17 - Mi fido di te

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"Anna" sento.

Mi sveglio e trovo David seduto al bordo del letto mentre mi accarezza i capelli. Ha un pantalone della tuta e una felpa con il cappuccio.

Il ricordo della notte mi fa sorridere, e mi dispiace abbia già coperto il corpo che avevo così tanto amato e toccato fino a qualche ora prima.

"Buongiorno", mi dice premendo le sue labbra sulla mia fronte, con un mezzo sorriso.

"Che ore sono?" chiedo addormentata.

"Le sei e mezza" mi risponde mentre si alza e si infila un paio di scarpe da ginnastica.

Lo guardo confusa, "Dove vai?" gli rispondo mentre mi copro con in lenzuolo, dopo aver visto che indosso solo gli slip.

"Mmm, mi piacevi più prima" fa una faccia dispiaciuta. "Vado a correre" mi dice, "Vuoi venire?" chiede mentre finisce di allacciarsi le scarpe.

"Tu sei pazzo" gli rispondo.

"Fai così tante storie anche con il tuo istruttore di yoga?" mi chiede mentre chiude la cerniera della felpa.

"Come?"

Decide di non rispondere alla mia domanda, "Sarò di ritorno con la colazione prima che ti sveglierai" mi dice baciandomi. Esce dalla camera da letto e lo sento prendere l'ascensore.

Sono troppo stanca per pensare a come faccia a sapere del mio corso di yoga e decido che ci penserò dopo almeno un'altra ora di sonno.

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Apro gli occhi e il mio cellulare segna le sette e mezza. Vedo un messaggio di Mercedes che mi chiede novità su David e uno di Mark che invece mi chiede se avessi voglia di accompagnarlo a scegliere il vestito la prossima settimana. Poso il telefono sul comodino, decidendo che avrei risposto dopo ai miei due amici. Avrei voluto continuare a dormire, ma voglio approfittare del fatto che David non sia ancora tornato per darmi una sistemata. Ho un bisogno urgente di farmi una doccia. Scendo dal letto e mi fiondo sotto la doccia, appena sento l'acqua bagnarmi i capelli, inizio a pensare alla notte passata con David, e di quanto io, ora, senta ancora di più il bisogno di stare con lui.

Dopo qualche istante sento la porta del bagno aprirsi e vedo David rientrato dalla corsa che si sfila la maglia sudata, permettendomi ancora una volta di guardare il corpo scolpito.

Mentre si toglie anche il resto dei vestiti si avvicina alla doccia, ed entra.

"Pensavo dormissi ancora" mi dice avvicinandosi, facendomi poggiare la schiena sul vetro, "meglio così" sorride maliziosamente.

"Come fai a sapere del mio corso di yoga?" gli chiedo ora, prima che mi faccia perdere completamente i sensi.

"Veramente vuoi discutere di questo ora, Anna?" dice mentre i capelli neri iniziano a bagnarsi e mi guarda con aria di sfida.

"Mi hai fatto seguire?" continuo, sapendo di poter mantenere la mia posizione ancora per poco.

"Sono abituato così" risponde senza rendersi conto di quanto strano sia il suo comportamento.

"Se volevi sapere qualcosa, bastava che tu me lo chiedessi" rispondo severa.

"La prossima volta lo farò" mi risponde afferrandomi e tirandomi a lui, "ma adesso ho altro in mente" mi dice prima di iniziarmi a baciare.

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David aveva portato due cappuccini e due brownies al cioccolato da Starbucks, e ora stavamo facendo colazione seduti sugli sgabelli della cucina.

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora