𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝙇𝙓𝙑𝙄𝙄. ⚽💙

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"Certe volte
c'innamoriamo
delle aspettative
e non delle
persone."
















I giorni passarono tranquilli nella mia Milano.
Per tutto il tempo, non la smisi di pensare a quelle rose e a chi me le poteva aver fatte consegnare.
Tra me e Federico non cambiò nulla.
Continuammo a sentirci con la stessa frequenza di sempre.
Decisi di non chiedergli più nulla circa Benedetta o il suo comportamento scostante degli ultimi tempi.
In fondo, avrà avuto le sue buone ragioni.
Per quanto mi sforzassi di non pensare a lui, alla fine finivo sempre a pensare ai suoi profondi occhi castani e al suo sorriso che tanto mi aveva conquistata.
Per me era impossibile non pensare al ragazzo.
Ogni giorno che passava per me diventava tutto più noioso e banale senza di lui.
Ma mi ero promessa che non mi sarei fatta sottomettere.
Non avrei fatto la sottona, considerando un ragazzo che invece sembrava avere la testa altrove negli ultimi tempi.
Quanto a papà, la chemioterapia stava iniziando a provarlo.
Vederlo quasi senza più capelli stava iniziando a farmi soffrire.
Si vedeva che non era più il papà con tanto sprint che io, Jessica e Sahara avevamo conosciuto fino a quel momento.
Si era persino addormentato durante la partita del suo amato Napoli.
In altri tempi, non sarebbe mai accaduto.
Era segno che era stanco e provato da quelle cure che lo tenevano in vita.
Mamma ormai era diventata una supereroina.
Si occupava di pulire, cucinare, stirare, e anche di aggiustare gli oggetti quando si rompevano.
Quello era compito di papà, almeno fino a quel momento.
Non potevo aiutare molto in casa, ma negli ultimi tempi avevo imparato a cucinare in modo discreto e anche a pulire le stanze accuratamente.
Era come se fossi in cerca di riscatto.
Verso la vita, verso Federico, verso tutti.
Mi ero impegnata davvero molto, visto che ci tenevo a dimostrare al ragazzo che potevo essere anche una brava donna di casa se lo avessi voluto.
Ma la verità è che se lo avessi voluto sarei potuta essere qualsiasi cosa.
Non capivo perché dovessi cambiare per piacere completamente a Federico.
Quello che era cambiato negli ultimi tempi era sicuramente lui, non io.
Mi mancava il ragazzo carino e gentile che non faceva altro che coccolarmi e farmi complimenti.
Ma sapevo che prima o poi avrebbe iniziato a vedermi così come mi vedevo io.
O forse, avrebbe iniziato a farlo.
Era tutto parte di un lento ed inesorabile processo, che forse ci avrebbe portati a lasciarci.
Ma io, quando pensavo a un mio ipotetico figlio, in esso vedevo solo e soltanto gli occhi e il sorriso di Federico.
E ciò non sarebbe potuto cambiare.
Mai. Ormai il mio cuore e la mia anima appartenevano a lui.
_________________________________________

Era passata più di una settimana da quando avevo visto Federico per l'ultima volta dal vivo.
Mi mancava da morire, ma non l'avrei dato a vedere.
Quel Sabato, avevo prenotato il parrucchiere.
L'inizio della mia piccola e personale trasformazione.
Avevo deciso che mi sarei tinta i capelli, o meglio, una ciocca.
Non mi ero mai tinta i capelli in vita mia, legata com'ero al mio color cioccolata.
Era capitato che mi fossi schiarita alcuni ciuffi, ma nulla di più.
Quel giorno, invece, mi sarei semplicemente tinta il ciuffo davanti.
Avrei lasciato tutti i capelli dello stesso colore, tranne che il ciuffo che ricadeva sugli occhi.
Mi divertiva quella possibilità, e credevo di essere molto più carina in quel modo.
Chissà come avrebbe reagito Federico?
Non lo sapevo, e francamente non mi interessava.
Appena entrata nel salone, sorrisi al mio riflesso nello specchio.
E adesso chi poteva più fermarmi?

Qualche ora dopo, i capelli furono finiti.
Ero soddisfatta del risultato finale, tanto che mi scattai un selfie e lo pubblicai sul mio seguitissimo profilo Instagram.

Ero soddisfatta del risultato finale, tanto che mi scattai un selfie e lo pubblicai sul mio seguitissimo profilo Instagram

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𝙃𝙄𝙎 𝙎𝙈𝙄𝙇𝙀 || Federico Chiesa (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora