Capitolo 48

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Y/n era senza parole. Poté solo coprirsi la bocca con le mani, ed inginocchiarsi vicino al lettino, poggiando la testa sul petto del suo amato. "È stato attaccato dal lupo mannaro" disse la McGranit. "Purtroppo, ha dei profondi tagli sul busto. Madama Chips e le sue aiutanti hanno provato di tutto, e fortunatamente i tagli sono rimarginati, ma le cicatrici sono irremovibili e alcuni organi situati nella gabbia toracica stanno faticando... creature pericolose, i lupi mannari" continuò la professoressa. Y/n rispose "Grazie", tra un singhiozzo e l'altro e con gli occhi lucidi.

Quando tutti se ne furono andati, rimasero solo Y/n e Sirius vicino al lettino di Regulus.
"Cos'è successo?"
"Non lo so, stavo dormendo"
"Come?"
"Regulus l'aveva immobilizzato, quindi ci siamo potuti concedere un po' di riposo; poi non so, abbiamo solo sentito delle urla che a ripensarci... mi fanno venire i brividi"
Y/n non rispose. Accarezzava il volto di Regulus, sperando di svegliarlo. "Ehm... Lumacorno mi ha detto che possiamo stare qui oggi, ma domani dobbiamo tornare a lezione" disse Sirius dopo un lungo silenzio. "Ah, bene. Gli altri? A che ora sorge il sole?" chiese Y/n. "Sorge verso le 7.30, tra più di un'ora. Ti serve qualcosa? Faccio una corsa a prendermi dei vestiti puliti"
"Un libro, grazie. È sul mio comodino. Se ne vuoi uno anche tu, prendilo" concluse lei, per poi guardare il Grifondoro uscire dalle tende. Una volta solo, Y/n tirò via il lenzuolo dal petto di Regulus, per mostrare le ferite: erano tagli ricuciti abilmente, lunghi tutto il petto. Alcuni continuavano persino sulle braccia. Una volta cicatrizzati, Regulus avrebbe potuto evitare il dolore ogni volta che qualcuno lo abbracciava, pensò Y/n. Si sdraiò vicino a lui, e si mise a raccontare storielle di principesse, maghi e animali fantastici. Cercava di distrarsi da quella situazione a dir poco assurda.

Sirius arrivò di corsa, con due libri in mano e dei vestiti puliti. "Ho preso quello del Quidditch, va bene?" chiese. "Sì, fai pure" rispose lei, per poi aprire la sua lettura ed immergersi in un altro mondo, in una situazione sicuramente più felice della sua.

Verso le 8, si sentì un gran trambusto in Infermeria. Sirius aprì le tendine, mostrando agli amici dove erano. Remus si mise a correre come un lampo, per raggiungere quel maledetto lettino. Appena vide Regulus, una lacrima amara gli rigò il viso e, guardando Y/n, disse: "Non volevo. Adesso non vorrete essere piu miei amici, e onestamente lo capis-". Fu interrotto da Sirius, che lo tranquillizzò con le parole giuste, e Y/n, che miracolosamente si staccò da Regulus e diede un abbraccio a Remus, che ne aveva bisogno. "Alle 8.30 abbiamo lezione, dobbiamo andare. Voi restate qui, giusto?" chiese Peter. Sirius e Y/n annuirono all'unisono, e salutarono gli altri mentre andavano a lezione.

La giornata passò estremamente lentamente; madama Chips passava ogni ora a controllare Regulus, che sembrava intrappolato in un sonno profondo. In realtà, nessuno sapeva che Regulus sentiva tutto. Era bloccato all'interno del suo corpo, l'unica cosa che poteva fare era ascoltare le voci degli altri e provare disperatamente a muoversi. Gli si era spezzato il cuore quando aveva sentito Y/n arrivare durante la notte, e da allora non si era dato pace.

Verso le 4 del pomeriggio, arrivarono i Malandrini, portando con loro i compiti per Sirius e Y/n, che gli erano stati dati dalla McGranit. "Qualcosa di nuovo?" disse Remus, che si sentiva ancora estremamente in colpa. "No, purtroppo. Sembra che stia dormendo, ma non si sveglia" disse Sirius, guardando il fratello con aria preoccupata. Seguì un vuoto silenzio. Nessuno aveva qualcosa da dire; nemmeno James, che era solito fare battute in continuazione, rimase in silenzio con lo sguardo basso.
Si sentirono poi dei singhiozzi. Tutti si girarono verso la povera Y/n, che si coprì il viso con le mani e cercò di non fare rumore. I Malandrini le si avvicinarono con fare fraterno, e le lasciarono una manciata di secondi per dire: "Mi aveva detto di ricordarmi che mi amava, se non fosse tornato". Poi la abbracciarono tutti, in un abbraccio pieno di sofferenza, ma anche speranza e affetto.

Alle 10 di sera, i ragazzi si videro obbligati a tornare nei dormitori, e solo Y/n rimase con Regulus. I Malandrini avevano convinto Sirius a tornare in camera con loro, rassicurandolo ricordandogli che Y/n si sarebbe presa cura di Regulus.
Y/n, stanca morta, si stese vicino a Regulus, e lo abbracciò forte forte, come non aveva mai fatto. Poi si addormentò.
Il ragazzo, nel mentre, sentiva il respiro regolare di Y/n sul suo collo. Quella vicinanza lo spinse a provare ancor di più a liberarsi di quella maledetta forza che lo costringeva all'immobilità. Forse fu l'amore, il forte legame dei due innamorati; fatto sta che, verso le 4 di notte, Y/n sentì Regulus dirle: "Mio amore, ti sono mancato?" con tono calmo, per poi sentirlo muoversi e si stringerla in un abbraccio. Y/n iniziò a piangere dall'emozione, rifugiandosi nella spalla di Regulus. "Oh, Y/n, ho sentito tutto. Mon amour, non ti volevo far preoccupare!" disse lui. "L'importante è averti qui, con me, mentre parli e ti muovi. Vado a chiamare l'infermiera, sarà sollevata anche lei".
Y/n si alzò e si diresse verso l'infermiera, che visitò Regulus e disse che tutto era apposto, ma il ragazzo sarebbe dovuto stare in infermeria per almeno 2 settimane per sicurezza.
Dopo quella lieta notizia, Y/n si riaddomentò, mentre Regulus le accarezzava i capelli dolcemente.

Beautiful Boy | Regulus BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora