Capitolo 42

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"Y/n... Y/n... alzati!" le bisbigliava Regulus all'orecchio, mentre le accarezzava i capelli. Era seduto sul letto di Y/n, con i piedi poggiati alla scaletta. "Buogiorno" disse lei, assonnata. "Hai dormito un bel po', eh?"
"Mah, che ore sono?"
"Le 9. Tra un'ora dobbiamo essere in giardino, perché inizia la partita. Adesso ti alzi, però!" disse Regulus, per poi prenderla in braccio e portarla giù dal letto. Le passò un caldo maglione con motivi geometrici e un paio di jeans, anche se questi si sarebbero bagnati subito nella neve. Y/n si preparò in una ventina di minuti, e in tutti questi Regulus rimase fuori dalla porta come una sentinella ad aspettarla. Una volta che lei ebbe finito, si recarono entrambi a fare colazione, trovando il tavolo vuoto. Mangiarono della buonissima torta, e tornarono in camera insieme per prendere le ultime cose necessarie: cappello, sciarpa, guanti, e una bella fotocamera magica.

"Eccoci! Abbiamo anche una fotocamera! " urlò Y/n tutta imbacuccata, sventolando in aria la macchina fotografica. Si unirono a Remus, e si organizzarono nel seguente modo: appena la partita sarebbe cominciata, Regulus e Remus lanciavano palle di neve verso il campo nemico, mentre Y/n costruiva una "trincea" con la neve che veniva lanciata.
Appena la battaglia cominciò, tutto andò secondo i piani; i ragazzi lanciavano, e Y/n costruiva.
Dopo poco, lei finì la barriera, e con un sonoro: "Dietro!" ed un gesto della mano, fece capire ai combattenti che quello era il momento di muoversi. Remus si girò e si accucciò subito dietro alla neve; Regulus, invece, camminò all'indietro e non vide la barriera, buttando giù gran parte. Cadde lui stesso per terra, ma, competitivo come sempre, si alzò di scatto, si nascose dietro alla barriera e la rattoppò con la neve che trovò nei paraggi. Nel mentre, Y/n e Remus di erano messi a lanciare palle di neve, a tutto andare addosso ai tre avversari, che combattevano coraggiosamente senza nessuno strumento di protezione.
La partita occupò tutta la mattina: Regulus prese James dritto sul naso; il Grifondoro, come risposta, lanciò a sua volta senza mirare, ed infatti la palla beccò Y/n in mezzo alla fronte. Regulus, tutto preoccupato, le chiese: "Tutto bene? Ora gliela faccio pagare io!"
"Regulus non mi sono fatta nulla! È solo un po' di neve, dai!" rispose lei raggiante come sempre. Alla fine, nessuno vinse, dato che non sapevano come stabilirlo e come segnare i punti.

Quando rincasarono, trovarono un bel piatto di pasta. Durante il pranzo, i ragazzi parlarono di quanto accaduto nel mattino, enfatizzando le parti più divertenti.
Che divertimento, le giornate d'inverno!

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