Capitolo 30

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Y/n si mise nel letto, e, mentre cercava di addormentarsi, le venne in mente una cosa: dove erano Sirius e Peter? Era più che sicura di aver visto solo un cervo. Il topo si poteva anche confondere, ma il cane nero sarebbe stato visto senza problemi. Stette a rigirarsi nel letto, pensierosa, finché non si addormentò.

Il mattino successivo erano tutti negli spalti del campo di Quidditch. Y/n era con Regulus fuori dagli spogliatoi. Lei aveva già raccontato i suoi timori a Regulus; lui si era abbuiato un po' e aveva detto: "Stai tranquilla, magari era solo qualche passo più indietro". Una manciata di secondi dopo il professore di volo annunciò: "Tra un minuto nel campo". Regulus guardò Y/n e disse: "Bacio fortunato? Le altre volte ha funzionato". Come prima di ogni partita, Regulus non attese la risposta e, prendendo Y/n e tirandola a sé, le diede un bacio. La salutò dolcemente e si avviò verso il campo con il resto della squadra. I Grifoni erano già in campo, e James aveva uno sguardo di ghiaccio.

La partita iniziò con un sordo fischio; il boccino fu liberato, ma entrambi i Cercatori lo persero subito di vista. Nel mentre, gli altri giocatori si passavano la pluffa, e puntualmente quelli della squadra avversaria la rubavano. Andò avanti così per un bel po' di tempo, finché un giocatore di Grifondoro fece segno nel cerchio più grande. E fu lì che il boccino fece la sua apparizione: Regulus, mentre si guardava in giro cercandolo con lo sguardo, vide il boccino d'oro a poca distanza da lui. Cercò di non farsi notare a James, e con una rapida ma delicata discesa iniziò il suo inseguimento. Il boccino andava veloce, e Regulus fu costretto ad aumentare la velocità. James se ne accorse subito: aveva già un piccolo sospetto, che fu confermato. Si gettò in picchiata verso Regulus, e in pochi secondi si affiancò al Serpeverde. Entrambi allungarono un braccio, tendendo al massimo le dita. Essendo il campo di Quidditch un ellisse, ad un certo punto i due Cercatori avrebbero dovuto virare la scopa; Regulus, sempre attento a tutto, se ne accorse e girò la punta della scopa. James, invece, pensava solo a prendere il boccino: si accorse della curva troppo tardi, e si schiantò contro la solida struttura di legno che componeva le balconate, stracciando il tessuto con cui era coperta la struttura. Regulus continuò il suo inseguimento. Quando capì che non poteva stare tutto il giorno a rincorrere il boccino d'oro, prese una decisione assai avventata: strisciò verso il boccino, così tanto da rimanere attaccato alla scopa solamente con i piedi. Fu estremamente difficoltoso, tanto che dopo una ventina di secondi Regulus cadde dalla scopa. Andava così veloce che la sua "rotolata" gli fece attraversare più della metà del campo. Ma eccolo rinchiuso tra le sue mani: il boccino d'oro.

Beautiful Boy | Regulus BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora