Una volta lasciato David in ufficio, impegnato in una difficile conversazione telefonica con un cliente russo, ritorno al mio piano. Ho le idee ben chiare su quello che voglio fare.
Appena le porte dell'ascensore si aprono mi fiondo nel mio ufficio, chiudendomi la porta alle spalle. Non che questo aumenti la mia privacy, dato che ho solo delle vetrate che mi separano dagli altri, e non dei muri veri e propri.
Mi siedo e riapro il laptop che avevo lasciato sulla scrivania.
Elda Jenning è quello che digito su Google.
E ora non mi resta che vedere ciò che carica la pagina. Se ci sarà qualcosa di sospetto spero di accorgermene. Il primo risultato che trovo è l'articolo How to protect your baby, che era arrivato al secondo posto la settimana scorsa, proprio dietro di me. Lo apro e leggo. Si tratta di un articolo sull'inverno e la sicurezza dei bambini durante i primi mesi di vita. Fin qui niente di strano.
Scrollo ancora la pagina, trovandomi di fronte ad un'altra serie di articoli, tutti sul lifestyle. Si passa dallo sport alla meditazione, fino alla cucina. Non trovo riferimenti particolari a qualcosa che mi possa interessare.
Passo ora alla ricerca di immagini per Elda Jenning.
Non sono molte le foto che compaiono che rappresentano la ragazza che ho visto. Ma mi concentro su quelle che vedo. Niente di particolare. Tre foto sono selfie, caricati su social networks. Un paio sono foto che riportano al sito del New York post, e infine un paio di foto di gruppo. La prima è in un parco, che non riconosco. La seconda è... in ufficio. Per quanto possa essere normale per un'altra persona, è di certo particolare vederla immortalata qui. Mi sembra una foto di Natale, le persone si trovano vicino alla zona di ristoro, dove ci sono tutte le foto con le celebrità. Riconosco pochi dei colleghi che sono ritratti con lei. Ma ho memorizzato le facce, in questo modo, se ne capiterà l'occasione, potrò chiedere a loro qualche informazione.
Continua però ad esserci qualcosa che non mi convince. Chiudo innervosita il laptop.
Le foto di questa ragazza, così come il messaggio che mi ha inviato, che comunque non sembrava particolarmente carico di tristezza, non coincidono con la versione reale di Elda. Entrambe le volte in cui ho avuto la possibilità di vederla, sembrava avere lo sguardo carico di dolore.
Ma è il momento di dover considerare un'ipotesi che per ora ho cercato di non esternare.
E se la donna che mi minaccia fosse lei? E se David mi avesse mentito, dicendomi di non conoscerla?
Dio, la testa mi sta esplodendo. Non so più cosa pensare. Lo so che me lo ha giurato. Non la conosco, mi ha detto. Lo so che mi ha detto che mi devo fidare. Ci siamo promessi la verità, mi ha guardata negli occhi.
Ma poi ecco lo spettro che ritorna. La faccia di Giulio compare nella mia mente a ricordarmi che le bugie a volte sono così facili da dire.
David non è Giulio, mi dico cercando di eliminare l'immagine dalla mente.
Penso che se continuo a torturarmi in questa maniera, diventerò pazza.
Però una cosa la devo fare.
Riaccendo tutto. Google.
Elda Jenning, David Lockwood.
Se si conoscono, se è uno dei famosi passatempi di David, qualcosa uscirà.
I primi risultati che escono sono informazioni su David, le stesse che avevo letto quando l'avevo conosciuto.
Niente di nuovo.
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Fidati di me
ChickLit[COMPLETA. IN REVISIONE] Anna arriva a New York delusa dalla vita, dall'amore e dall'amicizia. Insomma, deve ricostruirsi una nuova vita e dimenticare il passato. Qui incontra David: "Fidati di me", le dirà più volte. Ma farà bene a fidarsi? È giov...