"Chi è Elda?"
David si gira verso di me e mi ammonisce "Anna..."
"Che c'è? È ovvio che lei centra qualcosa, no?" gli dico, prima di ripetergli ancora una volta la storia dell'appuntamento mancato.
"Come ti ho detto, non la conosco" ripete serio, e forse anche un po' stufo. "Però, non posso mentirti" afferma, catturando per bene la mia attenzione. "Come te, ho sospettato qualcosa dopo la tua scenata in ufficio".
Gli faccio una leggera smorfia, mentre lui socchiude gli occhi per prendermi in giro.
"Quindi? Cosa hai scoperto?" chiedo impaziente, mentre le luci delle cinture smettono di essere illuminate, segnale che posso togliermela.
"Niente" dice alzando le spalle, chiamando lo steward. "Puoi portare il pacco che ho imbarcato con la valigia?" gli chiede. Il ragazzo annuisce e velocemente ritorna in stiva.
"In che senso niente?" riprendo il discorso.
"Nel senso che l'ho fatta seguire, ho fatto fare ricerche, per assicurarmi che non avesse niente a che fare con Katie. Il risultato è che non ha niente a che fare con lei."
"Ah" sospiro rilassandomi sulla poltroncina. Questa cosa però continua a frullarmi per la testa. I conti non mi tornano. Peter, penso. Devo chiedere a lui, mi decido.
__________________________
"Ecco a lei Mr Lockwood" dice lo steward con il pacco che aveva richiesto David.
"Grazie, potete richiudere le tendine, non avremo bisogno di altro". Il ragazzo annuisce e chiude le tendine color panna che ci separano dal resto dell'equipaggio.
"Vedo che ti sei già sganciata" mi dice passando il suo sguardo dalle mie labbra, fino a mio bacino.
"Mm-mm" annuisco, senza capire dove voglia arrivare.
"Bene" asserisce serio, togliendosi anche la sua cintura.
Si gira verso di me. "Aprila" mi dice porgendomi la scatola nera. Ha un bellissimo nastro in seta, sistemato a fiocco, che sciolgo.
Non so esattamente cosa mi aspettassi di trovare, ma all'interno trovo dei piccoli cioccolatini. La mia mente continua ad essere confusa, David non è certo il re dei romantici. È abbastanza strano come regalo.
"Li ho fatti arrivare dalla Svizzera" dice, senza aggiungere altro.
"Oh!" , sono ancora incerta sulla reazione che io debba avere. "Beh, sembrano buonissimi" rispondo, mentre a questo punto decido di prenderne uno. Infilo la mano nella scatola, diretta verso un piccolo cioccolatino, rotondo e fondente.
Ma, mentre sto per prenderlo, David mi blocca con forza il polso.
"Oh no" dice sollevando le labbra, "non è così che li assaggeremo". Ah.
Riguardo ancora una volta la scatola e poi sollevo allora il mio sguardo verso di lui.
"E come li assaggeremo?" chiedo allora.
"Mmm" dice togliendosi la felpa, rimanendo solo con la t-shirt bianca, "ho pensato di fare un gioco.."
Ormai lo conosco troppo bene, e quando inizia con queste premesse non so mai come andrà a finire.
Mi sfila dalle mani il nastro nero, che usa per bendarmi gli occhi.
Oddio, prima o poi impazzirò con quest'uomo.
"Iniziamo?" mi chiede, mentre so che freme dalla voglia di cominciare, esattamente come me.
Sento la sua mano prendere qualcosa nella scatola, e poi avvicinarsi alla mia bocca.
STAI LEGGENDO
Fidati di me
ChickLit[COMPLETA. IN REVISIONE] Anna arriva a New York delusa dalla vita, dall'amore e dall'amicizia. Insomma, deve ricostruirsi una nuova vita e dimenticare il passato. Qui incontra David: "Fidati di me", le dirà più volte. Ma farà bene a fidarsi? È giov...