QUELLA RISATA CHE MI HA RUBATO IL CUORE ♥️

53. AVVERTIMENTI.

<<Vieni, andiamo in camera mia.>> apre la porta della sua stanza <<purtroppo non posso allontarmi per la riunione, Brian potrebbe chiamarmi da un momento all'altro.>>
<<Certo, lo capisco.>>
Entriamo e mi offre un bicchiere di coca-cola.
<<Sei davvero bella, Ginevra.>>
<<Grazie, anche tu sei bella.>> rispondo imbarazzata.
<<Ti ringrazio.>> mi sorride <<da quanto tempo conosci Brian?>>
Sembra di conoscerlo da sempre.
<<Non da tanto, credo qualche mese.>>
<<Come vola il tempo.>>
<<Già, con lui vola sempre.>>
Purtroppo, aggiungerei.
<<Hai riempito il suo cuore d'amore dopo tanta sofferenza.>>
Conosco la storia.
<<E lui ha riempito il mio.>>
<<Ti ha raccontato di Maria, vero?>> scuote la testa.
<<Si, mi ha raccontato tutto.>>
<<Quella donna è piena di cattiveria.>> afferma con disprezzo.
<<Anche suo padre ha sbagliato.>>
Non dimentichiamoci di lui, Brian fa bene ad essere arrabbiato nei suoi confronti.
<<Già, qualche volta l'ho visto in azienda.>>
<<Io l'ho visto un paio di volte e le cose non sono andate bene.>>
Sono andate male, decisamente.
<<Lo so.>> tossisce <<fai attenzione con suo padre, porta solo guai.>>
È un avvertimento?
<<Tranquilla, non farei mai del male a Brian.>>
Mi guarda con perplessità.
<<Ed è proprio per questo che lui ti darà fastidio, non sopporta l'idea che il figlio sia felice.>>
Ma che razza di padre è?
Sono preoccupata per Brian, non merita un dolore così grande.
<<Non gli permetterò di avvicinarsi.>>
<<Bene.>> va verso la porta <<ti va di andare un pò giù? Ci fermiamo al bar dell'albergo.>>
<<Certo.>>
Scendiamo giù, ci sediamo e ordiniamo due caffè.
Il suo cellulare squilla e risponde.
<<Devo raggiungere Brian alla riunione, mi aspetti qui?>> mi domanda dopo aver riattaccato la chiamata.
<<Certo.>>
Sfreccia via con alcuni documenti ed io bevo il secondo caffè, godendomi il silenzio.
Però, a rovinare l'atmosfera è una persona che si siede accanto a me.
È suo padre.
<<Buongiorno, Ginevra.>>
Che cavolo!