Egon
Baram Verlain camminava davanti, seguito da Egon e Kai; Zora e Orestes chiudevano la fila.
L'uomo li aveva condotti verso ovest, lontani dal porto, in una zona che Egon non aveva ancora visto.Lì la natura prevaleva sulle costruzioni e le case erano villette basse nascoste in giardini mediamente curati. Alle spalle della sfilza di ville si estendeva la boscaglia che proseguiva fino all'entroterra, lontano dal mare.
Quella era una zona ricca ed Egon non si sorprese quando Baram svoltò nel vialetto di una villa modesta, ma pulita. L'uomo tirò fuori dal soprabito un mazzo di chiavi di bronzo e scelse la più lunga.
«Fate piano, mia moglie e le mie figlie stanno dormendo» intimò.
Gli altri annuirono e Baram aprì la porta della sua villa.
«Venite, il mio studio è al piano di sotto. Lì potremo discutere.»Egon lo seguì senza indugio. Quando Baram aveva detto che la nave non era sua i suoi occhi erano rimasti fissi, il suo respiro regolare, il suo cuore calmo. Non aveva mentito. Perciò, adesso Egon non aveva motivo di dubitare dell'uomo.
Lo scantinato era una sola unica stanza enorme piena di scartoffie e umidità.
Egon si gonfiò le narici dell'odore di umidità e polvere che gli era sempre inspiegabilmente piaciuto, nell'aria c'era anche un profumo sottile di inchiostro e pagine e poi... Egon si girò e trovò Zora dietro di sé.Lei aveva gli occhi bassi sui gradini che stava scendendo e non si accorse del fatto che lui l'avesse guardata.
Meglio così.
D'altra parte, Egon trovò assurdo che sebbene la conoscesse da nemmeno due giorni, riusciva a distinguere chiaramente il suo profumo tra molti. Inconfondibile.Baram aumentò l'intensità delle lampade a olio, poi ne prese una e la accostò a un enorme libro mastro, poggiato su un tavolo disordinato e aperto più o meno a metà.
«Ecco, leggete pure» disse a Egon che gli stava col fiato sul collo.
La salamandra fece scorrere velocemente gli occhi sui nomi delle navi che erano segnate, il pagamento riscosso e la firma di Baram.La metà delle merci arrivate era ai limiti della legalità, ma della kalyah non c'era traccia.
Egon focalizzò l'attenzione sui numeri incolonnati a sinistra e riconobbe che erano orari.
«Voglio vedere gli elenchi di tutte le partenze nelle ultime dodici notti» disse.
Baram fece scorrere il dito su una lista di nomi che si ripetevano di frequente sulle pagine. «Ecco qui» fece l'uomo, «la nave arrivata a Valdris sarebbe dovuta partire da qua in una di queste notti... Ma come vedete le navi segnate sono tutte tornate al mio porto. Nessuna esclusa.»Era vero. C'era una data e un orario di partenza, ma anche una data e un orario di rientro per ciascuna nave.
«Sciocchezze» disse Kai, «come facciamo a sapere che non è stato Talon a firmare per il passaggio di quella nave?»
Baram lo guardò afflitto, poi chiuse gli occhi e sospirando premette un ghirigoro in legno della decorazione sul bordo del tavolo. Si sentì un 'click' e poi un cassetto nascosto comparve dal nulla.L'uomo tirò fuori un malloppo di fogli legati con un filo di spago, dunque lo sbatté sul tavolo davanti a Egon.
«Confido nella vostra discrezione» blaterò Baram.
Egon sgranò gli occhi, le sue dita sfogliarono veloci la pila di fogli firmati da Talon.
«Armi, droghe, polvere da sparo... Tutta la merce illegale che entra o esce dal mio porto con l'autorizzazione del generale è riportata lì, insieme al nome della nave che la trasporta» concluse l'uomo.
«E il re non ne sa niente...» commentò Kai.
Baram ridacchiò. «Certo che no! Il re si fida del generale.»Egon scosse la testa e restituì il plico al suo possessore. Della nave incendiata non c'era il minimo cenno.
«Trovato niente?» lo canzonò Baram.
Egon gli lanciò uno sguardo truce. «Potrebbe esservi sfuggita» ipotizzò.
«Ragazzo» Baram sospirò stanco, «ogni nave che entra nel mio porto deve pagare una tassa... Credi che mi farei sfuggire del denaro?» puntò i pugni sul tavolo, imponendosi forse per la prima volta in quella sera.
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Ignis - Elementali Vol.2
Viễn tưởng[COMPLETA] Sono passati due anni dalla liberazione di Valdris, due anni da quando Egon Merrior veste i panni del Lord del Palazzo del Fuoco. Ma i giorni festivi e tranquilli finiscono nel momento in cui riceve una comunicazione reale da Atlas: una n...