<<Buongiorno, amore.>>
<<Buongiorno, piccola ribelle.>>
<<Io torno a casa.>> lo informo "dispiaciuta".
<<No, resta qui con me. Mi prendo un giorno libero.>>
Vuole prendersi un giorno libero?
<<Non posso, ho appuntamento con Penelope e Gabriele.>>
È un mio amico che conosco da tantissimi anni ma non lavora qui, perciò non lo vedo quasi mai.
<<Gabriele?>> domanda curioso.
<<È un mio amico.>>
<<Solo?>>
In che senso?
<<Si, non c'è mai stato niente.>>
<<Posso stare tranquillo?>>
Quando imparerà a capire che non tutte sono come Maria?
<<Si.>> rispondo secca.
Mi ha infastidita, incominciamo bene la giornata.
<<Che ti prende?>>
<<Io non sono Maria. Quante volte devo ripetertelo?>>
<<Lo so.>>
<<Allora non farmi mai più delle domande del genere, non mi piacciono.>>
<<Ti ho solo chiesto chi fosse Gabriele.>> scandisce il suo nome.
E la domanda "posso stare tranquillo?" dove la mette?
<<Lascia perdere Brian.>>
Afferra il mio braccio.
<<No, non lascio perdere se non mi dici che ti passa per la testa.>>
Da dove incomincio?
<<Tu non ti fidi di me.>>
Scuote la testa.
<<Mi fido di te.>>
<<Davvero?>> domando ironica.
<<Si, mi fido di te.>>
<<E la scenata di gelosia che hai avuto con tuo padre?>> scuoto la testa <<e la domanda su Gabriele?>>
Perché metto in mezzo Carmine?
Mi sono svegliata nervosa stamattina.
<<Ginevra stai esagerando, lo sai del perché ho fatto quella scenata con mio padre.>> mi dice con disprezzo.
<<Certo perché pensavi che fossi come Maria!>> urlo.
Niente, non c'è verso di farmi calmare.
<<Qual'è il tuo problema?>>
<<Il mio problema è che mi disturba essere paragonata ad una situazione del passato.>>
<<Credi che io ti veda come Maria?>>
Non rispondo.
<<Te l'ho detto che tu sei diversa. Per favore non avere dubbi su di me, io mi fido di te.>>
Ho bisogno d'aria.
<<Adesso vado, ne riparliamo più tardi.>>
Mi blocca il passaggio.
<<No, adesso.>>
Odio quando si comporta così.
<<No, dopo.>>
Restiamo in silenzio con il suo sguardo pieno di rabbia, proprio come il mio.
Ma fortunatamente, si allontana per farmi passare.
<<Stasera ne riparliamo, adesso vai a divertirti con Gabriele.>>
Certo che è proprio uno stronzo senza cervello.
Ha capito tutto quello che gli ho detto?
<<Vaffanculo Brian.>>
Esco dalla sua camera arrabbiata e torno a casa mia.
Vorrei piangere ma non escono le lacrime, la rabbia ha preso il controllo delle mie emozioni.
"Vai a divertirti."
Che cosa voleva dire?
Divertirti con un amico oppure in un altro senso?
Vado a fare una doccia, mi preparo e scendo. Prima incontro Penelope per poi raggiungere Gabriele.
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QUELLA RISATA CHE MI HA RUBATO IL CUORE ♥️
RomansaIN REVISIONE! Ginevra è una ragazza semplice, dolce e genuina. Un giorno incontrerà Brian, un ragazzo diverso da lei che le cambierà per sempre la vita. Riusciranno ad amarsi? Riusciranno a superare gli ostacoli? Ma soprattutto, lui sarà pronto a...