35. LA DOLCEZZA.

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<<Ecco il ristorante!>> esclama indicandolo.
È abbastanza conosciuto con la vista sul mare ed il cibo è davvero ottimo.
<<È bellissimo.>> affermo entusiasta.
Entriamo e ci dirigiamo verso il nostro tavolo accompagnati dal cameriere.
<<Ordiniamo tutto a base di pesce, ti va?>>
Gli costerà una fortuna.
<<Ehm...si.>> rispondo titubante.
<<Sicura?>>
<<Non voglio che tu spenda tanto.>> affermo "dispiaciuta".
<<Non ti devi preoccupare.>> mi sorride <<stai tranquilla.>>
<<Va bene.>>
Meglio non insistere, non cambierà idea.
<<Sai...è strano essere qui con te.>> gli dico imbarazzata.
<<Perché?>>
<<Non pensavo che saremmo arrivati fino a questo punto.>>
Ride ed io come sempre mi incanto a guardarlo...ah quella risata!
<<È vero, eri antipatica.>>
<<Ah io?>>
Senti chi parla, lui era ed è ancora uno stronzo.
<<Si certo.>> continua a sorridere <<però, ho notato fin da subito la tua dolcezza che nascondi dietro la tua aggressività.>>
<<Hai ragione, in realtà sono tanto dolce.>>
<<È una cosa bella.>> mi sorride.
Lo è?
<<Tante volte è proprio per questo motivo che le persone scappano.>> abbasso lo sguardo.
Lui sarà il prossimo?
<<Perché dovrebbero scappare?>>
<<La bontà non viene mai apprezzata, più dai e meno ricevi.>>
Non è un discorso generale ma è rivolto a delle persone specifiche che non fanno più parte della mia vita.
<<Tu hai un dono, Ginevra.>> afferra la mia mano <<il tuo cuore è puro.>>
Le sue parole sono un'onda di emozioni  travolgenti.
<<Solo in pochi possono farne parte.>>
<<Io ne faccio parte?>>
Tu ne fai parte dall'inizio, il mio cuore è tuo.
<<È ancora presto per dirlo.>> lo prendo in giro.
<<Io credo di esserci.>> si morde il labbro <<solo che non vuoi dirlo.>>
<<Sei troppo convinto.>>
<<E tu sei innamorata di me.>>
Amore...è questo quello che provo?
<<Tu sei innamorato di me, guarda dove mi hai portata.>>
<<È solo un ristorante.>> continua a stuzzicare.
<<Palinuro è la mia seconda casa.>> sorrido <<mi riferisco a questo.>>
<<Ti porterò ovunque.>>
Sembra così serio quando dice queste cose che a volte ho paura che tutto questo possa finire.
Non voglio.
Dopo aver cenato, decidiamo di andare in paese per fare una passeggiata. Ne approfitto per raccontargli di tutte le mie avventure trascorse con la famiglia e gli mostro i miei negozi preferiti.
Dopo ore di cammino rientriamo in camera.
<<Sei stato bene?>>
<<Si, tanto.>> mi da un bacio sulla fronte <<sei cosí diversa Ginevra.>>
<<Diversa?>> domando confusa.
<<Dalle altre ragazze.>>
Gli sorrido e ci mettiamo a letto abbracciati, con la luce accesa pronti per dormire.
Insieme.
Io e lui.

QUELLA RISATA CHE MI HA RUBATO IL CUORE ♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora