46. TI AMO GINEVRA.

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Arriviamo al campetto da calcio e superato il cancello, ci sediamo a terra.
Per qualche minuto o forse di più restiamo in silenzio fino a quando, decide di parlare.
<<Tanti anni fa mia sorella giocava in questo campetto.>>
Lo guardo in silenzio.
<<Il calcio era il suo sport preferito.>>
Ricambia il mio sguardo.
<<Una sera però, dopo l'allenamento ebbe un incidente con la macchina e la portarono in ospedale in fin di vita.>>
Spalanco la bocca, incredula.
<<Morì il giorno dopo.>> tira su col naso cercando di trattenere le lacrime.
<<Brian, mi dispiace.>>
<<Da quel giorno, questo campetto fu abbandonato.>> tossisce <<così ogni giorno vengo qui, per parlare con lei.>>
È così bello da parte sua.
<<È la mia seconda casa e tu sei stata la prima ad entrarci.>> 
Si sta sbilanciando di nuovo con le parole.
<<Eri solo una sconosciuta, non sapevo nulla di te eppure mi fidavo.>> mi sorride dolcemente <<sei stata un'onda che non ho saputo evitare, mi hai travolto e sono annegato.>>
Che cosa gli sta succedendo?
<<I miei sentimenti hanno contribuito a farmi annegare sempre di più e non riuscivo a risalire.>> accarezza la mia guancia <<sai perché?>>
Devo rispondere, coraggio.
<<N-no.>> balbetto.
<<Avevo paura perché volevo restare lì, in quell'onda piena di emozioni.>>
<<Sarà stata un'onda travolgente.>> gli sorriso.
<<Il mio cuore ha ripreso a battere grazie a te.>>
Ho le allucinazioni di sicuro.
<<Brian...>>
<<Aspetta, non ho finito.>> m'interrompe.
<<Va bene.>>
<<In queste settimane ho capito una cosa importante.>>
<<Cosa?>>
Il mio cuore batte fortissimo, sta uscendo dal petto.
<<Sono innamorato di te piccola ribelle, hai rubato la mia anima e l'hai fatta tua.>>
Non ho salivazione e lo guardo incredula, con il mio corpo che trema dalla felicità.
Brian, il ragazzo che amo è innamorato di me?
<<Ti amo Ginevra.>>
Mi ha spiazzata, completamente.
<<Brian, i-io...>> chiudo gli occhi per qualche secondo.
Li riapro e respiro profondamente per parlare.
<<lo sai quanto sono stata male in queste settimane?>>
<<Lo so, perché sono stato male proprio come te.>>
Ora si, l'ho capito.
<<Ti ho pensato in ogni momento, ti ho cercato nei ragazzi, ad un bar, in un ristorante o in qualsiasi altro posto.>>
Abbassa lo sguardo dispiaciuto.
<<Ho sperato di rincontrarti per caso e di vederti anche solo per un secondo.>>
<<Adesso sono qui.>> afferra la mia mano.
<<Ti amo Brian, dalla prima volta che ti ho visto. La tua risata ha rubato il mio cuore, è tuo da quel giorno.>>
L'ho detto?
Non sto sognando, è la realtà.
Con l'altra mano afferra il mio viso e finalmente, ci baciamo con passione.
Mi erano mancate le sue labbra.
Mi era mancato sentirlo mio.
<<Non voglio perderti di nuovo.>> sussurra.
<<Non mi perderai.>>
<<Restiamo qui, tutta la notte.>>
Dice sul serio?
<<Qui?>> domando stranita <<di notte?>>
<<Ti fidi di me?>>
<<Si.>>
<<Allora dormiremo qui, insieme.>>

QUELLA RISATA CHE MI HA RUBATO IL CUORE ♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora