si, sarebbe andata proprio così.
E furono questi i pensieri che quella mattina mi fecero alzare, decisa più che mai a prendere quel treno per Roma e mettere in chiaro le cose con Zaniolo.
E poi, chissà, avrei anche visitato nuovamente la mia amata Città Eterna.....
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𝙃𝙄𝙎 𝙎𝙈𝙄𝙇𝙀 || Federico Chiesa (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora