Egon
Qualcuno gli gridò dietro degli insulti irripetibili, mentre correva lungo il limitare della strada alzando una quantità spropositata di acqua sporca sui passanti.
Dopo essersi assicurato che la casa di Zora fosse vuota, coprì la distanza tra il suo alloggio e la bottega di Clove nella metà del tempo che avrebbe impiegato normalmente. E quando arrivò la bottega era aperta.
Il campanello sulla porta suonò violento appena Egon la spalancò.
«Clove?!» chiamò, «Zora è qui?»
Una folata d'aria lo colpì dritto in faccia e lo sbatté fuori dal negozio.Ma che cazz-...
Clove si palesò dietro la porta, di nuovo chiusa, ed Egon notò le dita della ragazza ancora unite a formare un triangolo con gli indici sovrapposti per disegnare una linea orizzontale parallela alla base. Era stata lei a sbatterlo fuori.
Egon ringhiò, letteralmente, e provò ad aprire la porta con tutto il suo peso, al che Clove spedì un'altra generosa quantità d'aria contro di lui.
«Hai una bella faccia tosta a presentarti qui, bastardo» commentò la ragazza.
Certo, che per essere silfide solo a metà aveva un enorme potere sul controllo dell'aria!
«Deduco che Zora ti abbia detto tutto» con una spallata sfondò il chiavistello e si precipitò nel negozio.
Clove sgranò lo sguardo. «È quello che fanno le amiche!» agitò le mani nell'aria per prepararsi a un altro attacco, «Sai che altro fanno le amiche? Si guardano le spalle dagli stronzi che le abbandonano!»Il vento lo colpì nel fianco e gli piegò le ginocchia.
Non aveva niente contro Clove... Ma Freya era più terribile.
«Io non l'ho abbandonata» urlò controvento e si spinse fino a Clove, lei provò a indietreggiare, ma Egon fu più veloce e le afferrò i polsi così da indirizzare il potere della ragazza lontano da sé. «Tu lo sapevi?» le chiese, combattendo contro la donna che si dimenava.Clove gli diede uno spintone, ma Egon la tenne ferma. «Io so tutto!» fece.
«Allora devi capire che mi ha mentito» il tono arrabbiato lasciò il posto all'evidenza e sebbene ogni parte del suo spirito fosse debole, la presa sui polsi di Clove restò ferrea. «Non l'ho abbandonata, è stata lei a usarmi e a riempirmi di bugie.»
Clove capì che liberarsi sarebbe stato inutile, ma non rinunciò a guardare Egon con odio.«Egon» una voce lo distrasse dalla sua lotta di sguardi con Clove.
Orestes era in piedi contro il bancone del negozio, comparso improvvisamente da chissà dove.
«Lasciala andare. Ora» incrociò le braccia sul petto e tutti i suoi muscoli da cacciatore guizzarono.Egon fece come gli aveva chiesto e Clove sospirò.
«Io le avevo detto di non farsi coinvolgere da te in questa storia!» sbottò la donna, «Le avevo detto che era pericoloso! Ma Zora è testarda ed era convinta che tu l'avresti aiutata!»
Il suo indice accusatore puntò dritto contro Egon come una freccia avvelenata.«L'ho fatto! E avrei continuato a farlo se lei fosse stata sincera con me!»
Clove alzò le braccia all'altezza dei fianchi. «Ma come puoi pretendere che lo fosse dopo tutto quello che le salamandre le hanno fatto?!» gridò.
«Di certo non mi aspettavo che mi dicesse tutto e subito! Ma almeno prima di...»Si bloccò. Chiuse gli occhi e inspirò lentamente.
«Prima di?» lo incalzò Clove.
Se sapeva tutto, poteva anche rispondersi da sola; il conflitto con se stesso era una tortura già sufficiente.
Non riusciva a capacitarsi del fatto che Zora fosse stata la persona che gli avesse causato tanto dolore, e nonostante ciò non poteva odiarla.
Non la odiava.
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Ignis - Elementali Vol.2
Fantasy[COMPLETA] Sono passati due anni dalla liberazione di Valdris, due anni da quando Egon Merrior veste i panni del Lord del Palazzo del Fuoco. Ma i giorni festivi e tranquilli finiscono nel momento in cui riceve una comunicazione reale da Atlas: una n...