Zora
«Ho sentito che ieri sera al vecchio marinaio c'è stato un disguido tra Baram Verlain e lord Merrior.»
Madre Alys armeggiava con del cibo e un cesto di vimini in un anfratto del suo nascondiglio.
Zora rimase sulla soglia della stanza, temendo di darle fastidio. Quando la donna era di cattivo umore non era mai una buona idea starle tra i piedi.«Ah, sì?» le chiese cauta, «Cos'è successo?»
Madre Alys gracchiò una risatina e alzò lo sguardo su di lei. «Speravo me lo dicessi tu! Mi hanno detto che eri lì... E che ti sei fiondata fuori dalla taverna per inseguire la salamandra.»Zora sgranò gli occhi.
Bene.
Adesso aveva proprio voglia di conoscere l'informatore di Madre Alys e di andare a farci quattro chiacchiere.
Non voleva nascondere alla donna il suo accordo con Egon, ma se Madre Alys avesse scoperto il suo piano, le avrebbe detto di lasciar perdere, che le salamandre erano un suo problema e che Zora doveva tenersi il più lontano possibile da loro.Perciò, si chiuse nelle spalle e sospirò. «Non è come credi. Ero in compagnia... e quando abbiamo visto le salamandre ce ne siamo andati» poi mise su un'espressione innocente. «Mi hai detto di non immischiarmi con gli Elementali.»
Madre Alys arricciò le labbra, la smorfia che assumeva quando doveva valutare una bugia, o una verità.
Ma alla fine espirò pesantemente e disse solo: «Eri con il cacciatore?»
Zora annuì. «Sì.»
La donna alzò un angolo delle labbra e poi prese a riempire il cestino ancora una volta.
Zora scosse la testa. «Non c'è niente tra di noi!» sbottò, «È mio amico e io non sono il suo tipo.»
Madre Alys scosse la testa. «Ma certo, bambina mia... Dico solo che dovresti uscire di meno con lui e di più con qualcun altro. Il figlio del signor Luk, per esempio! Quel vecchio stravede per te; non vede l'ora di darti in moglie a suo figlio!»
Zora rabbrividì e contorse la bocca in una smorfia di disgusto. «Per carità...»La donna la guardò accigliata. «Cos'ha che non va quel ragazzo?»
Lei si sentì quasi in colpa. «Non ha niente che non va... Non lo conosco, è un mercante, non è mai a casa. Se anche volessi non potrei uscire con lui» distolse lo sguardo dagli occhi grandi della donna, un po' imbarazzata. «Non mi interessa il matrimonio» aggiunse.Matrimonio.
Rabbrividì. Non voleva pensare a quanto era stata vicina a sposarsi, una volta. Una vita fa. Quando l'amore era ancora una cosa semplice.Madre Alys non notò la tempesta nei suoi occhi, era troppo distratta dal secondo cesto di vimini che stava preparando. «Lo dico solo per non farti diventare una vecchia zitella come me» le sorrise civettuola, «hai molte... Ehm... Qualità» balbettò, «se solo ti vestissi con l'abito adatto, potresti...»
«Tu non sei una zitella» la interruppe Zora, «non sei così vecchia. E poi sei bella.»La donna annuì. Di certo non le mancava la stima di sé. Zora sapeva che se avesse virato la conversazione su di lei, Madre Alys l'avrebbe lasciata in pace.
E, infatti, così fu.
Madre Alys non voleva essere inopportuna; in cuor suo, Zora capiva che tutto ciò che diceva era per il suo bene. Uno strano modo di prendersi cura di lei.
Questo era uno dei motivi per cui non poteva abbandonarla al suo destino con le salamandre. Perché gli Elementali non erano un problema solo suo. Zora aveva un conto in sospeso con quegli esseri e un debito nei confronti di Madre Alys.
Se non fosse stato per lei, adesso Zora si sarebbe trovata a vagare nel regno di Kal, o peggio, nel limbo di El delle anime perdute.
Invece, Madre Alys l'aveva ripescata mezza morta in riva al mare due anni prima, l'aveva rimessa in sesto e le aveva insegnato come sopravvivere in quel regno corrotto. Insomma, le aveva salvato la vita due volte e se c'era qualcosa che Zora poteva fare per lei, allora l'avrebbe fatta.
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Ignis - Elementali Vol.2
Fantasy[COMPLETA] Sono passati due anni dalla liberazione di Valdris, due anni da quando Egon Merrior veste i panni del Lord del Palazzo del Fuoco. Ma i giorni festivi e tranquilli finiscono nel momento in cui riceve una comunicazione reale da Atlas: una n...