39 - Christopher

4.8K 264 156
                                    

Io e David ci svegliamo verso le sette del mattino, lui per la solita corsa, io obbligata a seguirlo. Mi alzo lentamente dal caldo del letto e vado verso il bagno.

"Non ci credo che ti amo talmente tanto da seguirti" gli dico mentre mi faccio una coda davanti allo specchio.

"Non fare la pigra" mi dice dandomi una leggera pacca sul fondoschiena.

David indossa velocemente una tuta grigia con cappuccio, e io dei leggings imbottiti e una felpa extra large azzurrina. Con gli occhi che ancora faticano ad aprirsi, mi infilo le scarpe da ginnastica. Prima di scendere do un'occhiata all'agenda. Oggi sono piena di cose da fare, tra tre ore verrà quel pazzo di Mark a prendermi per provare il vestito. Per fortuna, o per sfortuna, ci sarà anche Mercedes. Mentre al pomeriggio ho promesso a David che l'avrei accompagnato in tribunale all'udienza del divorzio.

Prendiamo l'ascensore e scendiamo, mentre già mi sto pentendo di avergli detto di sì. Però non potevo fare altrimenti. Insomma, me lo ha chiesto ieri sera, a petto nudo, prima di andare a letto. Cosa potevo dire? No?

"Ma quel ragazzo non c'è mai?" mi dice David indicando l'ufficio di Jeff. D'altronde il palazzo è suo...

"Prima o poi scoprirai anche tu dove va la sera" dico ridendo, sapendo che prima o poi Mercedes dovrà confessare.

Usciamo e il freddo mi gela improvvisamente il viso. Iniziamo bene, penso. Ci riscaldiamo facendo un po' di stretching all'ingresso del parco e poi velocemente iniziamo a correre, anche per stemperare il freddo. Partiamo dalla zona sud di Central Park, per poi proseguire verso la costa del New Jersey, passando per Greenwich fino alla Lower Manhattan. Arrivati qui sono stanca morta e prego che sia finita qui, che sia il momento di farci una bella colazione vista Brooklyn, ma no. Lo guardo implorante, sperando funzioni.

"Dobbiamo anche tornare indietro" mi dice David baciandomi delicatamente sulle labbra.

"Oddio" sospiro con il fiato mozzato, "ma fai questo percorso ogni giorno?"

"Quasi. D'altronde devo tenermi in forma per te Anna", mi dice facendomi l'occhiolino.

Giro gli occhi, ormai abituata alla sua sfacciataggine. L'unica cosa positiva di questa corsa è la possibilità di vedere New York che si sveglia, una città immersa nella neve e ricca di cose che si scoprono ogni volta.

____________________

"Dio" ansimo in ascensore una volta tornati. Non penso di aver mai fatto tanta attività fisica come oggi in vita mia.

David mi prende il viso tra le mani spingendomi leggermente verso il fondo dell'ascensore e mi bacia, togliendomi quel poco di fiato che mi rimaneva. Tocco il suo corpo ancora caldo dalla corsa e mi lascio travolgere.

Quando si stacca do un'occhiata allo specchio, e vedo me stessa completamente paonazza, con i capelli scombinati. Velocemente cerco di sistemarmi la coda e di riprendere un colorito normale.

"Guarda che sono abituato a vederti così, e sei sexy da morire", mi dice mentre entriamo in casa.

"Ho i miei dubbi" rispondo seriamente.

"Allora facciamo in modo di levarteli dalla testa". Velocemente si leva la felpa e mi solleva da terra, portandomi verso la doccia. Quest'uomo è instancabile.

_________________________

Sono le dieci meno cinque quando scendo e incontro i fratelli Hammes. Dopo la doccia, David era scappato in ufficio, mentre io mi sono portata avanti con il prossimo articolo, facendo un paio di telefonate in redazione.

"Anna! Buongiorno", mi dice Mark dandomi una tazza di Starbucks con un mega cappuccino all'interno.

"Buongiorno ragazzi! Siamo pronti?", dico entrando in auto. John invece sale sulla sua Range Rover pronta a seguirmi.

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora