28. MOSTRAMI LE TUE FRAGILITÀ.

105 11 0
                                    

Non ho chiuso occhio e la colpa è soltanto sua.
Nel frattempo sto mangiando i biscotti con il latte ma qualcuno bussa al citofono.
Mi alzo e vado a rispondere.
<<Chi è?>>
<<Brian.>>
Cosa?!
<<Non ti apro il portone del palazzo.>>
<<Fortunatamente è già aperto, volevo solo avvisarti che a breve busserò il campanello della tua porta.>>
È pazzo, completamente!
Dopo due secondi bussa il campanello.
<<Torna a casa!>> esclamo furiosa.
<<APRI GINEVRA!>>
Disperata apro la porta.
<<Finalmente.>> afferma sorridendomi.
Entra in casa e si siede sul divano.
<<Parliamo.>> 
Mi siedo accanto a lui.
<<Parliamo.>> gli dico senza guardarlo negli occhi.
<<Mi dispiace, non volevo ferirti.>>
Non rispondo, resto in silenzio.
<<Come ti ho già detto non voglio sbilanciarmi con le parole.>> continua.
<<Tu non ti sbilanci in niente.>> gli dico irritata <<non conosco la tua vita, non mi hai parlato delle tue paure, delle tue gioie, dei tuoi traguardi e delle tue delusioni...non conosco nulla di te.>>
<<Potrei dirti la stessa cosa.>> scuote la testa.
La differenza tra me e lui sta nel fatto che può farmi le domande e otterrebbe le risposte.
<<Tu mi hai parlato di alcune cose ma non mi basta...voglio conoscere il vero te.>>
Il vero Brian.
<<Che significa?>> domanda confuso.
<<Togliti questa maschera da uomo perfetto e mostrami le tue fragilità, la tua umanità.>> lo guardo negli occhi.
Ma lui si alza dal divano e incomincia a camminare per la cucina.
<<Non puoi chiedermi questo, non posso aprirmi con te.>>
È spaventato, lo percepisco.
<<Perché no?>> mi alzo <<non ti fidi di me?>>
Accarezzo il suo viso e poso la sua mano sulla mia guancia.
<<Questo è il problema Ginevra, io mi sono fidato di te dal primo giorno che ti ho vista.>>
E allora perché si comporta così?
<<Abbiamo lo stesso problema.>> sorrido dolcemente.
Poggia la sua fronte sulla mia mentre accarezza con il pollice la mia guancia.
<<La mia ex non è un problema...devi stare tranquilla.>>
Perché continua a darmi tutte queste certezze?
<<Va bene.>>
E finalmente mi abbraccia, il suo corpo si rilassa fra le mie braccia con la mia testa sul suo petto.
Il mio cuore batte forte proprio come il suo, ci troviamo in un bolla.
<<Non voglio litigare più con te.>> afferma.
<<Concordo Brian.>>
Alzo la testa e le nostre labbra si uniscono. 
Ci baciamo come se fosse il primo e la sua mano accarezza il mio viso, i miei capelli e la mia schiena.
<<Basta così o non riuscirò a fermarmi.>> mi dice con il respiro affannoso.
Accenno un "si" con la testa torno a sedermi sul divano.
<<Ci vediamo un film?>> gli propongo.
<<Certo.>>
Si siede accanto a me e trascorriamo il resto della giornata insieme, nel mio mondo pieno di farfalle.

QUELLA RISATA CHE MI HA RUBATO IL CUORE ♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora