Capitolo 36

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"Eccoti, finalmente. Sei qui per il marchio, giusto ragazzetto?" disse un uomo unto e basso. "Umh- sì... il Marchio Nero, giusto?" chiese Regulus, leggermente nervoso. "Sì, giusto. Vado a chiamare il Signore Oscuro, sarà lui stesso a tatuartelo. Il Marchio Nero serve al nostro Signore per richiamarci. Se senti del dolore in quella zona del braccio, e il tatuaggio ondeggia, il signore ti sta chiamando" concluse il mangiamorte. Regulus fu portato in una stanza piccola, buia e dai soffitti molto alti. Lì, era seduta una figura alta e inumana, quasi rettile. Regulus capì subito che quello era Lord Voldemort. "Siediti" disse con voce sibilante. Regulus obbedì, e si sedette su una sedia malmessa. "Giuri che sarai servitore del tuo Signore, io?"
"Giuro" rispose Regulus confuso.
"Giuri che manterrai i miei segreti?"
"Giuro"
"Ed infine, giuri che mi sarai sempre fedele?"
"Giuro" concluse Regulus. Qualcosa, in quella stanza, gli dava il voltastomaco. Se non avesse detto "giuro", sarebbe probabilmente morto. Sentiva sulla fronte goccioline di sudore che scendevano lentamente. Tutti i pensieri furono interrotti dal Signore Oscuro, che urlò con enfasi: "Mosmordre!". Regulus sentì un dolore allucinante, come se il braccio gli stesse bruciando sotto agli occhi. Sentiva quasi il disegno che si tracciava, con una linea di fuoco. Urlò. Non sopportava più quel dolore. Lord Voldemort lo guardò storto e gli disse: "Fa male, piccolo Black? Sai com'è, questo è il prezzo da pagare per avere l'onore di essere una mangiamorte. Ora esci". Regulus non disse nulla. Filò via con una mano sul braccio dolorante.

"Eccoti, Regulus. Ha fatto male?"
chiese il padre. "Emh... no" mentì Regulus. Corse verso camera sua e si buttò sul suo letto, addormentandosi in un battito di ciglia.

"Amos" disse Y/n prima di dormire. "Ti devo chiedere una cosa" continuò. "Dimmi" rispose il fratello con voce assonnata. "Regulus mi ha detto che questa estate non mi potrà scrivere perché i suoi genitori non vogliono... pensi che sia perché io non sono Serpeverde? lo so che è stupido, però..." disse lei, mentre le lacrime le rigavano il viso. "Oh, Y/n..." disse il fratello, avvicinandosi a lei per poi abbracciarla. "Se non sei Serpeverde non è colpa tua... e poi Regulus ti adora, se i suoi genitori non ti adorano che facciano pure. Non sanno cosa perdono" continuò. Stettero lì, in quel puro abbraccio fraterno, per un bel po'. Quando Y/n iniziò a dormire, Amos tornò nel suo letto e dormì anche lui.

Sarebbe stata un'estate difficile, quella.

Beautiful Boy | Regulus BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora